David di Donatello 2025, stasera la cerimonia. La guida con le nomination e i conduttori

Per celebrare i settant’anni dei David di Donatello 2025, è stato scelto un cambio di rotta anche nella conduzione. Dopo una lunga esperienza di Carlo Conti al timone della cerimonia, il testimone passa a Elena Sofia Ricci e Mika. L’attrice, volto amatissimo del cinema e della televisione italiana, ha manifestato entusiasmo per il ruolo ricevuto, sottolineando il desiderio di dare vita a una serata “bella e gioiosa” che celebri il valore artistico e culturale della nostra cinematografia. Il cantautore internazionale Mika ha invece raccontato il suo legame speciale con l’Italia, nato proprio grazie al cinema, dichiarandosi emozionato di poter partecipare a questa ricorrenza così significativa.

Ai David di Donatello 2025, tra i titoli più attesi spiccano Parthenope, l’ultima opera di Paolo Sorrentino, e Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, entrambi in testa alla classifica delle candidature con ben quindici nomination ciascuno. Seguono da vicino L’arte della gioia (serie Sky Original di Valeria Golino disponibile su Sky e NOW, uscita in sala con Vision Distribution in due parti la scorsa estate), tratto dal celebre romanzo di Goliarda Sapienza, e Vermiglio, diretta da Maura Delpero, entrambe con quattordici candidature. Si profila una competizione serrata, dove la qualità artistica e la profondità narrativa dei film candidati mettono in luce la straordinaria vitalità del cinema italiano contemporaneo.

Un dato rilevante di questa edizione dei David di Donatello 2025 è la forte presenza femminile, in particolare nella categoria Miglior regia, dove figurano tre registe: Francesca Comencini, Valeria Golino e Maura Delpero. Anche nella categoria dedicata ai registi esordienti troviamo una firma femminile, quella di Margherita Vicario, in lizza per il suo debutto alla regia con Gloria. Questo segna un ulteriore passo avanti nella valorizzazione del talento femminile all’interno del panorama cinematografico italiano.

Il David degli Spettatori è stato attribuito a Diamanti di Ferzan Ozpetek, a riconferma della sua capacità di conquistare il grande pubblico. Sul fronte delle categorie competitive, l’attesa è alta per conoscere i vincitori del Miglior Film, con cinque opere candidate che riflettono la pluralità di stili, temi e linguaggi del nostro cinema. Non meno significativa è la rosa dei candidati nelle categorie dedicate alla sceneggiatura, dove nomi affermati e nuove voci si confrontano in un dialogo creativo tra tradizione e innovazione.

Tra le interpreti femminili in gara per il titolo di Miglior attrice protagonista ai David di Donatello 2025 spiccano Barbara Ronchi, Tecla Insolia e Celeste Dalla Porta, quest’ultima protagonista del film di Sorrentino. In campo maschile, la competizione è altrettanto agguerrita: Elio Germano, Francesco Gheghi, Fabrizio Gifuni, Silvio Orlando e Tommaso Ragno sono i volti scelti per rappresentare l’eccellenza della recitazione italiana. La varietà delle interpretazioni proposte sottolinea la ricchezza espressiva del nostro cinema, capace di affrontare con profondità temi storici, familiari, esistenziali.

Accanto alle categorie principali, anche quelle tecniche giocano un ruolo cruciale nella valorizzazione delle opere cinematografiche. Tra i direttori della fotografia, si segnala la candidatura di Daria D’Antonio per Parthenope, mentre Daniele Ciprì, Fabio Cianchetti e Mikhail Krichman completano una cinquina di altissimo profilo. La colonna sonora originale vede invece la presenza di nomi di grande richiamo, tra cui Thom Yorke e Nicola Piovani. Per quanto riguarda la scenografia e i costumi, il confronto è tra produzioni dallo stile marcato, tra ambientazioni storiche e visioni estetiche contemporanee.

Il David per il Miglior film internazionale è stato già assegnato ad Anora di Sean Baker, che si è conteso il premio con tanti altri titoli notevoli, da Conclave di Edward Berger a Perfect Days di Wim Wenders. La sezione documentari, dedicata a Cecilia Mangini, conferma l’interesse per il racconto del reale, con opere che esplorano storie intime, politiche e sociali. Il David Giovani, infine, mette in luce i gusti delle nuove generazioni, premiando quei film che meglio sanno intercettare sensibilità, linguaggi e valori emergenti.

Manca ormai poco all’appuntamento con la cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2025, che si preannuncia densa di emozioni, sorprese e momenti memorabili. L’edizione 2025 dei David di Donatello si presenta non solo come un’occasione di festa per il cinema italiano, ma anche come un momento di riflessione su ciò che il nostro cinema è diventato e dove sta andando. Tra volti noti e nuove promesse, il tappeto rosso dei David è pronto a illuminarsi ancora una volta.
La cerimonia di premiazione, fissata per mercoledì 7 maggio 2025 e trasmessa in prima serata su Rai 1, si preannuncia come un grande omaggio alla storia del cinema di casa nostra. A condurre l’evento, ci saranno Elena Sofia Ricci e Mika.

A dominare la scena delle candidature di quest’anno sono Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre e Parthenope di Paolo Sorrentino, entrambi in testa con quindici nomination. Li tallonano da vicino L’arte della gioia (serie Sky Original di Valeria Golino disponibile su Sky e NOW, uscita in sala con Vision Distribution in due parti la scorsa estate) e Vermiglio di Maura Delpero, che si attestano a quota quattordici. In ambito documentaristico, Luce Cinecittà si distingue con la presenza di due titoli in gara: Duse – The Greatest, firmato da Sonia Bergamasco, e Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio. L’edizione 2025 si segnala anche per la forte presenza femminile nella regia: tre donne concorrono per il premio alla Miglior regia – Francesca Comencini, Valeria Golino e Maura Delpero – mentre Margherita Vicario rappresenta la quota femminile nella categoria riservata agli esordi. Il David degli Spettatori è stato già conferito a Diamanti, l’ultimo lavoro di Ferzan Ozpetek.

Di seguito trovate tutte le candidature dei David di Donatello 2025.

• L’arte della gioia di Valeria Golino
• Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre
• Parthenope di Paolo Sorrentino
• Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini
• Vermiglio di Maura Delpero

• Francesca Comencini (Il tempo che ci vuole)
• Maura Delpero (Vermiglio)
• Valeria Golino (L’arte della gioia)
• Andrea Segre (Berlinguer – La grande ambizione)
• Paolo Sorrentino (Parthenope)

• I bambini di Gaza di Loris Lai
• Ciao bambino di Edgardo Pistone
• Gloria! di Margherita Vicario
• Io e il Secco di Gianluca Santoni
• Zamora di Neri Marcorè

• Berlinguer – La grande ambizione – Andrea Segre, Marco Pettenello
• Gloria! – Margherita Vicario, Anita Rivaroli
• El paraíso – Enrico Maria Artale
• Parthenope – Paolo Sorrentino
• Il tempo che ci vuole – Francesca Comencini
• Vermiglio – Maura Delpero

• L’arte della gioia – Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli, Stefano Sardo
• Campo di battaglia – Gianni Amelio, Alberto Taraglio
• Familia – Francesco Costabile, Vittorio Moroni, Adriano Chiarelli
• Napoli-New York – Gabriele Salvatores
• Il ragazzo dai pantaloni rosa – Roberto Proia

• Celeste Dalla Porta (Parthenope)
• Tecla Insolia (L’arte della gioia)
• Romana Maggiora Vergano (Il tempo che ci vuole)
• Barbara Ronchi (Familia)
• Martina Scrinzi (Vermiglio)

• Elio Germano (Berlinguer – La grande ambizione)
• Francesco Gheghi (Familia)
• Fabrizio Gifuni (Il tempo che ci vuole)
• Silvio Orlando (Parthenope)
• Tommaso Ragno (Vermiglio)

• Valeria Bruni Tedeschi (L’arte della gioia)
• Geppi Cucciari (Diamanti)
• Tecla Insolia (Familia)
• Luisa Ranieri (Parthenope)
• Jasmine Trinca (L’arte della gioia)

• Guido Caprino (L’arte della gioia)
• Roberto Citran (Berlinguer – La grande ambizione)
• Francesco Di Leva (Familia)
• Pierfrancesco Favino (Napoli-New York)
• Peppe Lanzetta (Parthenope)

• Berlinguer – La grande ambizione – Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo film, Francesco Bonsembiante per Jolefilm, con Rai Cinema, in collaborazione con Joseph Rouschop per Tarantula, Martichka Bozhiloba per Agitprop
• Ciao bambino – Gaetano Di Vaio e Giovanna Crispino per Bronx Film, Alessandro Elia e Walter De Majo per Anemone Film, Andrea Leone e Antonella Di Martino per Mosaicon Film, Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva Pictures
• Gloria! – Valeria Jamonte, Manuela Melissano, Carlo Cresto-Dina per tempesta, con Rai Cinema, in collaborazione con Katrin Renz per Tellfilm
• Vermiglio – Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema, in collaborazione con Charades (coproduzione con la Francia), Versus (coproduzione con il Belgio)
• Vittoria – Nanni Moretti, Lorenzo Cioffi, Giorgio Giampà, in collaborazione con Alessandra Stefani

• L’arte della gioia – Fabio Cianchetti
• Campo di battaglia – Luan Amelio Ujkaj
• Dostoevskij – Matteo Cocco
• Hey Joe – Daniele Ciprì
• Parthenope – Daria D’Antonio
• Vermiglio – Mikhail Krichman

• Berlinguer – La grande ambizione – Iosonouncane
• Confidenza – Thom Yorke
• Gloria! – Margherita Vicario, Davide Pavanello
• Iddu – L’ultimo padrino – Colapesce
• Il treno dei bambini – Nicola Piovani

• Aria! – musica e testi di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo, Gianluigi Fazio, interpretata da Margherita Vicario (da Gloria!)
• Atoms – musica e testi di Valerio Vigliar, interpretata da Greta Zuccoli (da Familia)
• Diamanti – musica di Giuliano Taviani, Carmelo Travia, testi di Giorgia Todrani, interpretata da Giorgia (da Diamanti)
• Knife Edge – musica, testi e interpretazione di Thom Yorke (da Confidenza)
• La malvagità – musica, testi e interpretazione di Colapesce (da Iddu – L’ultimo padrino)

• L’arte della gioia – scenografia Luca Merlini, arredamento Giulietta Rimoldi
• Berlinguer – La grande ambizione – scenografia Alessandro Vannucci, arredamento Laura Casalini
• Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta – scenografia Tonino Zera, arredamento Maria Grazia Schirripa, Carlotta Desmann
• Parthenope – scenografia Carmine Guarino, arredamento Iole Autero
• Vermiglio – scenografia Pirra, Vito Giuseppe Zito, arredamento Sara Pergher

• L’arte della gioia – Maria Rita Barbera
• Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta – Massimo Cantini Parrini
• Gloria! – Mary Montalto
• Parthenope – Carlo Poggioli
• Vermiglio – Andrea Cavalletto

• L’arte della gioia – Maurizio Fazzini
• Berlinguer – La grande ambizione – Sara Morlando, Rossella Sicignano prostetico | special make-up Leonardo Cruciano, Viola Moneta
• Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta – Alessandra Vita prostetico | special make-up Valentina Visintin
• Parthenope – Paola Gattabrusi prostetico | special make-up Lorenzo Tamburini
• Vermiglio – Frédérique Foglia

• Berlinguer – La grande ambizione – Desiree Corridoni
• Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta – Aldo Signoretti, Domingo Santoro
• Gloria! – Marta Iacoponi, Carla Indoni
• Parthenope – Marco Perna
• Vermiglio – Tiziana Argiolas

• L’arte della gioia – supervisore Francesco Niolu, producer Rodolfo Migliari
• Berlinguer – La grande ambizione – supervisore Tristan Lilien, producer Michel Denis
• Limonov – supervisore Fabio Tomassetti, producer Daniele Tomassetti
• Napoli-New York – supervisore Victor Perez
• Parthenope – supervisore Rodolfo Migliari, producer Lena Di Gennaro

• Berlinguer – La grande ambizione – presa diretta Alessandro Palmerini, montaggio del suono Marc Bastien, creazione suoni Vincent Grégorio, mix Franco Piscopo
• Campo di battaglia – presa diretta Emanuele Cicconi, montaggio del suono Alessandro Feletti, creazione suoni Alessandro Giacco, mix Marco Fallon
• Gloria! – presa diretta Xavier Lavorel, montaggio del suono Daniela Bassani, creazione suoni François Wolf, mix Maxence Ciekawy
• Parthenope – presa diretta Emanuele Cecere, montaggio del suono Silvia Moraes, creazione suoni Mirko Perri, mix Michele Mazzucco
• Vermiglio – presa diretta Dana Farzanehpour, montaggio del suono Hervé Guyader, creazione suoni Hervé Guyader, mix Emmanuel De Boissieu

• L’arte della gioia – Giogiò Franchini
• Berlinguer – La grande ambizione – Jacopo Quadri
• Dostoevskij – Walter Fasano
• Parthenope – Cristiano Travaglioli
• Vermiglio – Luca Mattei

Anora di Sean Baker ha vinto c ome Miglior film internazionale, un premio che già è stato assegnato. Nella rosa dei candidati, oltre ad Anora c'erano i seguenti film:

• Conclave di Edward Berger
• Giurato n. 2 di Clint Eastwood
• Perfect Days di Wim Wenders
• La zona d’interesse di Jonathan Glazer

• Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio
• Duse – The Greatest di Sonia Bergamasco
• Lirica ucraina di Francesca Mannocchi
• L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo
• Prima della fine – Gli ultimi giorni di Berlinguer di Samuele Rossi

• La confessione di Nicola Sorcinelli
• Domenica sera di Matteo Tortone
• The Eggregores’ Theory di Andrea Gatopoulos
• Majonezë di Giulia Grandinetti
• La ragazza di Praga di Andree Lucini

• Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre
• Familia di Francesco Costabile
• Napoli-New York di Gabriele Salvatores
• Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri
• Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini

I seguenti premi sono stati già assegnati, quindi non verranno consegnati durante la cerimonia di domani sera: il David alla Carriera a Pupi Avati, il David Speciale a Ornella Muti, il David dello Spettatore a Diamanti di Ferzan Özpetek e il David come Miglior Film Internazionale ad Anora di Sean Baker, oltre al David Speciale a Timothée Chalamet e, infine, a Giuseppe Tornatore il premio speciale Cinecittà David 70.