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HALLOWEEN – Guida alla saga Horror: da John Carpenter a David Gordon Green

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

©Getty

Pubblicato da Shatter Edizioni il volume a cura di Roberto Lasagna  è un saggio dettagliato, appassionato e ricco di aneddoti, che ripercorre l’evoluzione del mito di Michael Myers dalle sue origini nel capolavoro del 1978 diretto da John Carpenter, fino alla controversa trilogia diretta da David Gordon Green tra il 2018 e il 2022.

“Malocchio e gatti neri, malefici misteri il grido di un bambino bruciato nel camino nell'occhio di una strega il diavolo s'annega e spunta fuori l'ombra: l'ombra della strega! La vigilia d’Ognissanti ha paura tutti quanti è la notte delle streghe (chi non paga presto piange)” Più di 45 anni fa, questa filastrocca annunciava l’arrivo di The Shape, dell’ombra, un Bogey Man con un pozzo nero al posto dello sguardo. Il 25 ottobre del 1978 usciva in un cinema di Kansas City, Halloween di John Carpenter, ovvero, infanzia, vocazione e primi omicidi di Michael Myers, serial killer americano. Ma l’uomo nero non è mai andato via. Con quella maschera, trasfigurazione della faccia del capitano Kirk di Star Trek, Michael Mayer è arrivato dove nessun uomo è mai giunto prima. Partendo da una storia semplice: Baby-sitter assalite da un assassino seriale nella notte di Halloween, tutti i film della saga ci trasportano in una dimensione di puro male. Nel bambino con il custome da clown che uccide la sorella, alberga il dio della carneficina. Come nei quadri di James Ensor, il viso di questo ragazzino si trasforma nel volto del Signore della morte. Quindi il dolcetto è avvelenato e lo scherzetto ti uccide. 

HALLOWEEN – Guida alla saga Horror: da John Carpenter a David Gordon Green

Per orientarsi  in questo terrificante pianeta proibito, per scoprire i segreti di questa cosa da un altro, lo strumento più adatto è HALLOWEEN – Guida alla saga Horror: da John Carpenter a David Gordon Green” .Pubblicato da Shatter edizioni e curato dal saggista, psicologo e critico cinematografico Roberto Lasagna, il libro analizza ogni singolo film della saga, compresi i sequel, i reboot e offre un’analisi critica ,originale  ed equilibrata. Ogni pellicola è collocata nel proprio  contesto storico e produttivo e consente  anche a tutti i lettori  di cogliere le influenze culturali e cinematografiche che hanno accompagnato l'evolizione del personaggio di Michael Myers nel corso dei decenni.

Tutti i segreti di Michael Myers

A partire dall’illuminante prefazione vergata da Davide Pulici che indaga sule affinità e divergenze tra il proto slasher Black Christmas di Bob Clark e l’Halloween firmato da John Carpenter, nel 1978,  il libro è un poliedrico caleidoscopio di suggestioni, spunti, riflessioni, analisi. Senza fanatismi ma con sincera passione. con un approccio rigoroso ma accattivane e accessibile a tutti, tutte le molteplici incarnazioni di Michael Myers vengono rivelate. E il saggio rappresenta pure una preziosa occasione per esaminare quanto sia cambiato il cinema horror dagli anni Settanta a oggi Al netto delle lucide e mai scontate recensione di ogni capitolo (davvero sorprendente e notevole la lettura che Mario A. Rumor fa del bistrattato Halloween III . Il signore della notte) risulta assai affascinante le pagine di Danilo Arona dedicate alla mitologia di Halloween tra i druidi, il Samhain celtico, il Boogeyman e i padri pellegrini. E tra un fiammeggiante ritratto di Laurie Strode, l’ossessione di Michael Myers interpretata da Jamie Lee Curtis, e una travolgente sinfonia orchestrata da Roberto Pugliese dedicata alla musica della saga, lo scrittore Antonio Tentori ci delizia con un formidabile capitolo dedicato alle relazioni pericolose tra il cinema italiano e Halloween

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Ogni ombra è illuminata

Insomma, siamo di fronte a un’opera che con chirurgica periziia scandaglia ogni aspetto di quell’ombra che lo psichiatra Samuel Loomis descriveva così "L'ho incontrato quindici anni fa, era come svuotato; non capiva, non aveva coscienza, non sentiva, anche nel senso più rudimentale, né gioia, né dolore, né male, né bene, né caldo, né freddo. Spaventoso. Un ragazzo di sei anni con una faccia atona, bianca, completamente spenta; e gli occhi neri... gli occhi del Diavolo. Per otto anni ho tentato di riportarlo a noi, ma poi per altri sette l'ho tenuto chiuso, nascosto, perché mi sono reso conto con orrore che dietro quegli occhi viveva e cresceva... il male.”

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