Non avere paura - Un'amicizia con Papa Wojtyla, la vera storia al centro del film
Cinema
Va in onda su Rai 1, mercoledì 2 aprile, il film che racconta la visita del Papa al rifugio della famiglia Zani, con l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Un incontro, quello avvenuto sull'Adamello, che darà vita a una profonda amicizia tra il pontefice e la guida alpina Lino
Va in onda su Rai 1, mercoledì 4 aprile, Non avere paura - Un'amicizia con Papa Wojtyla, film per la tv del diretto da Andrea Porporati e ispirato al libro Era santo, era uomo di Lino Zani.
La pellicola narra l'amicizia tra Lino Zani, maestro di sci e guida alpina, e Papa Giovanni Paolo II, nata durante una visita del Pontefice al rifugio della famiglia Zani sull'Adamello, nel 1981. In quell'occasione, il Papa era accompagnato dall'allora Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini.
Il cast vede Giorgio Pasotti nel ruolo di Lino Zani, Aleksei Guskov nei panni di Papa Wojtyla e Giuseppe Cederna in quelli Sandro Pertini. Claudia Pandolfi interpreta Angela, mentre Katia Ricciarelli e Ugo Dighero completano il cast.
La trama
Non avere paura - Un'amicizia con Papa Wojtyla è ambientato poco dopo l'attentato che, nel 1981, lasciò Papa Giovanni Paolo II gravemente ferito. Per recuperare le forze, il Pontefice decise di trascorrere tre giorni sull'Adamello, presso il rifugio gestito dalla famiglia Zani. Insieme a lui, il Presidente della Repubblica (e suo caro amico) Sandro Pertini. Al rifugio, Papa Wojtyła incontrò Lino Zani, maestro di sci e guida alpina. Un uomo che, nella sua vita, avrebbe poi avuto un ruolo importante. Amante della montagna, frequentatore delle Alpi e dell'Appennino, il Papa strinse con Lino una forte amicizia, fatta di passeggiate, confidenze e riflessioni, in tutti gli anni a venire.
Il film porta in scena dunque eventi relamente accaduti, come Lino Zani ha raccontato nel suo libro. Eventi che, per sfondo, hanno l'Adamello, col Corno Bianco e con la Cresta Croce, testimonianze dei conflitti ad alta quota degli inizi del Novecento.
Ne nasce un racconto singolare delle bellezze alpine, che diventano luogo di spiritualità e riflessione, d'amicizia e di legami.
L'amicizia tra Papa Wojtyla e Lino Zani
Quando Lino Zani incontrò Papa Giovanni Paolo II, aveva 25 anni. Il soggiorno del pontefice presso il rifugio della sua famiglia, nato come un segreto, divenne di dominio pubblico. Tanto che, la vacanza del Papa, finì prima per via dei curiosi e dei fedeli accorsi sull'Adamello. Tuttavia, in quei pochi giorni, fu proprio Lino ad accompagnarlo nelle sue uscite sulla neve, diventando la sua guida ma anche un caro amico, complici i piatti di “strozzapreti" che la mamma cucinava per il Papa.
Negli anni successivi, Zani accompagnò spesso Karol Wojtyla nelle sue escursioni, restandogli a fianco nei suoi momenti di silenzio e di preghiera.
Tra i momenti ricordati nel libro Era santo, era uomo vi è il momento in cui Lino - che per la prima volta aveva scalato una montagna alta 8mila metri - mostrò al Papa la foto scattata dalla vetta, dicendogli che amava spingersi così in alto per osservare cosa c'è dall'altra parte della cima. "Tutti abbiamo una cima da raggiungere, ma quando arriviamo sempre più in alto, la vera difficoltà è saper rinunciare e tornare indietro", gli disse Papa Giovanni Paolo II, regalandogli una riflessione profonda sul senso della vita.
