Donne a Hollywood: mai così tante protagoniste come nei blockbuster 2024

Nel 2024, per la prima volta negli ultimi 18 anni, più della metà dei film di maggior successo negli Stati Uniti aveva un’attrice come protagonista o co-protagonista. Lo rivela uno studio realizzato da una squadra di ricercatrici dell'Università della California del Sud che dal 2007 analizza la rappresentazione delle donne nei 100 film di maggior successo del mercato statunitense. Un traguardo che, tuttavia, lascia indietro altri segmenti della popolazione: solo 8 film avevano come personaggio principale una donna con più di 45 anni, e solo il 25% dei film analizzati aveva una protagonista che appartiene a minoranze razziali o etniche. L’età resta un ostacolo L’anno scorso, il numero di personaggi principali femminili nei film ha superato il numero di donne e bambine presenti nel Paese e ha quasi triplicato le cifre del 2007, anno della prima rilevazione . Dal punto di vista anagrafico, invece, le attrici protagoniste o co-protagoniste con più di 45 anni nei film campioni di incassi restano una minoranza: nel 2024 le ricercatrici ne hanno contate otto, tra cui Amy Poehler , Winona Ryder e Demi Moore , mentre i protagonisti maschili nello stesso anno sono quasi il triplo . Il numero di film con una donna di 45 anni o più come protagonista o co-protagonista nel 2024 è stato significativamente più alto sia del 2023 che del 2007 , ma non supera il record di 11 film registrato nel 2018. Inclusività a metà L’aumento del numero di protagoniste nei principali film distribuiti nel 2024 non va di pari passo con quello delle attrici appartenenti a minoranze razziali o etniche. Lo scorso anno, infatti, il numero di film con protagoniste o co-protagoniste soggette a discriminazione razziale è sceso a 25, rispetto ai 37 registrati nel 2023, un dato ancora distante dalla percentuale reale negli Stati Uniti . Tra le attrici principali troviamo Cynthia Erivo , Auli'i Cravalho , Lupita Nyong'o e Anya Taylor-Joy . I dati peggiorano ulteriormente se li analizziamo da un punto di vista intersezionale, ovvero se consideriamo le variabili di genere, categoria razziale ed età. Nel 2024, solo un film presentava una donna soggetta a discriminazione razziale di 45 anni o più nel ruolo di protagonista o co-protagonista: nello stesso anno, i protagonisti con le stesse caratteristiche, genere escluso, erano cinque. Universal, Warner e Lionsgate guidano il cambiamento Più della metà dei film distribuiti nel 2024 da Universal Pictures , Warner Bros. Pictures e Lionsgate avevano al centro della trama una donna. Nella rappresentazione di donne appartenenti a minoranze razziali o etniche, il primato va a Paramount Pictures , seguita da Lionsgate e Universal Pictures . “Abbiamo sempre saputo che le protagoniste femminili avrebbero fatto soldi”, ha dichiarato al Guardian Stacy L. Smith, responsabile dello studio. “Questo non è il risultato di un risveglio economico, ma di una serie di sforzi diversi - portati avanti da gruppi di attiviste, dagli studios e attraverso iniziative di DE&I - per affermare la necessità dell'uguaglianza sul grande schermo”, ha aggiunto. A fronte dei risultati meno incoraggianti sulla presenza di protagoniste soggette a razzismo o over 45, Smith ha sottolineato che “le conseguenze della mancanza di rappresentazione non sono solo culturali, ma anche economiche per le donne” e che “il pubblico vuole vedere storie di donne e persone appartenenti a minoranze razziali o etniche: gli studios e i registi non devono pensare di dover scegliere tra le une e le altre”.

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