L'abbaglio, il western italiano secondo Roberto Andò con Ficarra e Picone e Toni Servillo
CinemaIntroduzione
Mancano pochi giorni per vedere sul grande schermo il nuovo film diretto da Roberto Andò: L’abbaglio approda nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 16 gennaio 2025.
Nelle scorse ore, è uscito il nuovo trailer ufficiale (potete guardarlo nel video posto in alto, in testa a questo articolo) che preannuncia ciò che vedremo in questa pellicola che reinventa il western italiano attraverso la spedizione dei Mille
Il regista Roberto Andò, noto per lavori come Le confessioni e La stranezza, si misura questa volta quindi con un racconto ambientato durante uno dei momenti più iconici del Risorgimento italiano.
Oltre a trattare di una tematica molto importante, quella della spedizione dei Mille appunto, la pellicola vanta un cast straordinario composto, tra gli altri, da Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone.
Il film, che arriva in sala grazie a 01Distribution, intreccia sapientemente i toni della commedia e del dramma, regalando al pubblico una storia in cui le aspirazioni ideali si scontrano con le disillusioni della realtà.
Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere sul film L'abbaglio, di cui potete vedere il trailer nel video che trovate in alto, nella clip posta in testa a questo articolo.
Quello che devi sapere
L'abbaglio, l’ispirazione del regista Roberto Andò
Durante la lavorazione di La stranezza, Roberto Andò ha concepito l’idea per L’abbaglio. Questa nuova avventura cinematografica si addentra in un periodo storico di trasformazioni epocali, il Risorgimento, per esplorare il confine sottile tra sogno e realtà, tra ideali rivoluzionari e compromessi inevitabili.
“Ci sono delle storie che ti vengono incontro e mentre giravamo La stranezza mi è venuto in mente un retroscena della vicenda dei Mille che ho pensato si potesse incarnare solo attraverso questi attori”, ha spiegato il cineasta.
“Questa vicenda ha permesso a me e agli sceneggiatori di raccontare questo spazio e tempo di cambiamento che è il Risorgimento con i suoi ideali e le sue istanze, un momento in cui tutto poteva accadere nel meglio e nel peggio. Una danza in cui ci sono illusioni e disillusioni incarnate nel Colonnello Orsini, realmente esistito, e in due personaggi di pura invenzione Domenico e Rosario”.
Il suo nuovo lavoro prende forma attraverso personaggi che incarnano sia le speranze sia le disillusioni di un’epoca complessa. Tra queste figure, spiccano il Colonnello Orsini, figura storica, e due protagonisti immaginari, Domenico e Rosario, che aggiungono una dimensione ironica ed estremamente umana alla narrazione.
I protagonisti del film L'abbaglio, tra storia e invenzione
Nel film L'abbaglio, il cuore della storia ruota attorno a tre figure centrali.
Toni Servillo interpreta il Colonnello Orsini, un uomo tormentato dai dubbi e consapevole delle ambiguità della rivoluzione. Al suo fianco, il Generale Garibaldi, portato sullo schermo da Tommaso Ragno, incarna lo spirito idealista dell’impresa.
A bilanciare queste presenze storiche, ci sono i due attori comici Salvo Ficarra e Valentino Picone, ai quali spetta il compito di bilanciare atmosfera e narrazione dando vita a Domenico e Rosario, due volontari che si uniscono alla spedizione con l’unico scopo di ritornare nella loro terra d’origine. Questi due personaggi sono immaginari, inventati per raccontare una storia in maniera umana, anche ironica, alquanto leggera. Lontani dagli ideali patriottici, Domenico e Rosario si muovono con un atteggiamento picaresco, offrendo una prospettiva disincantata e comica su un evento carico di aspettative piene di epos eroico.
L'abbaglio disegna un nuovo volto del western italiano
Definito dallo stesso Roberto Andò come una sorta di western all’italiana, L’abbaglio si ispira ai grandi classici di questo mitico genere, in particolare alle opere di John Ford.
Una nota particolare va fatta riguardo la colonna sonora, arricchita da canzoni popolari che suonano non soltanto come elementi decorativi e accessori, ma anzi quasi come se fossero esse stesse protagoniste al pari dei personaggi che accompagnano. La musica è in questo caso un mezzo per aggiungere profondità, poesia e contesto alla narrazione.
L'abbaglio fonde arte, storia e intrattenimento
Il film L'abbaglio si propone come una parabola più che un resoconto storico: non si limita a rappresentare i fatti, ma invita a riflettere sulle loro conseguenze nel presente.
Alternando momenti di leggerezza a scene cariche di dramma, il regista Roberto Andò esplora compromessi, dilemmi e contraddizioni di un’epoca di grandi cambiamenti, lasciando spazio a grandi interrogativi, domande che risuonano ancora oggi.
La sua regia è accurata e serve per delineare uno stile narrativo capace di coniugare analisi antropologica ed emotività. Andò riesce in questo modo a creare un’opera unica nel panorama del cinema italiano contemporaneo: un racconto denso di significati vari e a più livelli, una narrazione che intreccia dimensione umana e grandi capitoli di Storia.
L'abbaglio non si limita dunque a intrattenere: spinge lo spettatore a interrogarsi sui sacrifici e sui compromessi che accompagnano ogni grande trasformazione. Dal 16 gennaio 2025, vi aspetta nelle sale cinematografiche.
Potete guardare il trailer del film nel video che trovate in alto, nella clip posta in testa a questo articolo.