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Chi è Beatrice Sandri, l'attrice che interpreta Rani in Questione di stoffa

Cinema
Foto tratta dal profilo Instagram di Beatrice Sandri

Dopo la laurea all'Università Bocconi con una tesi sulle donne nell'industria di Hollywood, ha recitato nella serie tv Estranei di Cosimo Alemà ed ora è al fianco di Kabir Bedi nel film tv della collana Purché finisca bene

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Il film tv Questione di stoffa, andato in onda il 3 novembre su Rai1 come parte della collana Purché finisca bene, ha una protagonista, Rani, che ha il volto dell’attrice emergente Beatrice Sandri. L’artista, che è nata a Brescia ma vive a Roma, nel 2024 ha recitato anche nella serie tv Estranei di Cosimo Alemà. Sportiva (pratica danza hip-hop e contemporanea, nuoto, ginnastica artistica e atletica leggera) e ricca di talenti (suona l'ukulele e il pianoforte e ha studiato canto moderno), Sandri ha studiato all’Università Bocconi, dove nel 2021 si è laureata in lingua inglese in Economics and Management for Arts, Culture, Media and Entertainment con una tesi intitolata Women in the Hollywood Film Industry: an Investigation into the Presence of Women in Film Productions of the Major Studios. Tra i numerosi seminari e masterclass frequentati nel settore della recitazione, spiccano i più recenti Laboratorio Acting on Camera con Francesca Solombrino e il Workshop Meisner Acting Technique con James Price. L’attrice ha inoltre frequentato la Scuola annuale di perfezionamento per attori presso la Shakespeare School Torino con Filippo Dini e Massimo Mesciulam.

LA TRAMA DEL FILM

Diretto da Alessandro Angelini e ambientato in Veneto, il film tv Questione di stoffa racconta la rivalità tra la storica sartoria Mampresol, dove lavorano la nonna Mina, il padre Orlando e il figlio Matteo (Pierpaolo Spollon), e la nuova arrivata Deepti’s Taylor, di proprietà dell’indiano Ramesh Khumar (Kabir Bedi) e dei suoi due nipoti Rani (Beatrice Sandri) e Dev. Ben presto, la sfilata di moda della stravagante cliente Serena Ravagnin sconvolge gli equilibri. I Khumar, infatti, offrono tessuti sgargianti a prezzi più bassi e vantano un’esperienza decennale, tanto che i loro hanno vestito persino Gandhi. Matteo, giovane disegnatore in attesa di pubblicare una graphic novel, si infiltra allora nella sartoria indiana su suggerimento di Orlando, che intende sabotarli. Il ragazzo, però, si innamora di Rani e vuole trovare un punto di incontro tra le due famiglie, che non sono poi così diverse tra loro. “È la storia perfetta per trasmettere il messaggio che la cooperazione è molto meglio del conflitto, soprattutto in questo periodo di guerre”, ha detto Kabir Bedi.

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