Addio a Cheng Pei-pei, protagonista di La tigre e il dragone di Ang Lee

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La regina delle arti marziali è morta mercoledì 17 luglio nella San Francisco Bay Area all’età di 78 anni a causa di una malattia degenerativa al cervello

Cheng Pei-pei, l’icona di origine cinese del cinema d’azione, che ha recitato nel film candidato agli Oscar La tigre e il dragone di Ang Lee e nella pellicola di genere wuxia Le implacabili lame di rondine d’oro di King Hu, è morta mercoledì 17 luglio nella San Francisco Bay Area all’età di 78 anni a causa di una malattia degenerativa al cervello. Nel 2019 la pioniera di ruoli femminili di arti marziali aveva ricevuto la diagnosi di un parkinsonismo atipico, individuato non ufficialmente in una degenerazione cortico-basale, una sindrome rara simile al morbo di Parkinson che i trattamenti attuali non sono in grado di rallentare. L’attrice aveva scelto di non rendere pubblica la propria condizione, e ha trascorso il tempo che aveva a disposizione con i suoi nipoti e con i suoi quattro figli Eugenia, Jennifer, Harry e Marsha. Al posto dei fiori, Cheng ha chiesto donazioni al Brain Support Network, dove ha donato il suo cervello per la ricerca medica. “A tutti i suoi amici, colleghi e fan, grazie per tutto il supporto che le avete mostrato nel corso degli anni. Nostra madre Cheng Pei-pei voleva essere ricordata per quello che era: la leggendaria regina delle arti marziali, meglio conosciuta per i suoi ruoli come Golden Swallow (Le implacabili lame di rondine d’oro), Madam Wah (Flirting Scholar), e Volpe di Giada (La tigre e il dragone). Era un’attrice versatile e pluripremiata, la cui carriera cinematografica e televisiva ha attraversato sei decenni, non solo in Asia ma anche a livello internazionale, in ruoli come Junn (Lilting), Maria Wang (Amore e tradimento), e la mezzana (Mulan)”, ha dichiarato la sua famiglia. “Amava essere un’attrice e sapeva, nonostante il suo duro lavoro, quanto fosse fortunata ad avere la carriera che aveva. Nostra madre è rimasta umile e disponibile, paziente e gentile, e sempre generosa con il suo tempo, desiderosa di aiutare gli altri ogni volta che poteva. Lei ci mancherà tantissimo”.

LA REGINA DELLE ARTI MARZIALI

Nata a Shanghai il 6 gennaio 1946, Cheng si è trasferita ad Hong Kong nel 1962. Grazie alla sua formazione nel balletto e nella danza, ha lavorato con l’iconico studio Shaw Brothers. Nonostante abbia debuttato nel film drammatico Lover’s Rock, è diventata una delle maggiori star nei film di arti marziali, azione e scherma dopo il ruolo da protagonista nel film Le implacabili lame di rondine d’oro (1966) di King Hu. La pellicola ha preceduto il sequel Golden Swallow (1968), un remake non realizzato di Quentin Tarantino e una serie di altri film d’azione asiatici con donne protagoniste. Inoltre, all’epoca era stata proposta da Hong Kong per concorrere agli Oscar, ma non aveva infine ricevuto la nomination. Negli anni Settanta Cheng si è poi trasferita in California, dove ha cresciuto i quattro figli e ha frequentato la Business School all’Università della California. Tutti i suoi figli hanno avuto ruoli nell’intrattenimento, da Harry su National Geographic a Eugenia, ginnasta olimpica statunitense e attrice. Cheng ha poi avuto un grande successo grazie al ruolo di Volpe di Giada, la co-protagonista de La tigre e il dragone (2000) di Ang Lee. Il film ha vinto quattro premi Oscar ed è diventato il primo in lingua straniera ad incassare più di 100 milioni di dollari sul mercato. Tra le interpretazioni più recenti compaiono Naked Weapon, Street Fighter – La leggenda, Lilting e il remake live-action Disney Mulan.

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