Amarcord, al Cinema Ritrovato per la prima volta la musica di Nino Rota dal vivo

Cinema

Il 6 luglio, durante la proiezione del capolavoro di Federico Fellini, la partitura rinascerà in una versione originale interpretata dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e diretta dal direttore d’orchestra e compositore americano Timothy Brock

La musica di Amarcord, composta da Nino Rota, sarà interpretata per la prima volta dal vivo in occasione della proiezione del capolavoro di Federico Fellini alla 38esima edizione del festival del Cinema Ritrovato. Sabato 6 luglio, in Piazza Maggiore a Bologna, la partitura che ha segnato la storia della musica per il cinema rinascerà in una versione originale interpretata dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e diretta dal direttore d’orchestra e compositore americano Timothy Brock.

IL SODALIZIO TRA FEDERICO FELLINI E NINO ROTA

Vincitrice del Premio Oscar come Miglior film straniero, Amarcord è una delle opere che meglio ha restituito l’anima della società italiana durante il fascismo. Anche se progettata su una soggettività, come suggerisce il titolo stesso che dal dialetto romagnolo si può tradurre con “Io mi ricordo”, evoca da sempre una visione collettiva e una memoria comune nelle quali gli italiani possono osservare il loro riflesso. La pellicola è anche testimone di uno dei sodalizi più duraturi, armoniosi e prolifici del panorama culturale del Novecento, quello tra Federico Fellini e Nino Rota, una coppia artistica dalla collaborazione trentennale che ha dato vita non solo ad opere, ma a veri e propri mondi in grado di restituire lo spaccato di un’epoca. “I film di Federico Fellini dipendono fortemente dalle composizioni di Nino Rota, e ogni brano conferisce alle scene struttura, ritmo, significato e un’atmosfera tangibile. Alcune scene sono perfino costruite lavorando all’inverso, per accompagnare la musica”, racconta Brock, tra i massimi esperti al mondo nella riscrittura della musica per il cinema. Le musiche di Rota sono veri e propri immaginari sonori, riconoscibili a livello internazionale e apprezzati da noti registi ed esponenti del mondo culturale. Woody Allen ha definito la colonna sonora di Amarcord la sua preferita, mentre Martin Scorsese, noto estimatore del cinema italiano, ha confessato di trovare inevitabile la connessione tra Amarcord e la melodia dolce e malinconica che risuona all’interno dell’opera.

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PAROLA CHIAVE: RICOSTRUZIONE

Il progetto inedito di CAM Sugar segna l’inizio di un’importante collaborazione con la Cineteca di Bologna, organizzatrice del festival Il Cinema Ritrovato, e di un percorso di valorizzazione dell’immenso archivio musicale della casa discografica del gruppo Sugarmusic, tra i più importanti nell’ambito delle musiche per il cinema. Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, ha sostenuto il progetto di restauro a partire da una partitura manoscritta originale non completa sulla quale Timothy Brock, che vanta già un’affermata collaborazione proprio con la Cineteca, ha potuto lavorare anche grazie al supporto dei master originali delle registrazioni attinti dall’archivio di CAM Sugar. Ricostruzione è il termine che meglio restituisce il valore di questa operazione inedita, che si lega non solo al restauro musicale, ma anche all’idea secondo la quale, con questo film, "Fellini dimostra il suo teorema, che fu anche quello del cinema d’autore italiano: nulla è più vero di ciò che è totalmente ricostruito", spiega Farinelli. Il regista riminese, infatti, aveva ricostruito non solo la propria memoria adolescenziale, ma anche l’ambientazione stessa del film: Rimini era stata interamente creata ex novo a Cinecittà. Lavorare alla ricostruzione degli spartiti di Amarcord sembra quindi chiudere idealmente un cerchio creativo nella storia dell’opera.

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