In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Stories, "Benedetta Porcaroli – Tutta l’anima che ho". VIDEO

Cinema

Al cinema con “Vangelo secondo Maria” tratto dal libro di Barbara Alberti. La sfida di interpretare la Madonna, gli inizi con “Perfetti Sconosciuti”, il successo di “Baby”…ma anche gli amori, le fragilità, i sogni, la musica e le battaglie femministe e per i diritti. L’attrice si racconta al vicedirettore di Sky Tg24 Omar Schillaci nella nuova puntata del ciclo di interviste dedicate ai protagonisti dello spettacolo 

Condividi:

È Benedetta Porcaroli la protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, l’attrice si racconta in “Benedetta Porcaroli – Tutta l’anima che ho”. In onda lunedì 20 maggio alle 21.00 su Sky TG24, sabato 25 maggio alle 13.30 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand.   

Dal 3 maggio al cinema con ‘Vangelo secondo Maria’, il nuovo film Sky Original, prodotto da La Luna, Indigo Film e Vision Distribution, diretto da Paolo Zucca e tratto dal romanzo di Barbara Alberti, in cui interpreta Maria, con Alessandro Gassman nei panni di Giuseppe. Un film che prende “questi personaggi molto noti, ma cerca di raccontare un amore più umano. Anziché vedere una Madonna immobile, statuaria o comunque una vergine immacolata, in questo caso raccontiamo la vita di questa giovane donna immaginando che poi sarà la prescelta per portare in grembo il Figlio di Dio”. Una veste nuova e originale per dare tridimensionalità ad uno dei più importanti personaggi biblici, a partire proprio dalla sua sete di conoscenza, perché “conoscere il mondo significa anche conoscere se stessi. Lei vuole essere l'artefice del proprio destino e non subire l'ascesa del Santissimo senza che le abbia chiesto il permesso”. E poi ancora gli inizi con ‘Perfetti Sconosciuti’, il successo di ‘Baby’, ma anche gli amori, le fragilità, i sogni, la musica e le battaglie femministe e per i diritti.

approfondimento

Stories, "Gianna Nannini – Nata nel 1983". VIDEO

La storia di Benedetta Porcaroli inizia a Roma, alla Balduina, dov’è cresciuta e dove era “una bambina molto vivace, con un temperamento molto evidente. Nel bene o nel male, comunque non ero una presenza che passava inosservata” e anche lei, come la Maria di Barbara Alberti, si è sempre contraddistinta per la sua grande curiosità. “La mia curiosità mi spinge a essere anche un po’ irruenta. Mia madre me lo dice spesso quando litighiamo” ha scherzato. Ma è proprio da un provino in cui deve inscenare un litigio con la madre che ottiene la sua prima parte al cinema, in ‘Perfetti Sconosciuti’ di Paolo Genovese, “Mi ricordo benissimo il provino perché era una scena in cui dovevo litigare con mia madre ed è un argomento su cui sono proprio un’esperta” ha raccontato. Una carriera agli albori, ma già costellata di successi e collaborazioni con grandi esponenti del cinema italiano. Tutto però comincia per caso, quando “ho conosciuto la mia agente mentre mi riprendevo da una mononucleosi asintomatica, ero un po’ cianotica” ironizza. “Lei ha forse visto in me qualcosa di drammatico e mi ha chiesto se volessi fare un provino. Ho fatto il provino per ‘Tutto può succedere’ e mi hanno preso. Quindi un mese e mezzo dopo ero sul set, a 15 anni, senza aver mai deciso veramente che avrei voluto fare l'attrice”. Da lì il successo, che la consacra come una delle più promettenti attrici della sua generazione, anche grazie all’enorme successo di ‘Baby’, la serie Netflix che l’ha resa nota al grande pubblico. “Anche questa serie l'ho fatta in maniera un po’ inconsapevole perché in effetti è stato un gran successo e me ne rendo conto viaggiando, perché mi riconoscono in parti del mondo veramente lontane, come il Medioriente o il Sudamerica”. Sono tante le pellicole che la vedono protagonista negli ultimi anni, soprattutto in ruoli drammatici, anche se “ci sarà un’altra commedia, perché mi piace. Solo che da quando sono piccola mi guardano negli occhi e mi dicono ‘che hai?’, sembra che aspetti sempre una brutta notizia” - scherza ancora - “Può essere che sia particolarmente portata per i drammi”. A proposito di drammi, indimenticabile la sua interpretazione di Donatella Colasanti ne ‘La scuola cattolica’, il film di Stefano Mordini sulla strage del Circeo. “Ero spaventata perché volevo veramente dare una consistenza reale a questa figura che è stata il simbolo della lotta femminista che è andata avanti per tantissimi anni, dal ‘75 in poi. E quindi oltre a essere una reale vittima, è anche un simbolo molto importante in quegli anni. È stato il film emotivamente più difficile che ho fatto” ha confessato, e poi ancora, sulla lotta femminista di oggi afferma che “questo nuovo femminismo ha come la rabbia del precedente, però è una rabbia sparpagliata un po’ ovunque. E poi c'è un accanimento verso l’universo maschile che non condivido perché io conosco tanti uomini meravigliosi. Non mi va di dire che tutti gli uomini hanno lo stesso problema, perché non è così. Diventa una generalizzazione stupida e una battaglia sterile perché io non voglio combattere il genere maschile, voglio combattere gli uomini violenti. Di quelli dobbiamo occuparci”. Su di sé racconta di avere qualche piccolo difetto nell’ascolto, “perché penso di sapere come va a finire questa o quella frase. Però non lo faccio perché voglio mortificare l'altro. Lo faccio perché vado molto veloce. Però c’è chi si sente non ascoltato…”. E Poi ancora: “Accetto molto facilmente le scuse, ma mi è capitato di non chiedere scusa. Non sulle cose grandi, lì sono coraggiosa, ma sulle cose piccole sono un po’ più codarda. Cerco di trovare delle scorciatoie per evitare l’imbarazzo”. Infine, su ‘L’ombra del giorno’, un film che ci ha riportato ai tempi del fascismo e delle deportazioni degli ebrei, ma anche all'umanità delle persone che si sono opposte e hanno combattuto per un mondo migliore, confida di credere “molto nelle persone. Non voglio farmi abbattere. In questo momento è un po’ dura credere nell'umanità. È un momento difficile, però ci credo” .     

 

STORIES: “BENEDETTA PORCAROLI – TUTTA L’ANIMA CHE HO” IN ONDA LUNEDÌ 20 MAGGIO ALLE 21.00 SU SKY TG24 (CANALI 100 E 500 DI SKY E CANALE 50 DEL DTT), SABATO 25 MAGGIO ALLE 13.30 SU SKY ARTE E DISPONIBILE ON DEMAND E SU SKYTG24.IT. 

approfondimento

Michela Giraud ospite a Stories, l'intervista a Sky Tg24. VIDEO