Oscar 2024: il discorso di Da'Vine Joy Randolph: "Non dovevo fare l'attrice"

Cinema
HOLLYWOOD, CALIFORNIA - MARCH 10: Da'Vine Joy Randolph accepts the Best Supporting Actress award for "The Holdovers" onstage during the 96th Annual Academy Awards at Dolby Theatre on March 10, 2024 in Hollywood, California. (Photo by Kevin Winter/Getty Images)

"Grazie di avermi vista". Con queste parole l'interprete afroamericana ha ringraziato l'Academy Award per la statuetta vinta per il suo ruolo in The Holdovers - Lezioni di Vita

Dopo i Golden Globe, i Critics’ Choice, o Sag e i Bafta, Da'Vine Joy Randolph, volitiva  cuoca in The Holdovers - Lezioni di Vita ha vinto anche  il premio più importante: l'Oscar (LA DIRETTA - I LOOK). Alla sua prima nomination, l'attrice ha conquistato l'agognata statuetta come attrice non protagonista. Nel film diretto da Alexander Payne, la star interpreta Mary Lamb, che lavora da sempre nella scuola in cui è ambientato il lungometraggio. Il suo unico figlio, Curtis, è stato un buon studente a Barton, grazie a una borsa di studio. Mary non aveva le risorse economiche per mandarlo al college, per cui quando è stato chiamato alle armi, al contrario dei suoi compagni di scuola, non ha potuto rinunciare alla leva per motivi di studio. In Vietnam, è stato ucciso durante un’operazione. Anni prima, il fidanzato di Mary era stato ucciso in un incidente, per cui queste sono le sue prime ferie in cui è irrimediabilmente sola.

Il discorso di  Da'Vine Joy Randolph

 Da'Vine Joy Randolph è stata la prima a ricevere la statuetta agli Oscar 2024. Ecco il suo discorso di ringraziamento: "Che bello! Mamma mia, Dio è grande. Dio è buonissimo. Io non avrei dovuto fare l’attrice. Ho iniziato come cantante. Ma poi mia madre mi ha detto: attraversa la strada, vai al cinema che c’è qualcosa di importante per te. Sono grata a tutte le persone che sono state presenti e che mi hanno guidata, Sono grata a tutte le persone che sono presenti qui. Per tanto tempo ho voluto essere diversa. Adesso invece so che devo solo essere me stessa. Grazie per avermi vista. Per avermi sostenuta. Vi ringrazio anche per quando ero l’unica ragazza nera della scuola. Mi avete permesso di forgiare il mio cammino, di costruire il mio percorso e a tutte le donne che hanno lavorato insieme a me. E devo ringraziare il mio agente. So che non si dovrebbe perdere tempo a ringraziare gli agenti ma a volte gli agenti non sono bravi con il mio".

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