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Io Capitano, il film di Matteo Garrone in prima tv su Sky. La recensione

Cinema

Gabriele Acerbo

Il viaggio epico di due giovani che rischiano la vita inseguendo un sogno. Candidato agli Oscar, la pellicola, diretta dal regista romano di Gomorra e Pinocchio,  arriva in prima tv in versione originale lunedì 29 gennaio alle 21:15 su Sky Cinema Uno in streaming su NOW e disponibile on demand

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Provate ad andare su Google Maps e cercate un percorso che va da Dakar in Senegal a Tripoli in Libia passando dal Mali e dal deserto del Sahara. L'intelligentissimo algoritmo di Maps non riuscirà a calcolare quanti chilometri dovrete percorrere ma vi indicherà che arrivare alla meta in automobile impiegherete 4 giorni, senza fermarvi mai.

 

Io Capitano, La trama

Questo è il viaggio che decide di intraprendere Seydou (Seydou Sarr) assieme al cugino Moussa (Moustapha Fall), entrambi sedicenni. Meta finale: l'Europa. La madre gli ordina di restare a casa ma come si fa a impedire un sogno? L’Occidente  per Seydou significa diventare una star musicale e aiutare la famiglia a distanza, anche se chi la sa più lunga lo sconsiglia di partire: la morte è in agguato e l'Europa non è il continente felice che si vede in tv, è un miraggio dove la gente dorme addirittura per strada. Ma il ragazzo non ci crede e, dopo aver ricevuto l’assenso alla partenza dei suoi antenati defunti grazie all’intercessione di uno stregone, compra un "pacchetto" per lui sicuro: viaggio nel cuore dell'Africa in carovana e in auto, e a Tripoli imbarco su un aliscafo. In realtà partirà per l'inferno: i militari del Mali lo taglieggeranno per chiudere un occhio sul suo passaporto falso; il viaggio in autobus all’improvviso si interromperà e tutti i passeggeri saranno obbligati a una traversata a piedi nel deserto, dove qualcuno  perderà la vita; i banditi rapineranno il cugino e lo porteranno via mentre l’organizzatissima mafia libica – che sistematicamente filtra l’accesso dei migranti nel Paese, estorcendo denaro in cambio della libertà - rinchiuderà Seydou in una prigione dove sarà torturato e venduto come muratore. Grazie al lavoro il ragazzo sarà libero e otterrà i soldi necessari per imbarcarsi verso l'Italia. Ma non su un natante in perfette condizioni ma su un barcone scalcinato di cui lui dovrà essere il capitano. Riuscirà a raggiungere le coste siciliane e salvare se stesso e le centinaia di passeggeri stipati all'inverosimile? 

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Ribaltare il punto di vista

Matteo Garrone al suo nono film ci porta davvero lontano. Non dal suo cinema che ha sempre mescolato cinema documentaristico e fantastico, registrazione della realtà e rigore formale, ma lontano dal punto di osservazione dello spettatore occidentale, eurocentrico, bianco. Quello che il film fa è ribaltare il nostro punto di vista, quello a cui ci hanno abituato le cronache dei telegiornali. Per una volta noi spettatori non siamo fuori dal barcone ad assistere passivamente allo sbarco dei migranti, ma siamo tra i passeggeri, al fianco di capitan Seydou. Migranti anche noi.

Garrone e i suoi sceneggiatori (Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini, Andrea Tagliaferri) hanno inventato poco o nulla. Hanno raccolto e rielaborato testimonianze preziose di adolescenti, ormai adulti, che hanno fatto la stessa esperienza di Seydou. Giovani che, a differenza dei coetanei occidentali, non sono liberi di varcare legalmente le frontiere occidentali. Se lo fanno rischiano la morte.

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Pinocchio black

Se il cinema di Garrone ci aveva abituato a protagonisti che in cerca di un miglioramento della propria condizione alla fine si perdono, si disumanizzano, si autodistruggono (L'imbalsamatore, Gomorra, Dogman), è vero che con Pinocchio ha abbracciato il punto di vista di un ragazzino ribelle che, dopo mille peripezie, trova la sua strada e riabbraccia Geppetto. E da questo punto di vista Io Capitano può essere letto come un Pinocchio black, un romanzo di formazione africano: il giovane e ingenuo Seydou, attratto dal Paese dei balocchi Europa, viene ingannato dalle tante volpi, gatti e pescecani che incontrerà lungo la strada. Un viaggio che si concluderà con un primo piano finale tra i più indimenticabili degli ultimi 20 anni.

 

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In corsa per l’Oscar® come Miglior Film Internazionale, IO CAPITANO (Presentato in concorso all’80ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore del Leone d’argento per la miglior regia e del Premio Marcello Mastroianni al protagonista Seydou Sarr) arriva in prima tv in versione originale lunedì 29 gennaio alle 21:15 su Sky Cinema Uno in streaming su NOW e disponibile on demand.

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