Mel Brooks riceve l'Oscar alla carriera: "Il primo l'ho venduto"

Cinema
Vittoria Romagnuolo

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Il leggendario regista e produttore, nel suo discorso di ringraziamento, ha lasciato intendere di aver venduto la statuetta ricevuta nel 1969 per il cult “Per favore, non toccate le vecchiette”. Visibilmente emozionato, ha aggiunto: “Significa molto per me”

I membri più illustri di Hollywood, impegnati con la stagione dei premi ormai nel vivo, subito dopo i Golden Globes 2024 si sono riuniti a Los Angeles per i Governors Awards, giunti alla quattordicesima edizione.
Nell'ambito di una serata di gala che si è concretizzata in una cena elegante a cui le star hanno preso parte in abito da sera, Mel Brooks è stato accolto sul palco per ricevere l'Oscar alla carriera che era stato annunciato la scorsa estate.
Il regista, produttore e sceneggiatore teatrale, cinematografico e televisivo, nonché attore comico dalla verve impareggiabile, durante il suo discorso di ringraziamento ha divertito il pubblico giurando che questa volta terrà per sé la statuetta dorata, ovvero, non la venderà come è accaduto con quella ricevuta oltre mezzo secolo fa per Per favore, non toccate le vecchiette.

Mel Brooks sulla statuetta: “Questa volta non la venderò”

L'espressione “leggenda vivente” che spesso si usa per i grandi di Hollywood un po' avanti negli anni ma ancora attivi sul fronte dell'intrattenimento, è certamente riduttiva se usata per Mel Brooks al quale sono bastati tre minuti sul palco dei Governors Awards per ricordare a tutti cosa significa essere un uomo al servizio dello spettacolo.
L'ultima apparizione dell'artista è stata divertente come non mai, specie per i retroscena legati proprio agli Oscar dove è stato premiato nel 1969 per The Producers, in Italia, Per favore, non toccate le vecchiette.
Giuro su Dio, questa volta non la venderò”, ha detto con la consueta ironia l'autore di Frankenstein Junior stringendo la statuetta, un'uscita che suscita le risate del pubblico e che lascia intendere che Brooks non sia più in possesso del premio ricevuto per il su travolgente esordio alla regia e ottenuto per la sceneggiatura originale della commedia musicale divenuta un cult del genere.
Il genio del regista, che lo scorso giugno ha spento novantasette candeline, è stato celebrato anche in un altro momento della serata dai due presentatori, Matthew Broderick e Nathan Lane, che hanno fatto riferimento alle note dello show di cui entrambi sono stati interpreti a Broadway.

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Oltre sessant'anni di spettacolo

“Quando i tuoi pari apprezzano il tuo lavoro e ti onorano con questa statua d'oro significa molto e (questo premio) significa molto per me”. Così Mel Brooks, commosso ed emozionato, ha commentato il suo Oscar alla carriera, assegnatogli dai membri dell'Academy per il suo contributo all'industria cinematografica che dura ormai da sessant'anni.
Mel Brooks, lodato apertamente la scorsa estate dalla presidente dell'Academy Janet Yang che, in un comunicato stampa, aveva fatto riferimento alla vasta eredità del comico che ha lasciato il segno nel settore dell'intrattenimento, si è detto grato per il riconoscimento che per lui ha un valore eccezionale, perché assegnato da registi, scrittori e attori.
È una cosa notevole quando si viene notati all'interno di un ambito nel quale ci sono tanti talenti, ha detto l'autore la cui apparizione è stata uno dei momenti più emozionati di una serata in cui hanno ricevuto lo stesso premio l'attrice Angela Bassett e la montatrice Carol Littleton.
Brooks, quindi, resta uno dei protagonisti di Hollywood più premiati in assoluto. Il suo nome è parte di una selezionatissima lista di artisti che, nell'arco della loro carriera hanno conquistato l'EGOT, ovvero, l'Oscar, il Grammy, l'Emmy e il Tony Award.

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