Sciopero attori, i costumi di Halloween vietati da SAG-AFTRA, da Barbie a Mercoledì

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Vittoria Romagnuolo

Vittoria Romagnuolo

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Le linee guida pubblicate dal sindacato dei lavoratori dello spettacolo statunitense raccomandano agli iscritti di non mostrare alcun tipo di sostegno agli Studios, nemmeno attraverso i travestimenti. Le indicazioni, aspramente criticate, arrivano al raggiungimento del centesimo giorno di sciopero

Non c'è pace tra le colline di Hollywood dove la lotta sindacale continua, nonostante nel resto del paese grandi e piccini si stiano dando da fare in vista del 31 ottobre, giorno in cui giungeranno al culmine le celebrazioni di Halloween.
Vista l'importanza della festa nel mondo anglosassone, SAG-AFTRA ha lanciato alcune direttive per i propri iscritti chiamati ad attenersi ad una serie di linee guida che riguardano la scelta dei travestimenti. Dal momento che i personaggi del mondo dello spettacolo si sfidano a colpi di costume (con risultati che normalmente finiscono online e sui social media), il sindacato si raccomanda che la scelta quest'anno ricada esclusivamente su personaggi spaventosi che appartengano ad un generico immaginario horror. Sono esclusi i travestimenti da personaggi che rimandino al cinema e alla tv perché una scelta in questo senso si tradurrebbe in una promozione dei prodotti degli Studios contro cui il sindacato sta al momento combattendo.

Halloween uno strumento di lotta

Halloween 2023 sarà una festa senza maschere di Barbie ma, stando alle ultime linee guida pubblicate da SAG-AFTRA, sarà difficile vedere a Hollywood anche Ken, Robert Oppenheimer, Mercoledì, o i supereroi dei film Marvel perché anche questi ultimi sono legati a Disney, compagnia finita nel mirino dei sindacati degli attori e degli artisti statunitensi.
Col centesimo giorno di sciopero - traguardo raggiunto il 21 ottobre - i sindacati stringono sempre di più la morsa per dare una svolta alle trattative che, dopo lo stop dello scorso 11 ottobre, riprenderanno martedì 24.
Anche Halloween, più precisamente, i costumi legati alla festa, diventa un punto su cui scontrarsi e mantenere una posizione salda. Travestirsi da personaggi dei film o delle serie televisive significherebbe dare una spinta promozionale a tutti quei prodotti che sono stati creati e distribuiti per mezzo delle compagnie contro cui gli artisti sono in sciopero. Il sito ufficiale del sindacato chiarisce dunque che per questa stagione sono apprezzati (in altri termini, ammessi) quei costumi che fanno genericamente riferimento ad Halloween. L'avviso, corredato da una grafica riassuntiva, al momento non è disponibile.

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Sì agli spiriti, agli zombie, ai ragni, ai mostri e alle streghe, purché queste ultime non ricordino né quelle di Eastwick né le sorelle Sanderson di Hocus Pocus.
L'uscita non è piaciuta affatto ad alcuni dei più famosi membri degli oltre centosettantamila iscritti al sindacato che hanno usato i social per protestare. Lo ha fatto Mandy Moore ma anche Ryan Reynolds che già pregustava una notte di Halloween in grande stile con i suoi bambini.
È questa la soluzione ai problemi del settore? Vietare i costumi di Barbie e quelli di Ken? Chiedono le star del cinema e della tv che hanno prontamente ottenuto una replica dal sindacato che ha specificato che i divieti valgono per gli adulti. I bambini possono vestirsi come vogliono senza essere considerati dissidenti o sabotatori della causa.

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Nemmeno il clima festoso di Halloween, quindi, è riuscito a placare i toni tra i rappresentanti delle due fazioni in lotta che, tuttavia, si siederanno al tavolo delle trattative martedì 24 ottobre per riavviare i colloqui.
Mai come quest'anno la popolarità di titoli come Barbie ed Oppenheimer aveva fatto sperare i loro interpreti in un'ondata di travestimenti a tema che li avrebbe riempiti di gioia. Ryang Gosling, il Ken della pellicola di Greta Gerwig, aveva accennato in un'intervista della scorsa estate di essere impaziente poiché certamente quest'anno Halloween avrebbe visto un'impennata di costumi ispirati al suo personaggio, un vero sogno per lui. Mentre in tutto il mondo spopoleranno i costumi di Ken, sarà proprio l'attore americano a dover tenere nell'armadio l'iconico costume da cowboy o quello col cappotto di pelliccia in stile Rocky che hanno fatto impazzire gli spettatori.
Col divieto di ispirarsi ai personaggi del grande e del piccolo schermo bisognerà impegnarsi di più ma chi non avrà voglia di farlo potrà sempre travestirsi da scioperante, con abiti neri e picchetto, un costume che certo non sarà sgradito al sindacato.

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