Niente fumata bianca tra Studios e interpreti: le richieste del Sag-Aftra sono considerate "insostenibili" dall'Amptp. E il tavolo si interrompe. Due giorni fa, invece, è stato ratificato l'accordo con gli sceneggiatori
A due giorni dalla ratifica dell'accordo con gli sceneggiatori, che lasciava presagire un ritorno alla normalità in quel di Hollywood, una nuova battuta d'arresto minaccia l'industria cinematografica americana. La contrattazione tra attori, in sciopero da tempo contro gli Studios, e produttori d'oltreoceano è stata sospesa per "distanze incolmabili".
Il comunicato dei produttori
Ad annunciare l'interruzione delle trattative è una nota dell'alleanza dei produttori. "I negoziati tra Amptp (che riunisce le case di produzione tradizionali e i servizi di streaming) e Sag-Aftra (il sindacato degli attori) sono stati sospesi dopo che Sag-Aftra ci ha sottoposto la sua proposta l'11 ottobre. Dopo significative conversazioni, ci risulta chiaro che la distanza tra Amptp e Sag-Aftra è incolmabile e il dialogo non è più produttivo", si legge nel comunicato.
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"Dagli attori richieste insostenibili"
"La proposta che ci hanno presentato - viene spiegato dai produttori - includeva un bonus per le opere in streaming che, da solo, ci costerebbe più di 800 milioni di dollari l'anno. Un onere economico insostenibile". Ma in cosa consiste la richiesta degli attori? Gli interpreti puntano al 2% dei profitti di ogni film o serie tv trasmessa su una piattaforma di streaming, oltre alla percentuale dei diritti d'immagine. Condizioni ritenute non accettabili dall'Amptp, che ha interrotto il tavolo dopo sole due settimane da quando gli Studios e i lavoratori in sciopero sono tornati a sedersi gli uni di fronte agli altri.
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L'accordo con gli sceneggiatori
"Su aumenti salariali, diritti d'autore e bonus per lo streaming abbiamo offerto gli stessi termini che il sindacato dei registi (Dga) e quello degli sceneggiatori (Wga) hanno accettato. Eppure la Sag-Aftra ha rifiutato l'offerta", hanno concluso gli Studios. Già, gli sceneggiatori, che proprio due giorni fa hanno firmato l'accordo con i produttori dopo 148 giorni di sciopero e si sono accontentati di bonus più contenuti. Agli iscritti al Wga è stato infatti riconosciuto un bonus per le opere che superano determinate soglie di successo, cioè di visualizzazioni domestiche e mondiali.
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"Ottenuto guadagni e tutele significative"
La votazione sul nuovo accordo valido dal 25 settembre 2023 al 1º maggio 2026 ha contato - su un totale di 8.525 voti validi espressi - 8.435 "sì" (una percentuale pari al 99% degli iscritti) e soltanto 90 "no" (pari all'1%). "Grazie alla solidarietà e alla determinazione, abbiamo ratificato un contratto con guadagni e tutele significative per gli sceneggiatori di ogni settore della nostra associazione", ha detto Meredith Stiehm, presidente del Wga West. "Insieme siamo riusciti a realizzare ciò che molti ritenevano impossibile solo sei mesi fa", ha aggiunto.