Sciopero attori Hollywood, ribadiscono il loro no all'uso dell'intelligenza artificiale

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Lo Screen Actors Guild, il sindacato degli interpreti in sciopero dal mese di luglio, ha confermato agli Studios il totale rifiuto dell'uso di immagini e voci dei suoi membri per la formazione di sistemi AI. Intanto, in attesa di ulteriori sviluppi nelle negoziazioni, insorge una protesta degli sceneggiatori contro Drew Barrymore

A Hollywood i negoziati tra lo Screen Actors Guild, il sindacato degli attori, e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, l’associazione che rappresenta gli Studios, proseguiranno nei prossimi giorni, ma gli interpreti in sciopero dal mese di luglio hanno le idee chiare su una questione. Come ribadito da Duncan Crabtree Ireland, vicepresidente esecutivo del SAG-AFTRA, gli attori manifestano un totale rifiuto dell’uso delle immagini e delle voci dei membri del sindacato da parte dei grandi studi cinematografici e televisivi per la formazione di sistemi di intelligenza artificiale. “Se un individuo decidesse di violare il contenuto protetto da copyright di una di queste società, si troverebbe ad affrontare una serie di problemi legali”, ha sottolineato il capo negoziatore. Il SAG-AFTRA, guidato dalla Presidente Fran Drescher, intende rinnovare il contratto triennale di categoria ottenendo sia garanzie contro l’uso dell’intelligenza artificiale sia una maggiore partecipazione agli utili sulle entrate dello streaming. Finora lo sciopero degli attori ha bloccato le produzioni e le manifestazioni cinematografiche e televisive di Hollywood con ingenti perdite di denaro, e in attesa di nuovi sviluppi parteciperanno alle trattative anche gli amministratori delegati degli Studios più importanti, come Bob Iger di Disney, Ted Sarandos di Netflix e David Zaslav di Warner Bros. Discovery.

SCIOPERO DEGLI SCENEGGIATORI A LIETO FINE

Dopo 146 giorni di sciopero, alla fine di settembre il Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori, ha stipulato con l’AMPTP un contratto triennale provvisorio ora in attesa di ratifica da parte degli 11.500 iscritti al sindacato. Gli Studios hanno accolto parte delle richieste del WGA su aumenti della paga minima, garanzie sulla fase di scrittura della sceneggiatura, diritti d’autore più alti per le opere di streaming e tutele contro l’intelligenza artificiale.

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LE POLEMICHE CONTRO DREW BARRYMORE

Nonostante i progressi nei rapporti tra WGA e AMPTP e la ripresa delle attività da parte degli sceneggiatori, tre autrici del The Drew Barrymore Show, il talk show condotto da Drew Barrymore, hanno rifiutato di riprendere i loro ruoli. L’attrice, infatti, era finita al centro di polemiche dopo aver annunciato la ripresa della produzione dello show prima della fine dello sciopero del WGA. Il sindacato aveva contestato la scelta di ricominciare le riprese del programma: “Drew Barrymore non dovrebbe andare in onda mentre i suoi autori sono in sciopero a lottare per un accordo equo. In realtà, spettacoli come questo non possono funzionare senza la scrittura”. Barrymore era quindi tornata sui suoi passi: “Ho ascoltato tutti, e ho preso la decisione di mettere in pausa la prima dello show finché lo scioperò non sarà finito”, aveva scritto su Instagram. “Non ho parole per esprimere le mie più profonde scuse a chiunque ho ferito e, naturalmente, al nostro incredibile team che lavora allo show e l’ha reso ciò che è oggi. Abbiamo davvero cercato di trovare la nostra strada da seguire. E io spero davvero che si arrivi presto a una soluzione per l’intero settore”. Ora, tuttavia, le tre sceneggiatrici Chelsea White, Cristina Kinon e Liz Koe hanno declinato l’offerta di rientrare al lavoro e per il primo nuovo episodio, che dopo mesi andrà in onda il 16 ottobre, la conduttrice è ora in cerca di nuovi collaboratori.

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