Morto Kenneth Anger, regista "scandaloso" autore del libro Hollywood Babylonia

Cinema
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Vicino ai temi dell’occulto e dell’esoterismo, se n’è andato a 96 anni il regista e autore sperimentale, tra i più discussi, controversi e mitizzati nella storia della cinematografia mondiale

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Se n’è andato il regista sperimentale Kenneth Anger, uno dei più discussi e allo stesso tempo più influenti personaggi della controcultura cinematografica gay e del cinema underground. Amato da Tom Cruise, considerato tra i più “fedeli” seguaci delle sue orme, al regista erano molto vicini anche artisti come Mick Jagger, Keith Richards dei Rolling Stones e Marianne Faithfull. Il regista, sceneggiatore e autore statunitense Kenneth Anger, aveva 96 anni.

I titoli del regista proibito

Kenneth Anger nasce nel 1927 a Santa Monica, in California, e comincia ben presto (a soli 10 anni) ad avvicinarsi al mondo della macchina da presa, con una particolare attrazione rivolta alle tematiche dell’occulto e del sovrannaturale. Il primo film che vede effettivamente la luce, e che lo consacra, è il controverso Fireworks del 1947, che arrivò ad attirare l’attenzione perfino di Jean Cocteau. Fireworks è solo uno dei primi e tanti altri film del regista, considerati tra più sperimentali della storia del cinema: assenza di dialoghi, riprese in 16 mm., cortometraggi da 3 a 30 minuti, allusione esoteriche e un’evidente visione iconoclasta dell’Hollywood patinata. Tra i suoi titoli più famosi, vi è Inauguration of the Pleasure Dome del 1954, ispirato ai rituali di Aleister Crowley, ma anche il cortometraggio Lucifer Rising (disponibile su YouTube), un documentario sperimentale del 1972 incentrato sull’ascesa di Lucifero, attraverso una serie di sequenze prive di dialoghi o caratterizzate da un frenetico montaggio alternato, che raffigurano celebrazioni pagane e riti magici. Protagonista del film è Bobby Beausoleil nei panni di sé stesso, nonché efferato criminale in seguito condannato all’ergastolo per gli omicidi della Manson Family.

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Scandalo, censura e oltraggio al pudore

Oltre all’affinità con l’occulto, al focus sulle evocazioni oscure e alla vicinanza con l’esoterismo, Kenneth Anger è stato anche uno dei primi registi dichiaratamente omosessuali nella Hollywood classica, i suoi titoli “maledetti” esplorano apertamente anche temi come il feticismo, le perversioni erotiche e la masturbazione esplicita. Vicino anche alla cultura dei bikers, nel 1963 realizza la sua opera più lodata da registi come Martin Scorsese e David Lynch, Scorpio Rising, una pellicola sperimentale che si avvicina non solo all’omosessualità, ma anche a interazioni controverse tra cattolicesimo e nazismo. Come in molti film di Anger, Scorpio Rising al posto dei dialoghi vede numerose canzoni pop, inclusi brani di Elvis Presley e Ray Charles. Esattamente com’è accaduto a tanti altri cineasti nella storia, ritenuti controversi, trasgressivi o semplicemente scomodi (come, fra i più, Luis Buñuel, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Tod Browning o Stanley Kubrick) Scorpio Rising venne considerato un oltraggio al pudore e sottoposto a censura. Come infatti spesso accade in questi casi, ci vorranno anni prima che i lavori di determinati cineasti arrivino ad essere considerati culturalmente, storicamente o esteticamente significativi.

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Hollywood Babilonia: da scandalo a mito

Una delle opere più note e controverse di Kenneth Anger è esterna al mondo della cinepresa: si tratta di Hollywood Babilonia, titolo di due volumi (quello del 1958, censurato fino al 1980, e il successivo del 1984) caratterizzato da evocazioni, tanto macabre quanto esplicite, sui “fastidiosi” argomenti hollywoodiani di cui nessuno parla, come la morte di Marylin Monroe. In un’intervista del 2010, ad esempio, Anger ha parlato apertamente anche di una delle questioni più scottanti di Hollywood: Scientology, motivo del suo forte legame con l’attore Tom Cruise.

Kenneth Anger, regista e autore dell’eccesso, senza dubbio ambiguo e trasgressivo, ha lasciato il proprio segno nella storia del cinema sperimentale e la sua controversa figura, per molti, è a metà tra lo scandalo e il mito.

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