Johnny Depp a Cannes: "Boicottato negli Usa? A Hollywood non penso più"

Cinema

Gabriele Lippi

©Getty

L'attore parla durante la conferenza stampa di presentazione di Jeanne du Barry, il film di Maiwenn che ha aperto il Festival: "Ritorno? Sono solo cliché. Non ero andato da nessuna parte"

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La rivincita è servita. Un boccone alla volta, per consumarla lentamente e godersela più a lungo che si può. Prima la causa vinta contro Amber Heard, poi il ritorno sul set, quindi Cannes (LO SPECIALE), con tanto di standing ovation lunga 7 minuti e un’accoglienza decisamente calorosa al netto pure dei tentativi di boicottaggio via social. Johnny Depp è tornato, nei panni sfavillanti di Luigi XV, lui che re lo era stato prima di venire metaforicamente decapitato dal #MeToo e dalle accuse e mezzo stampa dell’ex moglie Amber Heard, poi ritenuta colpevole di diffamazione nel processo conclusosi un anno fa.

"A HOLLYWOOD NON CI PENSO PIÙ"

Ed era chiaro che anche la conferenza stampa di Jeanne du Barry, il film della regista francese Maïwenn che ha aperto Cannes e che racconta la vera storia di Madame du Barry, cortigiana che divenne la favorita di Luigi XV, si sarebbe trasformata, per Depp, in un’occasione per togliersi qualche macigno dalle scarpe. E a chi gli chiede se si senta ancora boicottato in America, vista anche la campagna social contro di lui sotto l’hashtag #CannesYouNot, risponde: “Boh, no, sì… ma io a Hollywood non penso più”.

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"RITORNO? SONO CLICHÉ"

Sembra quasi una resa più che una dichiarazione di intenti e un sentito ringraziamento al cinema europeo che gli sta dando una seconda possibilità: “Ritorno, ritorno, sono cliché. Ma quale ritorno, non ero andato da nessuna parte. Anzi sono qui, a Cannes”. Il passato, però, fa ancora male: "Su di me sono state scritte storie orribili e fantasiose – continua l’attore – è un'epoca molto strana e divertente in cui tutti devono allinearsi. Se volete vivere quel tipo di vita, vi auguro il meglio. Io sarò dall'altra parte".

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IN RITARDO DI UN'ORA

Da un’altra parte sembrava dovesse essere anche mentre la conferenza stampa iniziava. Lui, che dopo la prima di ieri aveva saltato la cena di gala di apertura del Festival, si è fatto attendere a lungo. La regista e il resto del cast presenti e poi la sua sedia vuota. Lunghi minuti di attesa, imbarazzo, incertezza, finché Depp non ha fatto il suo ingresso in sala con quasi un’ora di ritardo sul previsto. Look da rockstar, qual è, Depp è stato di poche parole, ma ha parlato anche del film, in particolar modo del trauma che ha dovuto superare per pronunciare le poche frasi in francese previste per lui dal copione. Poco importa, perché questo film, arrivato in questo momento, per lui è “una specie di miracolo, tutto il resto non ha importanza”. Che sia ritorno o meno, che ci sia per lui un futuro a Hollywood o no, al momento, sembra essere solo un dettaglio.

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