Festival di Cannes 2023, 7 minuti di standing ovation per Johnny Depp con Jeanne du Barry

Cinema
©Getty

L'attore, travolto lo scorso anno dalle accuse di violenza domestica dell'ex-moglie Amber Heard, è stato accolto con entusiasmo dal pubblico in occasione della première del film di apertura della 76ª edizione della kermesse

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Johnny Depp ha trattenuto a stento le lacrime quando il pubblico della 76ª edizione del Festival di Cannes (LO SPECIALE) è esploso in 7 minuti di standing ovation per celebrare il suo ritorno sullo schermo in Jeanne du Barry nei panni di Luigi XV. Dopo essere stato travolto dalle accuse di violenza domestica lanciate dall'ex-moglie Amber Heard e aver intrapreso contro di lei una lunga battaglia legale per diffamazione lo scorso anno, nella serata di martedì 16 maggio l’attore ha messo fine all'allontamento dalle apparizioni in pubblico e ha assorbito l’intenso applauso del pubblico della kermesse cinematografica francese in occasione della première del film di apertura diretto da Maïwenn Le Besco. Commosso e quasi stupito, Depp ha salutato gli ammiratori dalla balconata.

LA CONTROVERSA PARTECIPAZIONE AL FESTIVAL

Giunto sul red carpet della cerimonia, Depp ha ricevuto una calorosa accoglienza da migliaia di fan tra applausi, poster e richieste di autografi. L'affetto del pubblico sembra aver spazzato via la recente emarginazione dai riflettori di Hollywood, conseguita alle accuse di abusi, e le altrettante polemiche che hanno preceduto l'apparizione dell'attore sulla Croisette. “Non conosco l’immagine di Johnny Depp negli Stati Uniti”, ha ribattuto prima dell'inaugurazione il direttore del Festival di Cannes Thierry Frémaux. “A dirvi la verità, nella mia vita, ho solo una regola: è la libertà di pensiero, e la libertà di parola e di azione entro un quadro giuridico. Se a Johnny Depp fosse stato vietato di recitare in un film, o se il film fosse stato vietato, non saremmo qui a parlarne.” E ha aggiunto: “Se c’è una persona in questo mondo che non ha trovato il minimo interesse in questo processo molto pubblicizzato, sono io, non so di che cosa si tratti. Mi interesso anche di Johnny Depp come attore”.

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L'AFFAIRE MAÏWENN

Altre polemiche hanno riguardato anche la regista Maïwenn, che nel corso di una puntata del talkshow francese Quotidien ha ammesso di aver sputato sul volto del giornalista francese Edwy Plenel, caporedattore della rivista Mediapart. Il fatto sarebbe accaduto lo scorso febbraio in un ristorante, dove la donna avrebbe afferrato l'uomo per i capelli prima di commettere il gesto. Come dichiarato in esclusiva a Variety dal giornalista, “questa aggressione ha provocato più stupore che altro. Non mi ha aggredito come individuo, ma per il simbolo che rappresento, come fondatore e direttore di un giornale, che in Francia, è stato in prima linea nelle rivelazioni del movimento #MeToo”. Plenel sostiene infatti che l'aggressione sia stata provocata dalla pubblicazione di alcuni articoli sui sospetti di stupro nei confronti di Luc Besson, ex-compagno di Maïwenn e padre di uno dei suoi figli, pubblicati dalla rivista nel 2018.

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IL FILM

Nella pellicola Jeanne du Barry, che schiera nel cast anche Benjamin Lavernhe, Melvil Poupad, Pierre Richard, Pascal Greggory e India Hair, Maïwenn interpreta Jeanne Vaubernier, una donna di umili origini affamata di cultura e piaceri che nella Francia del XVIII secolo usa la sua intelligenza e il suo fascino per compiere una scalata sociale, conquista il cuore di Re Luigi XV e le stanze di Versailles e tra scandali e lusso suscita l'indignazione dell'intera corte.

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