Air, perché Michael Jordan non appare nel film?

Cinema
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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Il nuovo lungometraggio di Ben Affleck racconta di come la Nike sia riuscita negli anni ’80 a ingaggiare la star dei Chicago Bulls. Tuttavia il personaggio di MJ non viene mai mostrato frontalmente: il giovane attore che lo interpreta (Damian Young) non è mai inquadrato di faccia. Il regista, sceneggiatore, interprete e produttore della pellicola, Ben Affleck, ha recentemente spiegato a The Hollywood Reporter questa scelta, che è stata apprezzata sia dalla critica che dal pubblico

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Air è il nuovo film di Ben Affleck che racconta di come la Nike sia riuscita negli anni ’80 a collaborare con Michael Jordan. Tuttavia il personaggio di Jordan non viene mai mostrato frontalmente: il giovane attore che lo interpreta (Damian Young) non è mai inquadrato di faccia. Il regista, sceneggiatore, interprete e produttore della pellicola, Ben Affleck, ha recentemente spiegato a The Hollywood Reporter questa scelta, da lui fortemente voluta. E fortemente apprezzata sia dalla critica che dal pubblico.

Michael Jordan lo si vede in filmati d'archivio montati ad arte che vengono mostrati in alcune fasi della narrazione, tuttavia non lo vediamo mai in viso. Il perché è semplice: "Jordan è troppo grande per metterlo nel film", ha dichiarato Ben Affleck in una recente chiacchierata con il magazine statunitense The Hollywood Reporter.
“Lui esiste al di sopra della nostra storia e tutt'intorno ad essa. Ma se avessimo mostrato il volto dell'attore che lo interpreta, se avessimo detto al pubblico: 'Eccolo, questo ragazzo è il giovane Michael Jordan', beh, nessuno ci avrebbe creduto. Perché sarebbe stato falso. Solo Michael Jordan è Michael Jordan. Al contrario, ho pensato che se il pubblico avesse portato nel film tutto ciò che pensava e ricordava di Michael, allora il film avrebbe funzionato meglio”, ha dichiarato Affleck a THR.

Una scelta artistica per fare risaltare la grandezza di un “dio” moderno

La scelta artistica per cui il cineasta ha optato si è rivelata vincente poiché riesce a fare risaltare la grandezza di Michael Jordan nell'inconscio degli spettatori. Mostrarlo sul grande schermo sarebbe stato qualcosa che potremmo definire come “iconoclasta”: parliamo infatti di un giocatore dell'NBA così divinizzato che mostrarne la raffigurazione non originale (interpretata da un attore) risulterebbe in qualche modo blasfemo.
Inoltre questa scelta rende il pubblico maggiormente coinvolto, dato che lo spetattore non si ritrova a subire passivamente un film ma deve costruirlo lui stesso, ponendosi quindi in maniera attiva e attingendo alla propria memoria. Usciti dalla sala cinematografica, non si ha l'impressione di aver assistito a un puzzle con un tassello mancante ma, anzi, si sente di aver dato il proprio prezioso contributo a un affresco imponente, dipinto in maniera magistrale dal Ben Affleck regista ma con non poche pennellate firmate dagli stessi spettatori.
La scelta di non mostrare mai Michael Jordan è stata apprezzata dalla critica e dal pubblico. E si parla già di Air come del possibile primo contendente degli Oscar 2024.

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Al centro della storia c’è l'impresa del team di marketing dell'azienda di abbigliamento sportivo che fa una scommessa: punta su un campione in erba. Il film è un eccitante racconto della vera e propria guerra, a colpi di milioni di dollari, tra marchi di sneakers come Adidas, Nike e Converse alla ricerca di un testimonial. E, non da ultimo, nella pellicola c'è la visione senza compromessi di una madre che conosce l'immenso talento di un figlio che diventerà il più grande fenomeno del basket di tutti i tempi.

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