Manodrome: il dramma che esplora la mascolinità tossica con Adrien Brody e Jesse Eisenberg

Cinema

Letizia Rogolino

@berlinale 73

In anteprima alla Berlinale 2023, presentato il lungometraggio diretto da John Trengove. La recensione del film

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Definito dal The Hollywood Reporter “un thriller nichilista”, Manodrome racconta la storia di Ralphie, interpretato da Jesse Eisenberg, un autista di Uber e aspirante bodybuilder che viene introdotto a un “culto libertario della mascolinità” e perde il controllo sulla realtà quando i suoi desideri repressi vengono risvegliati. Keough di Felix Culpa, Gina Gammell e Ryan Zacarias hanno prodotto il film con Rainmaker Entertainment di Ben Giladi. "Oltre a lottare con la mascolinità o i problemi molto palesi all'interno della società nel suo insieme, Manodrome riguarda la disconnessione con ciò che intrinsecamente conosciamo come la verità e ciò da cui siamo bombardati, che diventa la verità", ha detto Adrien Brody in conferenza stampa a Berlino.

Analizzando una mascolinità tossica

Il regista John Trengove fa il suo debutto in lingua inglese dopo il suo lungometraggio d'esordio in lingua xhosa, The Wound, proiettato al Sundance Film Festival e a Berlino. La cultura incel e i culti della mascolinità tossica sono presenti su Internet da quando sono disponibili le chat room, ma la loro prevalenza ha raggiunto un picco febbrile negli ultimi anni, quando gli angoli più oscuri della questione si sono fatti strada nel pensiero mainstream grazie a leader come Tate, Peterson e le migliaia di uomini che pendono dalle loro parole. Con il recente arresto di Andrew Tate in Romania per traffico di esseri umani. la manosfera non è mai stata così esposta.

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Questioni irrisolte

“Tutti i nostri dubbi collettivi, i traumi passati e le questioni irrisolte” creano “queste vite fratturate in tutto il mondo, e le ripercussioni sono infinite”, ha aggiunto Brody, mentre il regista Trengove ha affermato di voler esplorare la "vergogna e l'impotenza" degli uomini che lottano nell'economia statunitense. "In genere sono solo interessato alla lotta di classe e al modo in cui le persone sono il prodotto del loro background socioeconomico”. Guardando Manodrome sembrano immediati i riferimenti a film come Taxi Driver e Fight Club, anche se il regista ne trae solo ispirazione, firmando poi il film con il suo stile narrativo. Il protagonista Ralphie ha un esaurimento nervoso e si trasforma attingendo ai suoi istinti distruttivi, in parte alimentati probabilmente dall’uso di steroidi. Precipita nella follia dopo che la relazione con Sal finisce a causa sua, per la sua assenza emotiva e spirituale nonché fisica all’interno del loro rapporto.

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Un cast carismatico in parte

Jesse Eisenberg è meglio conosciuto per i suoi ruoli da star in The Social Network e nel franchise di film Now You See Me, oltre ad essere stato anche l’alter ego di Woody Allen in Cafè Society. Adrien Brody, premio Oscar per Il pianista è carismatico e magnetico nei panni del leader del culto in cui il protagonista viene coinvolto, e divide la scena anche con Odessa Young, attrice australiana nota per i ruoli in The Daughter e Looking for Grace del 2015, anche se recentemente l’abbiamo vista nel thriller The Staircase del 2022. Manodrome è un thriller psicologico con una critica sociale che da sfondo a interpretazioni carismatiche e prevalentemente oscure. Trengove, regista omosessuale del Sud Africa, racconta la storia con una sensibilità queer pur lasciando allo spettatore la libertà di interpretare le azioni e i sentimenti, spesso criptici, dei protagonisti.

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