Le prime foto di Marisa Abela nei panni di Amy Winehouse. Cosa sappiamo di Back to Black?

Cinema

Manuel Santangelo

©Kika Press

Nelle prime immagini del biopic dedicato alla cantante di Rehab emerge una somiglianza sconvolgente tra Winehouse e l’attrice scelta per interpretarla sullo schermo. Decisamente un buon inizio per un progetto di cui si parlava ormai da quattro anni e che parte solo ora, con l’appoggio e il sostegno della famiglia dell’artista

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Piercing sul labbro, acconciatura cotonata un po’ anni Sessanta, eye-liner nero e tatuaggi. Non manca davvero nulla a Marisa Abela per immergersi nei panni di Amy Winehouse, almeno a giudicare dalle foto trapelate direttamente dal set del biopic dedicato alla cantante. Quello che però sorprende di più, al netto del grande lavoro fatto per ricercare l’iconico stile di Winehouse, è la somiglianza tra l’attrice nata a Brighton e la voce di Rehab in una trasformazione che lascia già tutti a bocca aperta.

Marisa Abela ha convinto tutti al primo provino

Trovare un’interprete in grado di restituire il fascino e il talento di Amy Winehouse sullo schermo non è stato facile per la produzione di Back to Black, il film che si propone di ripercorrere la vita breve ma intensa dell’artista inglese. Per un attimo si era pensato addirittura alla sua collega Lady Gaga ma non si aveva mai la sensazione che dietro quelle voci e quegli ammiccamenti ci fosse davvero alla fine qualcosa di concreto. Almeno finché non è apparsa Marisa Abela, All’attrice classe 1996 è bastato un provino per convincere tutti, anche grazie alla sua passione per il canto che mai prima aveva mostrato nella sua ancora breve carriera. L’attrice figlia d’arte ha infatti iniziato a recitare solo nel 2020, l’anno dopo aver conseguito il diploma alla Royal Academy of Dramatic Art. Un’ascesa rapidissima la sua, visto che ha subito ricoperto ruoli importanti in serie come  COBRA di Sky One (era Ellie Sutherland) e Industry di BBC Two e HBO (dove aveva il ruolo di Yasmin Kara-Hanani). Presto la vedremo addirittura nell’atteso film su Barbie ma non c’è dubbio che la vera consacrazione per la giovane interprete possa arrivare grazie soprattutto a questo ruolo. Oltre alla passione per la musica e alla cittadinanza inglese Amy Winehouse e il suo alter-ego cinematografico condividono pure le origini ebraiche e una somiglianza fisica che emerge soprattutto in questi primi scatti dal set.

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Le paure di papà Mitch

Una delle foto che è stata diffusa su internet mostra Abela sottobraccio a Eddie Marsan, che interpreterà nel film il padre della cantante Mitch. È stato proprio il genitore della cantante a ritardare volutamente l’inizio di un progetto di cui si parla già dal 2018. Back to Black doveva essere ai tempi una produzione multimilionaria guidata da Alison Owen (Brick Lane) e con la sceneggiatura di Geoff Dane (Kinky Boots).  Un’idea ambiziosa ma che non convinceva Mitch Winehouse, il quale chiese in prima persona un cambio di rotta per garantire un racconto il più possibile vicino alla realtà. Amy doveva essere a suo dire: “Divertente, brillante, affascinante e tremenda”. Il padre della cantante era probabilmente ancora scottato dal documentario Amy di  Asif Kapadia, dove l’artista di Love Is a Losing Game veniva dipinta come una donna fragile e in balia sia del marito che del padre (raccontato in una maniera non proprio positiva).

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Back to… the roots

Oggi però i presupposti sono molto diversi e tutti sembrano convinti della bontà del progetto, a partire dalla stessa famiglia della cantante, che ha dato il suo pieno appoggio e sembra credere molto nella regista scelta alla fine. Reduce da pellicole molto diverse tra loro come Nowhere Boy e l’adattamento di Cinquanta sfumature di grigio,  Sam Taylor-Johnson sembra decisa a non tradire la fiducia che in lei è stata riposta: “Voglio creare un film che tutti ameremo e apprezzeremo per sempre, proprio come facciamo con Amy”, ha assicurato la cineasta che ha conosciuto Winehouse in prima persona all’inizio della carriera. “L'ho vista esibirsi per la prima volta a un talent show al jazz club Ronnie Scott’s di Soho ed è stato immediatamente chiaro ai miei occhi che non fosse soltanto un talento”, ha ricordato Taylor-Johnson che ha intenzione di raccontare i 27 anni di Amy senza saltare nulla, neanche quegli inizi nella Londra degli anni Novanta. Proprio nella Capitale inglese sono iniziate in questo mese le riprese, nella speranza che Back to Black abbia lo stesso successo dell’omonimo album da cui prende il nome ma soprattutto sia in grado di rendere giustizia a un talento vero, bruciato decisamente troppo in fretta.

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