Ghost, Channing Tatum è pronto a un remake "molto diverso" dal film originale

Cinema

Manuel Santangelo

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La star di Magic Mike ha  annunciato di aver acquisito con la sua casa di produzione i diritti del film cult, uscito nel 1990. L’idea dell’attore è quella di girare un remake non troppo fedele del film originale che, a suo dire,  avrebbe bisogno di “diversi cambiamenti” per risultare adatto ai gusti del pubblico di oggi

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Qualche anno fa, in occasione dei trent’anni del film, Scott Tobias sul Guardian fu abbastanza lapidario sulla possibilità di un eventuale remake di Ghost: “È una specie di unicorno, il tipo di film che Hollywood non è più interessato a fare: una storia d'amore originale a basso budget con fondamenta spirituali”. Molti fan del cult del 1990 si erano ormai rassegnati a dargli ragione, soprattutto dopo che il progetto di una serie tv ispirata alla pellicola con Demi Moore era naufragato sul più bello nel 2013. Ora, a riportare la romantica ed “ectoplasmatica” storia d’amore sugli schermi, ci riprova però una star come Channing Tatum e le premesse perché le cose vadano bene stavolta ci sono tutte.

O diventa qualcosa di speciale o sarà un fallimento

La star di Magic Mike ha annunciato ai microfoni di Variety di aver acquisito i diritti di Ghost, con l’idea di essere sia produttore che eventualmente protagonista di un prossimo rifacimento: “Abbiamo preso i diritti di Ghost. La mia compagnia di produzione Free Association sta cercando di mettere in piedi un remake. Ma vogliamo fare qualcosa di differente e penso che saranno necessari dei cambiamenti”, ha detto l’attore senza specificare quali differenze vorrebbe apportare all’opera originale. Va detto che la storia del film aveva già conosciuto diverse riscritture prima di arrivare sul grande schermo. Qualcuno dice addirittura che la sceneggiatura venne rivista ben 19 volte prima di essere considerata pronta e, comunque, la prima lettura dello script non convinse lo stesso del tutto la protagonista Demi Moore: “Una storia d'amore, con un tipo, morto, che cerca di salvare sua moglie, poi c'è una parte di commedia ma è davvero una vera storia d'amore. Ho pensato ‘Ok, questa è la ricetta di un disastro’. O diventa qualcosa di speciale e davvero meraviglioso, o sarà un fallimento”, avrebbe ricordato tempo dopo la diva, che ai tempi aveva solo 28 anni e poche esperienze di spicco nel curriculum.

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La chimica speciale che si creò tra Moore e Patrick Swayze sul set permise alla fine a entrambi di risultare perfetti in due ruoli per cui si candidò quasi mezza Hollywood. Il lavoro della coppia di attori protagonisti si rivelò fondamentale per evitare che questa love-story con elementi di fantasy, commedia e addirittura thriller potesse davvero trasformarsi in un disastro. A contribuire al successo di un film che riuscì a sbancare al botteghino nonostante la concorrenza in sala di classici come Mamma, ho perso l'aereo, Pretty Woman e Balla coi lupi fu sicuramente la partecipazione poi di Whoopi Goldberg (fortemente caldeggiata da Swayze). Grazie al ruolo della ciarlatana medium Oda Mae Brown, Goldberg vinse addirittura l’Oscar, regalando battute memorabili ancora oggi rimaste nell’immaginario collettivo. Quella per l’attrice non fu neppure l’unica statuetta per la pellicola di Jerry Zucker,  che vinse pure il premio per la miglior sceneggiatura originale a fronte di cinque nomination. Ma perché allora Tatum ha parlato di voler apportare dei cambiamenti a una formula tanto perfetta?

Whoopi Goldberg

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come cambierà ghost?

La paura di molti è che il remake possa finire per snaturare la storia in nome del politicamente corretto. Che sia troppo arrendevole la Molly del 1990 per il pubblico di oggi? O la paura di Tatum è forse quella che la medium afroamericana Oda Mae possa risultare troppo stereotipata nel 2023? Il rischio è che nella odierna Hollywood, ossessionata più che mai dal produrre soldi a palate, possa alla fine scomparire la sottile ma pervasiva denuncia dell’ossessione per il denaro (incarnata nell’originale dall’antagonista Carl, interpretato da Tony Goldwyn). Per amor di cronaca vanno comunque segnalati già due rifacimenti di questo classico, uno in forma di musical e uno in salsa orientale. Il giapponese Ghost: Mouichido Dakishimetai già nel 2010 provava a modificare un po’ la storia, facendo diventare fantasma la protagonista femminile. Vedremo la strada che sceglierà Channing Tatum, che già in passato aveva a provato a riportare sullo schermo un altro cult come Splash: Una sirena a Manhattan. In quel caso tutto si concluse con un nulla di fatto. L’augurio è che stavolta incontri miglior fortuna e che il remake di Ghost non si trasformi pure stavolta in un “progetto-fantasma”.

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