"Io vivo altrove": Giuseppe Battiston debutta alla regia

Cinema

Denise Negri

Uno sguardo disincatato e poetico allo stesso tempo sul mondo "bucolico" della campagna, tanto agognato da chi vive in città. L'attore, che debutta alla regia, sceglie la leggerezza e l'ironia per raccontare una storia che parla a tutti

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Per Giuseppe Battiston è il debutto dietro la macchina da presa. "Io vivo altrove" è il suo primo film da regista, in sala dal 19 gennaio. Per farlo ha deciso di ispirarsi liberamente a un romanzo incompiuto di Gustave Flaubert (Bouvard e Pécuchet) e raccontare il bisogno, insito in molti, di cambiare vita, lasciare la città e spostarsi in campagna.

Fausto e Fausto sono due uomini insoddisfatti di quello che li circonda: conoscendosi per caso in una gita fuori porta per amanti della fotografia, stringeranno una solida amicizia. L'eredità inaspettata di una casa sulle colline del Nord est, darà loro il là per avventurarsi in un mondo, in effetti, sconosciuto e non sempre accogliente. Nel cast Battiston stesso e Rolando Ravello tra gli altri.


Ecco le parole del regista.

 

GIUSEPPE BATTISTON SU “IO VIVO ALTROVE”

 

“Flaubert nel suo libro faceva una critica al sapere enciclopedico, io e il mio co-sceneggiatore Marco Pettenello, abbiamo pensato che i nostri due protagonisti potessero essere due eroi della positività, della voglia di partecipazione e di riscatto. Li abbiamo quindi fatti muovere spinti da un generale desiderio di stare meglio”.

 

“Entrambi sono due uomini che vedono il male che hanno intorno e le storture del mondo che li circonda. Ad esempio il personaggio di Fausto Biasutti capisce e vede tutto ma decide di andare oltre e il risultato è una figura che può sembrare ingenua ma che invece registra la realtà intorno a se e cerca di muoversi comunque, di avere una direzione”.

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