Keira Knightley dubitava di Pirati dei Caraibi, lo ha rivelato il regista di Love Actually

Cinema

Manuel Santangelo

©Kika Press

Durante la reunion del cast della commedia romantica, Richard Curtis ha rivelato che l’attrice inglese era certa del flop de La maledizione della prima luna. Fortunatamente Knightley è decisamente più brava come attrice che come indovina

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Keira Knightley ha solo 37 anni eppure la sua carriera, iniziata quando era ancora adolescente, l’ha portata ad essere una star molto presto. Appena maggiorenne, l’attrice era già in rampa di lancio con due pellicole diventate oggi cult: Love Actually e La maledizione della prima luna. Il primo capitolo della saga di Pirati dei Caraibi convinceva tuttavia poco Knightley, che partecipò alla pellicola senza nutrire grosse speranze sul film. La futura Elizabeth Swann rivelò le sue perplessità anche al regista Richard Curtis, durante le riprese proprio di Love Actually.

Keira non credeva ai pirati

Durante The Laughter & Secrets of Love Actually: 20 Years Later, l’evento promosso dalla ABC che ha riunito tutti i protagonisti dell’amata commedia romantica, si sono scoperte anche tante curiosità. Lo scoop più grande che riguarda una allora giovanissima Keira Knightley non è tuttavia che l’attrice abbia indossato l’iconico cappello “da strillone” per nascondere un brufolo sulla fronte. La vera notizia è che l’interprete di Juliet nel film di Richard Curtis durante le riprese, stesse già pensando al suo prossimo impegno: un assurdo progetto basato su un’attrazione di Disneyland, cui non credeva neanche lei poi troppo. Lo ha rivelato proprio il regista di Love Actually: “Ricordo che un giorno, durante le riprese, ero seduto a parlare insieme a Keira e le chiesi ‘Cosa farai dopo?’. Lei mi rispose ‘Una roba che non credo funzionerà. È un film di pirati e questo genere va sempre male’. A onor del vero va detto che le avventure di bucanieri e corsari effettivamente non sempre fanno breccia nel pubblico, neanche quando dietro la macchina da presa ci sono maestri come Roman Polanski. Pirati dei Caraibi però era un “animale” diverso dagli altri e, grazie soprattutto a un cast che contava anche su star del calibro di Johnny Depp e Orlando Bloom, si rivelò un successo quasi istantaneo smentendo i dubbi degli scettici come Knightley. Di sicuro l’attrice non si dispiacque di aver sbagliato clamorosamente previsione e partecipò, dopo il successo insperato di La maledizione della prima luna, anche ai due sequel. L’evoluzione di Elizabeth Swann da aristocratica damigella in pericolo a risoluta eroina alla fine ricalcherà anche la sua traiettoria professionale: durante la saga Keira Knightley passerà da insicura interprete di belle speranze a star conclamata e desiderosa di nuove sfide. Da Pirati dei Caraibi è salpata la nave di una delle più apprezzate attrici della sua generazione. Non lo avrebbe detto neanche lei.

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L’attrice che non voleva essere star

Keira Knightley ci è così famigliare perché è da una vita sui nostri schermi, basti solo pensare che ad appena quattordici anni già esordiva in una delle saghe più amate del cinema: Star Wars. Da lì in poi l’attrice non si è mai fermata, in un continuo crescendo che le ha fatto alternare ruoli diversissimi in produzioni dalle ambizioni diverse. Sembra quasi assurdo pensare che Knightley non avesse mai sognato di partecipare a un blockbuster del livello di Pirati dei Caraibi, quasi come se l’idea di essere una star riconosciuta e acclamata in ogni parte del mondo le facesse un po’ paura. Effettivamente in parte era così: “Se tornassi indietro, rifarei tutto, perché ora sono molto fortunata e la mia carriera è a un punto in cui posso davvero godermela. Il mio livello di fama è molto meno opprimente. Ora posso gestirlo, ed è fantastico. Ma all’epoca non ero così brava a farlo, e mi ci sono voluti diversi anni in terapia per capire come gestire la fama”, ha rivelato di recente la diva. Questa capacità di gestire meglio la notorietà ovviamente è figlia della maturità raggiunta, che non la fa più reagire più come la diciottenne Keira che nel 2003 inanellava successi come Love Actually e La maledizione della prima Luna senza quasi rendersene conto. Tuttavia parte della ritrovata tranquillità va ascritta anche al fatto che l’attrice possa finalmente seguire il percorso che più la fa sentire valorizzata: “So di essere stata fortunata a far parte di quei film grandiosi, ma non è mai stato ciò che volevo dalla mia professione. Ho sempre amato quei personaggi complicati, interessanti, strani.” Oggi Keira Knightley può essere l’attrice che ha sempre desiderato, interpretando donne forti e personaggi sicuramente più sfaccettati. Nonostante tutto però, niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza Elizabeth Swann e quel film in cui non credeva davvero nessuno, neanche lei.

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