Julia Roberts: "Martin Luther King pagò il conto dell'ospedale quando nacqui"

Cinema

Come riporta la Cnn, l’attrice, che il 28 ottobre ha compiuto 55 anni, ha spiegato che l’attivista politico coprì i costi ospedalieri della sua nascita: “Aiutò la mia famiglia a uscire da una situazione difficile”

Julia Roberts ha rivelato che Martin Luther King pagò il conto dell'ospedale il giorno della sua nascita, un anno prima che il leader dei diritti civili fosse assassinato, poiché la sua famiglia non poteva permetterselo. A riportare la notizia è la Cnn che cita un tweet di Zara Rahim, ex consigliera strategica di Barack Obama, in cui compare un estratto di un’intervista in cui la star di Hollywood racconta cosa accadde dopo la sua nascita.

Il legame con la famiglia King

 

Roberts, che il 28 ottobre ha compiuto 55 anni, ha raccontato che la moglie di Martin Luther King, Coretta Scott, un giorno chiamò i suoi genitori, che avevano una scuola di teatro chiamata Actors and Writers ad Atlanta, per chiedere se i loro figli potessero entrarvi "poiché avevano difficoltà a trovare un posto che li accettasse". La madre di Roberts acconsentì immediatamente e da allora nacque un'amicizia con i coniugi King. Così, quando nacque Julia, il 28 ottobre 1967, il leader pagò il conto dell'ospedale. "Ci hanno aiutato a uscire da una situazione difficile", ha raccontato la vincitrice dell'Oscar per il film Erin Brockovich.

L’intervista e il tweet della figlia di Martin Luther King JR

 

Tutto nasce da un’intervista che Julia Roberts ha rilasciato a settembre a Gayle King, per il programma HISTORYTalks di History Channel. Proprio il giorno del compleanno della star di Hollywood, Zara Rahim ha condiviso su Twitter il video, che i poco tempo è diventato virale. Tre giorni dopo, anche la figlia più giovane di Martin Luther King Jr e Coretta Scotti, Bernice King, ha pubblicato su Twitter il video in cui Julia Roberts racconta la vicenda e ha scritto: “Conosco bene la storia, ma è toccante per me che vengano ricordate la generosità e l’influenza dei miei genitori”.

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