Aquaman, secondo Yahya Abdul-Mateen II girare quel tipo di film è un "lavoro da clown"

Cinema
©IPA/Fotogramma

Yahya Abdul-Mateen si aggiunge agli attori che criticano aspramente il mondo dei cinecomic, considerandoli meno importanti di altri film

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Periodicamente, senza mai saltare un appuntamento, torna di attualità il dibattito sul valore artistico dei cinecomic. Soprattutto negli Stati Uniti sono due le correnti di pensiero in tal senso, una delle quali ritiene che questi film siano di basso valore, quasi di serie B. Le posizioni in tal senso sono molto nette e ci sono stati numerosi volti noti e nomi importanti del cinema che si sono schierati contro questo genere di produzioni e tra loro in passato c’è stato anche Martin Scorsese. L’ultimo in ordine di tempo a esprimersi negativamente, anche con toni forti e trenchant in merito ai cinecomic, è stato Yahya Abdul-Mateen, che non ha usato mezzi termini per esprimere il suo disprezzo nei confronti di Aquaman, uno degli ultimi film di genere che sono in produzione. Parole che, inevitabilmente, hanno destato molto scalpore nella comunità cinematografica americana e negli appassionati del genere.

Le parole di Yahya Abdul-Mateen su Aquaman

Yahya Abdul-Mateen tra poche settimane sarà di nuovo al cinema con Black Manta, il secondo film sul personaggio di Jason Momoa nel quale, per altro, ci sarà il ritorno di Batman, uno dei personaggi caratteristici dei cinecomic. Nonostante questo, Yahya Abdul-Mateen non è stato per niente morbido nei confronti dei cinecomic, anzi: “Certe volte devi essere consapevole di che genere di film tu stia facendo. Cose come Aquaman sono roba da clown, Aquaman non è Il Processo ai Chicago 7. Non devi fare lo schizzinoso”.

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L’annosa diatriba sui cinecomic

Il pensiero di Yahya Abdul-Mateen sui cinecomic è piuttosto comune tra molti addetti ai lavori, tra i quali anche un mostro sacro del cinema come Martin Scorsese. Non molto tempo fa, infatti, il regista di The Irishman, in un’intervista rilasciata a Empire, disse che secondo lui i cinecomic erano “più vicini a un parco divertimenti” che non ai film come li intende lui. Parole che, come sottolineato da lui stesso, hanno sollevato una grande polemica. Ma Scorsese ha rivendicato il diritto di pensarla diversamente, sottolineando; “sono cresciuto in altri anni, e ho sviluppato un idea di film - di cosa fossero e di cosa potevano essere - che è lontana dall'universo Marvel tanto quanto la Terra lo è da Alfa Centauri”.

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