Esce al cinema "Crimes of the Future" di David Cronenberg: 5 curiosità sul film

Cinema
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La pellicola, con protagonisti Viggo Mortensen e Léa Seydoux, è stata presentata in anteprima al Festival di Cannes 2022 ed è attualmente  nelle sale italiane. Ecco cosa c'è da sapere

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A otto anni dal precedente Maps to the Stars, David Cronenberg torna al cinema con Crimes of the Future. La pellicola, presentata in anteprima al Festival di Cannes di quest’anno, è uscita nelle sale italiane mercoledì 24 agosto.

La trama

Ambientata in un futuro imprecisato, dove i disastrosi effetti dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici hanno modificato il corpo degli esseri umani, l’opera ruota attorno a un artista e performer che in spettacoli d’avanguardia mostra la metamorfosi dei propri organi interni.

Il cast

Il protagonista è Viggo Mortensen, l’Aragorn della trilogia de Il signore degli anelli, che viene diretto dal regista canadese per la quarta volta dopo A History of Violence (2005), La promessa dell’assassino (2007) e A Dangerous Method (2011). Accanto a lui, trovano spazio l’attrice francese Léa Seydoux e la statunitense Kristen Stewart, fresca della candidatura agli Oscar per la sua interpretazione in Spencer, il biopic di Pablo Larraín su Lady Diana.

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Il precedente illustre

Il film porta il medesimo titolo di un altro lungometraggio di Cronenberg, uscito nel 1970, ma non si tratta né di un sequel né un remake. In quel caso, il protagonista era un direttore di una clinica dermatologica, che cercava il proprio mentore scomparso.

La sceneggiatura

La sceneggiatura della pellicola si basa in gran parte su un precedente progetto del regista canadese, mai realizzato. In fase di sviluppo all’inizio del 2002, avrebbe dovuto chiamarsi Painkillers e avere Nicolas Cage come protagonista principale.

Il commento di Cronenberg

A tal proposito, Cronenberg ha raccontato che, se fosse effettivamente stato girato agli inizi degli anni Duemila, il progetto finito sarebbe stato molto diverso. “Probabilmente non ero un bravo regista all'epoca, certamente non ero così esperto” ha spiegato il film-maker in un'intervista a CinemaBlend. “Allora non conoscevo Viggo, non ci eravamo ancora incontrati, quindi forse non sarebbe stato l'attore principale e questo avrebbe cambiato molte cose. Inoltre, non sarebbe stato girato ad Atene, perché è un luogo che è diventato finanziariamente sostenibile solo di recente”.

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