Originariamente previsto entro la fine di quest'anno (in tempo per essere presentato nel circuito dei festival autunnali), la prossima pellicola dell'attore vergata Apple (coprodotta dalla società di Smith, Westbrook Studios) ritarderà l'uscita, arrivando sugli schermi nel 2023. È l'effetto dello “schiaffo-gate” (ma non solo, pare...)
Emancipation, il film di Apple con protagonista Will Smith, uscirà in ritardo rispetto all’agenda originale: inizialmente previsto entro la fine del 2022, con un’uscita studiata proprio perché fosse in tempo per essere presentato nel circuito dei festival autunnali, la produzione ha scelto di ritardare il tutto di un anno. La pellicola uscirà quindi nel 2023, per effetto dello “schiaffo-gate” (ma non solo per quello, come vedremo nei prossimi paragrafi).
Dopo il gesto di cui Will Smith si è reso responsabile agli Oscar, l’attore è oggi al centro di un ostracismo e di una censura per cui molte case di produzione, reti televisive e colossi vari non vogliono più legare il proprio nome al suo. Il motivo è lo schiaffeggiamento in mondovisione di un collega (Chris Rock).
Emancipation avrebbe dovuto essere la prossima pellicola di Will Smith vergata Apple (coprodotta dalla società di produzione dell’attore stesso, Westbrook Studios).
La notizia è stata data in esclusiva dal magazine statunitense Variety ed Apple Original Films per adesso non ha rilasciato commenti.
Il film
Diretto da Antoine Fuqua (regista di Training Day), scritto da Bill Collage e con protagonista, oltre a Smith, anche il contendente agli Emmy Ben Foster (The Survivor), Emancipation racconta la storia di uno schiavo in fuga che cerca di scappare dai suoi proprietari, dei possidenti terrieri delle piantagioni. I produttori sono, tra gli altri, Todd Black, Joey McFarland e Jon Mone.
Il film sarebbe dovuto essere la prima uscita per Smith dopo il suo imperdonabile assalto al comico e attore Chris Rock. Le conseguenze di quel gesto sono state tante e pesanti, anche se c'è ancora chi richiede a gran voce che venga pretesa dall'Academy la restituzione della statuetta con cui Smith è stato premiato quella sera.
A seguito dello schiaffo, all’attore è stato vietato di partecipare agli Oscar e ad altri eventi legati all’Academy per 10 anni. L'attore si è subito dimesso di sua spontanea volontà dall'organizzazione.
Sebbene lo studio di produzione non abbia ancora apposto una data ufficiale per il film, quest'anno avrebbe dovuto essere prevista la sua programmazione dalla piattaforma di streaming.
Anche Apple non ha condiviso nessuna data ufficiale, tuttavia una fonte che ha familiarità con la situazione ha affermato a Variety che il film d'azione non arriverà sulla piattaforma nel 2022. Però la medesima fonte avrebbe rivelato che sarebbero ancora in corso discussioni e trattative tra i dirigenti Apple e il team creativo della pellicola circa un'eventuale uscita in autunno, come avrebbe dovuto avvenire in origine. Ma ciò sembrerebe “altamente improbabile”, secondo Clayton Davis di Variety.
E pensare che, nelle settimane che hanno preceduto la Notte degli Oscar incriminata, un regista (che ha chiesto di rimanere anonimo) ha dichiarato a Variety di aver visto le prime riprese di Emancipation e che "Will ne vincerà uno dopo l'altro". Allora il regista si riferiva al fatto che sicuramente l'attore avrebbe vinto l'Oscar come miglior protagonista per King Richard (pronostico azzeccato) e che l'anno seguente l'avrebbe vinto ancora, per Emancipation. La sfera di cristallo su cui l'anonimo regista si è basato per predire il futuro non ha però contemplato lo schiaffo… Quel gesto, infatti, non solo causerà l'uscita ritardata di Emancipation ma renderà impossibile la candidatura di Smith, prima ancora di qualsiasi eventuale vittoria: per i prossimi 10 anni, è bandito dall'Academy.
approfondimento
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Emancipation slitta non solo per lo schiaffo
Benché lo schiaffo sia al centro della questione - così sonoro da dettare legge anche sull’agenda di Apple - più fonti hanno condiviso che il regista Fuqua sarebbe ancora in fase di post-produzione e che quindi forse non riuscirebbe a finire il film entro il 2022, schiaffo o non schiaffo.
Emancipation ha subito numerosi ritardi a causa di parecchi fattori, tra cui lo spostamento della produzione dalla Georgia alla Louisiana in segno di protesta contro le leggi statali sulle restrizioni al voto, la devastazione causata dall'uragano Ida e la pausa dovuta al lockdown per l’aumento di casi di Covid in Usa nell'agosto 2021.
Un altro elemento che potrebbe contribuire all’uscita ritardata della pellicola? Una lista piena zeppa di titoli nell'agenda di Apple, che avrebbe la seconda metà dell'anno già assiepata di appuntamenti imperdibili. Molti dei suoi titoli potrebbero essere commercializzati proprio in vista dei più prestigiosi premi cinematografici.
Apple ha il vincitore del Sundance Film Festival Audience Award, Cha Cha Real Smooth con Dakota Johnson (in uscita il 17 giugno).
Il film d'animazione Luck della sua Skydance Animation (di recente acquisizione) verrà svelato il 5 agosto, poi c’è The Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio e Jesse Plemons.
Per quest'ultimo titolo non c'è ancora una data certa, dal momento che il regista premio Oscar di The Departed è ancora in sala di montaggio con la collaboratrice di lunga data Thelma Schoonmaker.
Martin Scorsese è famoso per i suoi tempi lunghissimi in fase di montaggio, motivo per cui - nonostante le riprese si siano concluse nel settembre 2021 - la pellicola potrebbe comunque vedere l'uscita non prima del 2023. Ricordiamo che si tratta dell'adattamento cinematografico da 200 milioni di dollari dell’omonimo libro di saggistica più venduto del 2017 (titolo completo: Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI, di David Grann). Si basa sulla serie di omicidi dell'Oklahoma degli anni '20 tra la Nazione Osage commessi dopo la scoperta del petrolio su una terra tribale.
Ancora atteso quest'anno da Apple è Raymond & Ray di Rodrigo Garcia, con Ewan McGregor ed Ethan Hawke, e The Greatest Beer Run Ever di Peter Farrelly, il suo primo lavoro da quando Green Book ha vinto l’Oscar come miglior film.
Apple ha in cantiere anche tanti documentari, tra cui uno su Sidney Poitier di Reginald Hudlin (ancora sprovvisto di titolo), Black & Blues: The Colorful Ballad of Louis Armstrong di Sacha Jenkins e The Sound of 007 di Mat Croce Bianca.
Per non parlare delle acquisizioni che potrebbero avvenire dopo Cannes e dopo i vari festival cinematografici, da Venezia a Toronto...