Guerra in Ucraina, Benedict Cumberbatch ai Bafta: pronto a ospitare profughi

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L'attore, noto tra l'altro per il ruolo di Sherlock Holmes, ha sfilato sul red carpet con una spilla coi colori della bandiera ucraina e ha detto che, per fermare il conflitto, bisogna "aiutare in qualsiasi modo sia possibile" e "continuare a fare pressione sul regime di Putin"

Il conflitto in Ucraina non lascia indifferenti nemmeno gli attori. Come riporta Variety, alcuni di loro hanno sfilato sul red carpet dei Bafta con un richiamo alla bandiera dell’Ucraina per mostrare il loro sostegno a Kiev. Tra gli altri, ha scelto di farlo anche Benedict Cumberbatch secondo cui bisogna aiutare in tutti i modi possibili Kiev (LE ULTIME NOTIZIE - LE DICHIARAZIONI DI BOLLE - LA COVER DI BELLA CIAO SIMBOLO DELLA RESISTENZA).

Cumberbatch: "Aiutare in qualsiasi modo sia possibile"

Cumberbatch ha dichiarato: “Tutto quello che dobbiamo fare è continuare a fare pressione sui nostri politici per quanto riguarda la crisi dei rifugiati, continuare a fare pressioni sul regime di Putin, continuare ad aiutare in qualsiasi modo sia possibile - che sia attraverso le donazioni, o ospitando i profughi: cose che intendo fare e ho già fatto”. Secondo Cumberbatch, che già in passato aveva sottolineato la necessità di agire in relazione al conflitto ucraino e di non limitarsi alle preghiere, la premiazione legata ai Bafta è la “celebrazione di un’industria basata sull’immaginario e le immagini parlano forte tanto quanto, se non più, delle parole”.

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Le scelte delle star

L’attore ha poi definito la sua scelta di indossare una spilla coi colori della bandiera ucraina “un piccolo gesto”. Anche Stephen Graham, Jessica Plummer e Millie Mackintosh hanno scelto di indossare un accessorio coi colori della bandiera ucraina per mostrare solidarierà al Paese. L’attore e regista britannico Andy Serkis ha invece detto che è difficile partecipare a una cerimonia di quel tipo mentre succedono cose arrende. Al tempo stesso, “è importante celebrare le arti perché tengono insieme l’umanità. La libertà di stampa e il potere dello storytelling credo siano qualcosa che gli ucraini apprezzerebbero”.

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