Va in onda in prima visione mercoledì 23 febbraio, a partire dalle 21:15, su Sky Cinema Due (disponibile anche su NOW) il film drammatico e opera prima dell’attore americano, che ne è anche sceneggiatore, produttore, autore delle musiche e interprete di un ruolo
La trama
Un omaggio vero e decisamente coraggioso alla sua famiglia quello di Viggo Mortensen nel suo primo film da regista e sceneggiatore. Presentato in anteprima mondiale al Sundance 2020, "Falling, storia di un padre", ( in prima tv, mercoledì 23 febbraio su Sky Cinema 2 alle 21.15) racconta la storia di John Peterson (interpretato lo stesso Mortensen), ex ufficiale dell'aeronautica diventato pilota di voli commerciali che abita a Los Angeles che decide di prendersi cura di suo padre Willis (Lance Henriksen), quando quest'ultimo inizia a dare segni di demenza senile.
Fin qui tutto bene, se non ci fosse il problema che il padre è un repubblicano
radicale e omofobo e John, il figlio, è un omosessuale, tra l'altro felicemente sposato. Cosi' tutto diventa più difficile, anche vendere la vecchia casa di campagna del padre, piena dei suoi amati cavalli, portarlo poi a Los Angeles facendolo vivere
insieme al suo compagno (Terry Chen) e a sua sorella (Laura Linney).
Il Cast
Nel suo esordio come sceneggiatore e regista, Viggo Mortensen sceglie di esplorare le fratture e i contrasti di una famiglia contemporanea. Nella sua veste di attore è affiancato dal tre volte candidato al Golden Globe Lance Henriksen (Aliens - Scontro finale, Il buio si avvicina, Appaloosa), dalla star internazionale Sverrir Gudnason (Charter presentato al Sundance Film Festival 2020, Millenium - Quello che non uccide, Borg McEnroe), da Hannah Gross (Tesla presentato al Sundance Film Festival 2020, Joker, la serie televisiva “Mindhunter”), da Terry Chen (la serie televisiva “House of Cards - Gli intrighi del potere”) e dall'attrice tre volte candidata all'Academy Award® Laura Linney (la serie televisiva “Ozark,” La famiglia Savage, Kinsey, Conta su di me).
Le figure chiave della produzione
Una curiosità: in una breve sequenza, dove Mortensen interpreta magistralmente un figlio capace di una pazienza biblica rispetto all’arteriosclerotico padre, c'è un cameo di David Cronenberg che, tra l'altro, ha diretto l'attore in "La promessa dell'assassino" nel 2007
Il perchè del film spiegato da Mortensen
In un’intervista per il lancio del film nelle sale, a Mortensen è stato chiesto come era nato il film. Questa la sua risposta: “Quando mia madre è morta, stavo attraversando l'Atlantico dopo il funerale e non riuscivo a dormire, stavo ricordando cose che aveva detto a cui non pensavo da anni. Più pensavo a mia madre, più pensavo anche a mio padre e dentro di me tra i due personaggi si è creato come un romanzo dove loro stessi non erano più loro. Pensavo insomma alla morte di mia madre, a quello che avevo imparato da lei. E pensavo anche a quello che mi aveva dato mio padre, comprese le difficoltà di comunicazione che io e i miei fratelli abbiamo avuto con lui, anche se va detto - conclude l'attore - che è una storia di finzione". E ancora l'attore, poeta, fotografo e musicista statunitense: "In genere amo fare i film che vorrei vedere da spettatore al cinema e amo quelli in cui il regista non dice chiaramente quello che sente, ovvero quei lavori che pongono domande più che risposte. Nel caso di “Falling” è chiaro che è la storia di un figlio che cerca di accettare il padre per quello che è ".