I cieli di Alice, il nuovo film con Alba Rohrwacher al cinema dal 15 febbraio

Cinema

L'opera prima di Chloé Mazlo racconta la realtà crudele della guerra civile in Libano, che distrugge i sogni e la famiglia della protagonista, interpretata dalla grande attrice italiana

Se le grandi produzioni hanno sofferto ogni tipo di difficoltà nelle stagioni più intense della pandemia, analoga sorte, se non peggiore, è toccata a quelle indipendenti, che hanno visto in qualche caso, come quello presente, slittare delle importanti occasioni di presentazione. Così, I cieli di Alice, pellicola di debutto di Chloé Mazlo, arriva al cinema proprio in questi giorni, dopo aver mancato la 49° Semaine de la Critique di Cannes.
Il film, che ha come protagonista Alba Rohrwacher è in sala dal 15 febbraio ma può essere visto anche sulla piattaforma digitale IWONDERFULL, specializzata nella diffusione di film e documentari che non trovano spazio in circuiti maggiori.

Il sogno libanese di Alice, Alba Rohrwacher

La giovinezza, i sogni e la guerra come incubo che spazza le illusioni della giovane Alice (l'attrice Alba Rohrwacher) che arriva in Libano per fare decollare finalmente la sua vita. Ma gli anni in cui la ragazza realizza le sue aspirazioni sono anche quelli del conflitto aspro tra la popolazione locale e il film diventa l'occasione per Mazlo, regista franco-libanese, per raccontare la guerra civile e le sue conseguenze sui singoli, chiamati a mettere in discussione le scelte di un'esistenza diversamente felice ma, evidentemente, non priva di storture.

Alice parte dalla Svizzera degli anni Cinquanta per fare esperienza come ragazza alla pari in Libano; a Beirut, una città vivace e libera, incontra Joseph (l'attore Wajdi Mouawad), un astrofisico impegnato nel progetto di mandare il primo libanese nello spazio, col quale metterà su famiglia. Qualche anno dopo, però, l'arrivo della guerra coinvolge ogni cosa, a cominciare dai fragili equilibri di una realtà troppo bella per essere vera.

Il Libano delicato di Chloé Mazlo

Il trailer del film fornisce un assaggio del tipo di lavoro realizzato da Chloé Mazlo in quest'opera ambiziosa. I cieli di Alice è un film sognante e crudele, allo stesso tempo, con una fotografia altamente riconoscibile che proietta lo spettatore in una realtà geograficamente interessante e non sempre rappresentata all'interno del cinema d'oggi.

Il Libano della seconda metà del secolo scorso, scenario di scontri cruenti, è portato sullo schermo dall'autrice che certamente conosce la realtà del paese e la restituisce al pubblico così come le è stata raccontata dalle memorie della sua famiglia che ha vissuto quegli anni. Il film è quindi un ritratto di un momento storico indimenticabile animato da personaggi delicati e la leggerezza della narrazione, evidente fin dalle prime immagini, lascia ben sperare per il futuro della regista, già salutata da molti come una delle voci più promettenti del cinema europeo.

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