Sidney Poitier, in sviluppo un documentario prodotto da Oprah sull'attore

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

C'è in cantiere un progetto di genere documentaristico dedicato alla star, recentemente scomparsa a 94 anni. Pare che a essere stata ingaggiata come produttrice esecutiva sia la mitica Oprah Winfrey in persona, coinvolta in questo biopic oltre un anno fa, dunque a prescindere della dipartita del vincitore dell'Oscar (che è spirato giovedì 6 gennaio). Si tratta del primo afroamericano a essere stato insignito della statuetta degli Academy Awards come miglior attore protagonista (per il film Gigli del campo del 1963)

È in cantiere a casa Apple un documentario su Sidney Poitier, l'attore premio Oscar (primissimo interprete afroamericano a essere stato insignito con la statuetta degli Academy Awards al miglior protagonista), recentemente scomparso all'età di 94 anni.

Pare che a essere stata ingaggiata come produttrice esecutiva ci sia Oprah Winfrey in persona, che sarebbe stata coinvolta in questa operazione oltre un anno fa, dunque a prescindere della dipartita di Poitier (che è spirato giovedì 6 gennaio).

Oprah sarebbe stata ingaggiata attraverso Harpo Productions e Network Entertainment.


Sidney Poitier, come ormai è noto a tutti, è il primo afroamericano a essere stato insignito dell'Oscar come miglior attore protagonista (per il film Gigli del campo del 1963). Durante la sua rosea carriera e la sua altrettanto soddisfacente vita personale, ha collezionato tantissimi riconoscimenti, tra cui premi cinematografici, una medaglia presidenziale della libertà e un cavalierato.

Sabato, poche ore dopo il lutto a Hollywood per l’addio a questo mito della settima arte (e non solo: si è distinto anche nella lotta per i diritti umani e nella beneficenza), il magazine statunitense Deadline ha riferito che Apple Original Films sta producendo un biopic incentrato su Poitier, che verrà diretto da Reginald Hudlin. 

Anche la famiglia dell’attore parteciperà al progetto. In una dichiarazione rilasciata a Variety, i suoi cari hanno detto che per loro Sidney Poitier “non era solo un attore brillante, attivista e un uomo di incredibile grazia e forza morale, era anche un marito devoto e amorevole, un padre solidale e adorante. E un uomo che ha sempre messo la famiglia al primo posto”. Aggiungendo anche: “È la nostra luce guida che ha illuminato le nostre vite con infinito amore e meraviglia”.

L'affascinante storia di Sidney Poitier

La storia di Sidney Poitier, nato in una famiglia umile dopo infiniti sforzi, venuto alla luce prematuro di due mesi in anni in cui la probabilità di sopravvivenza era davvero bassissima, non ha nulla da invidiare alle trame dei tanti film a cui prese parte.

Un bimbo nero settimino che nasce a Miami nel 1927, in un campo agricolo: i suoi genitori, Evelyn e Reginald Poitier, erano contadini e commercianti delle Bahamas che si trovavano in campagna per raccogliere pomodori.
Leggenda (macabra) vuole che suo padre fosse talmente sicuro che il figlio non sarebbe sopravvissuto da tornare a casa con una scatola da scarpe per seppellirlo, come riporta People.
E invece, contro ogni pronostico, Sidney ce la fece.


Da ragazzino si trasferì ad Harlem e qui incominciò a guadagnarsi da vivere lavorando come lavapiatti.
Da notare come durante la seconda guerra mondiale, nel novembre 1943, egli mentì sulla sua età per potersi arruolare nell'esercito. Fu così assegnato a un ospedale della Veteran's Administration a Northport e venne addestrato a lavorare con pazienti psichiatrici. Non poteva sopportare il modo in cui l'ospedale trattare i ricoverati e finse quindi una malattia mentale per ottenere il congedo.

Continuò così a lavare i piatti per mantenersi e nel frettampo si unì all'American Negro Theatre. Da lì ebbe inizio la sua carriera nel cinema.

Tra i suoi drammi più indimenticabili ci sono No Way Out e A Raisin in the Sun a Broadway.

Poitier ha preso parte anche alla pellicola In the Heat of the Night, film rivoluzionario che uscì nel 1967.  

Recitò pure nell'adattamento del musical di Gershwin Porgy and Bess, insieme a Dorothy Dandridge, Sammy Davis Jr., Pearl Bailey, Diahann Carroll e Brock Peters.

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I suoi più grandi successi

Nel 1958 venne candidato agli Oscar come miglior attore protagonista per La parete di fango ma non vinse. Quell’anno ottenne però un premio BAFTA per quella interpretazione.

Sei anni dopo, nel 1964, gli venne consegnato l’Oscar al miglior attore per la sua parte ne I gigli del campo, e divenne così il primo attore protagonista afroamericano a essere insignito di quella statuetta (vinse anche il Golden Globe).

Ha interpretato, negli anni, Virgil Tibbs ne La calda notte dell'ispettore Tibbs (1967), John Prentice in Indovina chi viene a cena? (1967) e Warren Stantin nel poliziesco Sulle tracce dell'assassino (1988).

Nel 2002 gli è stato conferito l'Oscar alla carriera.

Dal 2020, dopo la morte del collega Kirk Douglas, Poitier è stato il Premio Oscar più anziano vivente, fino a quando il 6 gennaio 2022 non ci ha detto addio: è scomparso all’età di 94 anni, lasciando in lutto la sua famiglia e anche quell’altra sua famiglia, quella di Hollywood.

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