Ghostbusters, cofanetto senza la versione femminile. È polemica e Paul Feig non ci sta

Cinema

Camilla Sernagiotto

Il nuovo cofanetto dedicato alla saga degli Acchiappafantasmi omette il reboot del 2016. Si intitola “Ghostbusters Ultimate Collection” ed è una nuova collezione di Blu-ray recentemente resa disponibile per il pre-ordine su Walmart. Ma ha suscitato polemiche per ciò che non include: il capitolo in cui a vestire le iconiche tute erano attrici e non attori. Per adesso la Sony non ha diffuso dichiarazioni ufficiali a riguardo

Il nuovo cofanetto dedicato alla saga di Ghostbusters omette il reboot del 2016, quello diretto da Paul Feig con protagoniste delle inedite Acchiappafantasmi donne, interpretate da Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones.

Si intitola “Ghostbusters Ultimate Collection” ed è una nuova collezione di Blu-ray recentemente resa disponibile per il pre-ordine su Walmart (si potrà acquistare a partire dal 1° febbraio 2022). Ma ha suscitato parecchie polemiche per ciò che non include: il capitolo in cui a vestire le iconiche tute erano interpreti femminili.

La nuova collezione sembrerebbe quindi includere il film Ghostbusters del 1984, una ristampa del libro Making Ghostbusters del 1985 di Don Shay (che descrive nel dettaglio la produzione di quel film originale, con tanto di note che accompagnano la sceneggiatura, ed è descritto da Patreon Ghostbusters News come un "rarissimo santo graal" per collezionisti), il sequel Ghostbusters 2 del 1989, Ghostbusters: Afterlife del 2021 e quelli che sembrerebbero essere due dischi di contenuti bonus.

La scatola strizza l’occhio a un design a tema: assomiglia a un pacchetto di protoni.
Insomma, a una prima occhiata questa Ultimate Collection si presenta come un pacchetto Ghostbusters abbastanza completo, che viene venduto alla cifra di 145 dollari.

Però quando salta all’occhio che a mancare all’appello c’è qualcosa, eccome se c'è qualcosa, e ci si accorge della madornale dimenticanza dell’unico atto dell’epopea in cui a vestire le iconiche tute è stato il gentil sesso, se sei una donna è probabile che quella “Ultimate Collection” tu decida di rimetterla giù.

Le povere Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon, Leslie Jones (e Chris Hemsworth, anche) non rientrano nella grande famiglia degli Acchiappafantasmi. Ma perché il reboot del 2016 non confluisce nel pacchetto?

Paul Feig sembra essere ottimista, nel senso che è convinto che alla base ci sia un errore, non la presa di posizione consapevole di voler omettere quel film.

"So che deve essere un errore", ha twittato alla Sony Pictures, dopo aver letto le notizie su SlashFilm.

Nel suo tweet sottolinea inoltre che il film ha i suoi fan, vanta cameo della troupe originale e ha vinto il Kids' Choice Award per il miglior film nel 2017. "Quindi, immagino che questa sia stata solo una svista”.

Per adesso Sony Pictures Home Entertainment non ha ancora fatto nessuna dichiarazione ufficiale al riguardo ma anche noi, come Paul Feig, confidiamo nella svista e non nella scelta.


Benché il regista abbia voluto ricordare come la sua pellicola sia stata ben accolta da critica e pubblico, in realtà non c'era bisogno di farlo: il film dei Ghostbusters del 2016 deve rientrare in un cofanetto completo dedicato alla saga. Punto. Anche se fosse stato un flop pazzesco (cosa che, come sappiamo, non è comunque stata).

Oggi più che mai deve rientrarci, perché si tratta dell'unico film in cui è stato concesso a un cast tutto femminile di interpretare ruoli che fin dagli anni ’80 erano rivolti soltanto a interpreti maschili.

Grazie al reboot in salsa “rosa” (nel senso che ha accolto per il casting le quote rosa), quell'anno a Carnevale e a Halloween tantissime bambine hanno potuto finalmente indossare come travestimento la mitica tuta, quella che un tempo era riservata solo ai maschi. Quindi non stiamo parlando solo di un titolo cinematografico annoverabile al mero entertainment ma di qualcosa in grado di cambiare usi e costumi. Costumi letteralmente.

Le risposte a Feig

A rispondere al tweet di Feig sono stati sia i fan sia i detrattori del suo film, che ora viene spesso definito Ghostbusters: Answer the Call.

“Questo è il motivo per cui non partecipo più al fandom di Ghostbusters. Il totale disprezzo per le donne", si legge in un tweet che ha ricevuto parecchie risposte, molte delle quali puntualizzano sul fatto che in realtà Afterlife del 2021 aveva una protagonista femminile...

Alcuni sostengono che l'assenza del film di Feig sarebbe dovuta al fatto che si svolge in un universo diverso rispetto agli altri tre film di Ghostbusters…

Qualsiasi sia la "giustificazione" relativa a questa assenza, Paul Feig ha voluto ricordare ciò che accadde a lui e alla produzione quando, nel gennaio del 2015, fu annunciato il cast femminile. “Nelle settimane successive all'annuncio del film ero così inondato di odio che ho quasi detto: 'Forse non dovrei farlo, forse è una cattiva idea'", ha dichiarato Feig a Yahoo!

Il vetriolo è poi esploso nel 2016, quando il trailer del reboot è stato preso di mira da tantissimi hater. Hater non solo del film in sé ma anche delle donne. E dell'umanità in generale, diciamocelo. Leoni da tastiera che non possono contemplare che qualcosa che la pop culture concede al maschio possa essere declinata anche al femminile.

Come notato da Alissa Wilkinson in Vox, l'intensità dell’odio che Ghostbusters del 2016 ha collezionato ha immediatamente ricordato il cosiddetto "Gamergate", ciò "che iniziò con le molestie bizzarre e misogine a un certo numero di donne nel mondo dei giochi, che si trasformò in un vero e proprio assalto di troll online”.

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Un successo, nonostante i detrattori

Molti dei detrattori di questo film si sono sentiti pungolati nel vivo: hanno visto questa operazione come una specie di distruzione della loro infanzia.
Checché se ne sia detto, checché se ne dica e checché se ne dirà, il “Ghostbusters-femmina” (sarcasmo) ha guadagnato oltre 200 milioni di dollari in tutto il mondo.

La cosa insolita, inaspettata e che non dovrebbe esserci mai è quella di parlare di "alleati" e di “nemici" di una pellicola. Roba da asilo, non credete?

Parlando nel 2017 al Vulture Festival, Feig si è rammaricato che il suo film “sia diventato così importante. Penso che alcuni del nostro pubblico abbiano pensato: 'Che cavolo! Non vogliamo andare a una causa in tribunale. Vogliamo solo guardare un fo**uto film’”.

Per chi - per dirla con/alla Paul Feig - vorrà “solo guardare una fo**uta saga cinematografica” comprando questo nuovo cofanetto, sappia che no, non potrà guardare un'intera saga poiché manca una costola. La donna è sempre la costola che viene staccata dall’uomo, come se fosse un’appendice di questo, ahinoi.

Al momento in cui scriviamo questo articolo, la Sony non ha fatto dichiarazioni ufficiali.

Ma, sarà perché è Natale e siamo tutti più buoni, crediamo davvero che possa essersi trattato solamente di un errore, non certo di una presa di posizione. E, in quanto tale, pensiamo che si tenterà immediatamente di riparare alla questione.


Di seguito trovate il tweet del regista Paul Feig:

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