L'attrice di "Kill Bill" interviene sul quotidiano statunitense per criticare la nuova legge sull'aborto del Texas e racconta la sua esperienza adolescenziale
Uma Thurman ha scelto le colonne del Washington Post per fare luce sul suo “segreto più oscuro”: “Avevo 15 anni e ho abortito”, ha scritto in prima persona l'attrice di Pulp Fiction e Kill Bill, oggi 51enne e madre di tre figli, due avuti con Ethan Hawke e uno con Arpad Busson.
L'attrice ricorda la sua adolescenza trascorsa in Europa, sognando di lavorare nel cinema: “Un uomo più grande mi mise incinta. Non sapevo che fare. Volevo tenere il bambino, ma come? Con i miei genitori non avevo mai parlato di sesso prima e fu terribile per tutti e tre. Mi chiesero dello stato della mia relazione - non poteva funzionare - e mi misero in guardia sulle difficoltà di crescere un bambino da teen-ager e da sola. Le mie fantasie infantili sull'essere mamma crollarono mentre rispondevo alle loro domande molto precise. Come famiglia decidemmo di interrompere la gravidanza. La decisione mi spezzò il cuore". L'articolo di Thurman arriva come risposta alla nuova legge del Texas, approvata lo scorso 2 settembre, che ha vietato le interruzioni di gravidanza dopo la sesta settimana anche in caso di incesto o stupro: “Si tratta del primo passo verso una crisi dei diritti umani verso le donne americane”. E infine conclude: "Tuttora è una decisione che mi provoca dolore, ma è stato il punto di partenza verso la vita piena di gioia che ho vissuto finora. Scegliere di non tenere il bambino allora mi ha permesso di diventare la madre che volevo e dovevo essere".
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