In uscita su Netflix il documentario che ripercorre la vita e la carriera del grande pilota tedesco, fino al tragico incidente del 29 dicembre 2013: parlano di lui la moglie, i figli, gli amici e gli avversari di sempre
Si chiama semplicemente “Schumacher” ed è uno dei titoli più attesi dell'autunno 2021: il documentario Netflix sul grande pilota tedesco, sette volte campione del mondo di Formula 1, è disponibile dal 15 settembre (ed è visibile anche su Sky attraverso Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick). Soprattutto, è un ritratto ufficiale, autorizzato dalla famiglia del pilota, sparito dalle scene pubbliche dopo il tragico incidente su una pista da sci a Méribel.
L'episodio del 29 dicembre 2013 occupa naturalmente una parte molto importante del film, diretto dalla tedesca Vanessa Nocker: “Non ho mai incolpato Dio per quello che è successo quel giorno maledetto, ma siamo stati colpiti nel momento più felice della nostra vita”, ricorda la moglie Corinna senza riuscire a trattenere le lacrime. In due ore di documentario si ripercorre la formidabile carriera di un pilota infallibile nei momenti più ispirati, ricordato dagli amici e dagli avversari del circus, da Jean Todt a Mika Hakkinen passando per il suo compagno di scuderia Eddie Irvine.
Particolarmente toccante è la parte riservata ai figli Mick e Gina Maria: in particolare il primo è un pilota di Formula 1 proprio a partire dalla stagione 2021, anche se non è ancora arrivato alle vette raggiunte da suo padre. Gli ultimi minuti sono i più intimi e commoventi dell'opera, là dove il campione è uscito di scena e rimane soltanto l'uomo, alle prese con un destino incerto, circondato dalle persone più importanti della sua vita. “Mi piacerebbe parlare con lui di automobilismo”, confessa e si augura alla fine Mick, “è un pensiero che non mi abbandona mai”.