Sharon Stone si racconta nell'autobiografia "Il Bello di vivere due volte"

Cinema

Barbara Tarricone

Nel libro, edito da Rizzoli, l'attrice svela la propria storia. Un  cammino di rinascita, ostinato e pieno d’amore

C’è stato un momento decisivo nella vita di Sharon Stone. Quel momento è il 29 Settembre 2001,quando un’aneurisma le provocò un emorragia  cerebrale prima avvertita come un fortissimo mal di testa e poi ,con l’aggravarsi dei sintomi, rivelatasi, in un ospedale di Los Angeles, per quello che era: un’emergenza che l’ha messa in fin di vita. Con estrema lucidità la Stone licenzia il chirurgo, che, dopo avere cercato i famosi cinque minuti di fama divulgando le prime informazioni sul suo stato di salute a People magazine, le propone un intervento a cranio aperto che non la convince; per poi assumerne uno che vola al suo capezzale dalla costa Est e le salva la vita. Il progressivo tornare alla salute: da uno stato dove le risultava impossibile camminare, recuperare memorie a breve termine, scrivere o leggere, è lento ma non la riporta indietro a come era prima. La restituisce una donna consapevole, in contatto con se stessa e il suo passato e decisa a rimettere mano alle priorità della sua vita. Le regala anche delle condizioni finanziare instabili, da cui la salva un provvidenziale contratto con Dior. A cui chiede, prima di firmarlo, di venire a casa sua a guardarla per bene in faccia per rendersi conto che è ormai una donna di oltre 40 anni

La Stone è cresciuta in una casa della working class in Pennsylvania. Che lei, come tutti i locali, chiama Penna. Una di quelle parti dell’America dove per uscire di casa devi spesso spalare metri di neve. Il padre e la madre sono operai. La sorella maggiore, la prima dei quattro figli, nata quando la madre aveva solo 16 anni. Sono poveri, lei li definisce kitchen sink irish. Per distinguerli da un altro tipo di famiglia di discendenza irlandese, quella dalle tendine di pizzo. Le famiglie come la sua, quella del lavello di cucina, si chiamano così perché con quattro figli e un solo bagno qualcuno a volte fa la pipì avete indovinato dove. Il fratello presto si mette nei guai con la droga, viene arrestato. Da tutto questo e da altro, che racconterà senza risparmiarsi, la salva non necessariamente la bellezza straordinaria con cui è nata, ma un cervello, ancora lui, quello che la stava uccidendo 30 anni anni dopo, da fuoriclasse. Selezionata per saltare due anni alle elementari, capace in tutto, crescendo lavora da McDonald's, come cameriera, in una sala da biliardo e in tutti i lavori che trova. A scuola non fa parte dei ragazzini popolari, ma ne è, come tutti gli adolescenti, infatuata. Un giorno le si avvicina la più carina, quella che tutti vorrebbero essere, ha un sorriso delizioso, e Sharon la guarda speranzosa. La ragazzina, senza smettere di sorridere, tutto ad un tratto le da uno schiaffo in pieno volto. Poi si allontana ridendo.

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Ecco: il libro della Stone è spesso uno schiaffo in piena faccia. Per la sua brutale onestà, per la lucida e disincantata intelligenza con cui descrive persone e vicende, per molti crudi risvegli. Da gravidanze finite in aborti, da gravissimi lutti, da violenze e abusi. Un bel giorno la madre vede in TV Eilleen Ford al Merv Griffin Show e si convince che fare la modella è un lavoro reale. Insieme prendono l’autobus per andare a New York e si presentano senza preavviso alla famosa agenzia. La signora Ford non solo le riceve, ma decide di prendere Sharon nella sua scuderia. Certo, le dice, è tentata di buttarla giù dalle scale per farle smaltire quel grasso che ha sul sedere. Un altro schiaffo in faccia. Provando a fare la comparsa, il cinema era sempre  stato il suo sogno, Woody Allen le offre invece un’intera  parte in Stardust Memories

LOS ANGELES, CALIFORNIA - FEBRUARY 09: Sharon Stone attends IMDb LIVE Presented By M&M'S At The Elton John AIDS Foundation Academy Awards Viewing Party on February 09, 2020 in Los Angeles, California. (Photo by Rich Polk/Getty Images for IMDb)

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E il resto, come si dice, è storia. Total recall, il festival di Cannes, le copertine dei giornali, Basic Instinct, la candidatura agli Oscar con Casino. Ma quel glorioso mondo di Hollywood si interrompe, appunto, con l’emorragia cerebrale. Dopo esiste la seconda vita e il tempo per raccontare e rielaborare quello che quel cervello così veloce tentava di fuggire. Il terribile abuso subito da lei e dalla sorella, dal nonno pedofilo, finito solo con la morte dell’uomo. Un’agghiacciante verità che rivela senza essere morbosa, per aiutare la catarsi di altri. “Con il tempo,” dice, “ho imparato a perdonare l’imperdonabile.”  Così è riuscita a riconciliarsi con la mamma, figlia di quel nonno (a cui ha dedicato il libro). Suggerendo concrete linee di azione ci racconta anche le imposizioni subite sul set, compresa quella della famosa scena dell’accavallamento di gambe e del nudo di Basic Instinct, ottenuta, racconta, con l’inganno

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Sharon Stone è una donna d’azione : ha raccolto milioni di dollari con l’assiduo lavoro per AMfar  per la ricerca su hiv/AIDS, si è dedicata anima e corpo, coinvolgendo la sua famiglia, ad un’altra causa meno conosciuta: quella per gli homeless di Los Angeles. “Più passano gli anni più mi avvicino al centro della mia cipolla, al cuore del mio cuore.”  Scrive. Un affastellarsi di racconti densissimo, che riempirebbero non due ma una decina di vite, impietoso, a volte toccante, senza sconti, compassionevole, agghiacciante; ma soprattutto con l’urgenza di chi pensa forse di potere fare del bene ad altri, portare ad esempio e rivelare se stessa per mostrare la strada a chi non ha ancora avuto l’opportunità di rinascere . 

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