Nilde Iotti - Il Tempo delle Donne, il film di Peter Marcias, arriva su SKY ARTE, (canali 120 e 400 di Sky) sabato 10 aprile alle ore 21.15 in occasione dei 101 anni dalla nascita di Nilde. Abbiamo chiesto alla figlia adottiva della coppia di ricordar colei che ha sempre chiamato "zia"
Attraverso immagini di repertorio, testimonianze di chi l'ha conosciuta e i suoi pensieri restituiti da Paola Cortellesi, il film di Peter Marcias Nilde Iotti - Il Tempo delle Donne ci fa ripercorrere la vicenda umana e politica di un'anima nobile, una figura scomoda ed emblematica del Novecento che ha segnato le tappe di una crescita collettiva e scandito. Aspettando il film su Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) e in streaming su Now Tv sabato 10 aprile alle ore 21.15, proviamo a conoscere meglio Nilde Iotti attraverso le parole della figlia adottiva Marisa Malagoli Togliatti.
Dottoressa ci racconta i suoi primi ricordi di Nilde?
A Nonantola Nilde venne accompagnata da Gina Borellini, medaglia d’oro della
Resistenza, e dopo alcuni incontri con i miei genitori partii con lei e mio padre Antonio in treno per Roma ai primi di aprile del 1950 per poi tornare a fare gli esami di fine anno sempre in treno e accompagnata da Nilde a giugno.
Quello che accade alle Fonderie di Modena, dove lei perse un fratello, è stato tema di confronto in casa?
Certo avevo la fotografia di Arturo nella mia camera da letto e vi erano scambi epistolari in occasione dell’anniversario. Negli anni successivi sono riuscita talvolta ad andare a Modena insieme alle mie sorelle, fratelli e nipoti il 9 gennaio per la commemorazione.
Le capita di tornare dove avete vissuto a Montesacro?
Abito piuttosto vicino a Largo Arbe e in zona ci sono alcune amiche con cui andavo a scuola da bambina e che rivedo molto volentieri.
Togliatti era un appassionato di enigmistica, la Iotti che passioni aveva?
La Iotti era una ottima cuoca ed era appassionata di storia e di città d’arte. Tutti e due amavano la montagna dove andavamo d’estate, in genere in Val d’Aosta: Cogne, Champoluc, Courmayeur, Cervinia,Gressoney, ma anche Alagna, Macugnaga, Ceresole Reale, Chiareggio.
E' vero che andavate spesso al cinema insieme? Chi sceglieva?
I film venivano scelti in base alla attualità, al regista, all’interesse per l’argomento: dal Gattopardo al Dottor Stranamore, dalla Dolce Vita a La grande Guerra alle Mani sulla Città oltre ai classici del neorealismo: Paisà, Roma Città aperta, Miracolo a Milano,
Ladri di biciclette....
Ha spesso parlato di un clima ilare a casa: come erano le vostre giornate senza politica?
Oltre al cinema e al teatro e al teatro dell’opera si facevano passeggiate nei dintorni di Roma: ai Castelli, a Rocca di Papa, ai Campi di Annibale, Infiorata di Genzano, a Monte Cavo alle rovine di Ostia Antica o di Tuscolo, di Ninfa....
Lei che ha conosciuto la Russia di Krusciov che pensa di quella di Putin?
Con Krusciov c’è stata una apertura verso un socialismo dal volto umano, con Putin un ritorno a forme di dittatura.
Nel 1974 la Iotti faceva comizi per il referendum sul divorzio davanti a piazza vuote e quel referendum lo vinse comunque: la addolora oggi sentire situazioni come quelle della Polonia?
Faceva comizi anche quando alcune piazze erano vuote perché sapeva che dietro le finestre c’era chi l’ascoltava, ma in genere le piazze erano piene e vi erano molte manifestazioni per mantenere la legge sul divorzio approvata nel 1970. Purtroppo oggi in Polonia abbiamo la dimostrazione che certi diritti non sono acquisiti una volta per sempre, anche in Italia forze “sovraniste” e retrive vogliono privare le donne dei loro diritti, come ha fatto recentemente Erdogan in Turchia.
A Nilde piacerebbe Papa Francesco?
Penso di sì come le piaceva papa Giovanni XXIII.
Lei è ancora appassionata di politica? Cosa vuol dire oggi essere di sinistra?
Sono sempre stata appassionata di politica come militante, manifestando il mio interesse con la partecipazione al movimento studentesco e all'occupazione dell'Università La Sapienza nel 1966 in occasione dell’assassinio di Paolo Rossi da parte di fascisti. Ho partecipazione al salvataggio di libri della biblioteca in
occasione della inondazione di Firenze nel 1966, ero al Corteo di Valle Giulia da Trinità dei Monti alla Facoltà di architettura e l'occupazione dell'Università La Sapienza nel 1968. Ho aderito a tante manifestazioni contro la guerra in Vietnam, contro il razzismo, per il divorzio, per l’aborto. Negli ultimi anni cerco, quando il lavoro me lo
permette di impegnarmi con la Fondazione Nilde Iotti.
A 16 anni lei contestava il governo Tambroni: ha fiducia nei giovani di oggi?
Nel 1960 a 16 anni ero a Porta San Paolo, quando i Fratelli D’Inzeo ferirono il compagno Pietro Ingrao, e nei giorni successivi venni fermata per “tentativo di violenza privata” in quanto facevo propaganda per lo sciopero generale indetto dalla CGIL dopo l’eccidio di Reggio Emilia.....Ogni generazione deve trovare le sue
modalità per esprimere le esigenze di libertà e promuovere i diritti.
Entrambe emiliane...entrambe rezdore? Oppure solo commensali?
Entrambe rezdore con l’impegno nell'organizzazione del mènage familiare oltre che del proprio lavoro: come primario psichiatra e come professore all’università certe caratteristiche “emiliane” mi sono state utili e necessarie.
Infine le è piaciuto il lavoro di Peter Marcias?
Il regista Marcias ha fatto un ottimo lavoro mettendo bene in luce il legame tra Nilde Iotti e la sua città, le sue amiche storiche e le sue origini.