Il grande interprete si è spento a Roma all'eta di 94 anni per una patologia aggravata dal Covid. Aveva recitato con Totò, Dario Fo, Gassmann e Peppino De Filippo
Cinema e teatro in lutto per la scomparsa dell'attore Corrado Olmi, che si è spento in un ospedale di Roma dove era ricoverato per una patologia aggravata dal Covid (qui gli aggiornamenti). Con oltre 50 anni di carriera, Olmi aveva mosso i primi passi nelle filodrammatiche della sua città natale, Jesi sullo stesso palcoscenico - quello del Teatro Pergolesi - da cui prese il volo Valeria Moriconi. Ed assieme a Valeria e al marito Aldo Moriconi, Olmi aveva deciso nel 1952 di tentare l'avventura artistica a Roma.
Immensa la filmografia - oltre 90 pellicole - e tanti i premi, tra cui il Nastro d'argento al migliore attore non protagonista per il film "La cena" (1998) di Ettore Scola.
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Era tra i più noti caratteristi del cinema italiano, molto attivo anche in campo teatrale, per la prosa il varietà e l'operetta, e volto noto di diversi sceneggiati tv tra cui "Il conte di Montecristo". Amava anche disegnare e scrivere ed era un vignettista eccellente. Nel 1993 ha ricevuto il premio "Una Vita per il Teatro" conferitogli in Campidoglio. Ha lavorato con molti registi, tra cui Mario Monicelli, Roberto Rossellini, Alberto Lattuada, Steno, Castellano e Pipolo, Bruno Corbucci, Pier Francesco Pingitore.
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Il suo legame con Jesi si è sempre mantenuto molto forte ed oggi la città marchigiana lo piange e lo ricorda, con le parole del sindaco Massimo Bacci. "La scomparsa di Corrado Olmi - commenta - è una triste notizia per Jesi, città a cui era legato da un amore viscerale. Ci lascia un grande artista di cinema e di teatro, compagno di viaggio di un'altra straordinaria jesina della seconda metà del secolo scorso come Valeria Moriconi, ma anche apprezzatissimo scenografo e disegnatore".