Gal Gadot torna a rivestire i panni di Diana Prince in un film in cui scopriremo nuovi aspetti dell'amata superoina, comprese debolezze e solitudini. La pellicola arriverà in sala in Italia con la riapertura dei cinema.
“Amore, speranza e coraggio”. La regista Patty Jenkins non ha dubbi su quali siano gli elementi principali del suo nuovo “Wonder Woman 1984”. In arrivo nelle sale italiane appena i cinema riapriranno il film è tante cose insieme: un omaggio agli anni 80, una storia d’amore, un inno alla forza femminile, un film sui supereroi impegnati a salvare il mondo. Protagonista ancora una volta Gal Gadot, perfetta nei panni di Diana Prince, che in questo secondo capitolo oltre a lottare contro l’avidità degli esseri umani e contro una nuova nemica, dovrà anche vedersela con la sua solitudine e il mal d’amore. “Sono contenta di aver potuto mostrare nuovi aspetti della personalità di Diana, dice l’attrice, abbiamo scavato più in profondità per mostrare il suo animo”. “Viviamo poi in una società in cui “avere” è diventato fondamentale, siamo avidi di possesso, dice la regista, era importante rifelttere insieme su questa cosa”. Tra i temi affrontati anche quello della sincerità con se stessi e con gli altri “ l'essere sempre sincera non è un aspetto in cui mi esercito, credo piuttosto di essere una persona molto aperta, dice Gal Gadot, e in più sono israeliana il che mi rende particolarmente schietta come tutti i miei connazionali. Direi che semplicemente è qualcosa che mi appartiene”.
Per Patty Jenkins comunque Wonder Woman non è un film “femminista”, concetto che tra l’altro le interessa molto poco: “ Non mi interessa decifrare le cose. E' il resto del mondo che ha bisogno di queste descrizioni. Ho da sempre piena fiducia nelle abilità delle donne che hanno dimostrato, dice la Jenkins, di saper fare cose fantastiche. Adesso tutti se ne stanno accorgendo e io sono semplicemente onorata di fare la mia parte”.
Insomma Wonder Woman è una supereroina che lotta contro il male e che incarna perfettamente la modernità di un cambiamento in atto. Il film, tra azioni mozzafiato, battute divertenti, e colori sfavillanti riporta indietro agli anni 80: un periodo nel cuore di Gal Gadot che ridendo dice: “Di quell’epoca salverei i pantaloni a spalla!”. Patty Jenkins invece non ha dubbi, salverebbe Prince.