La prima parte del film di Denis Villeneuve farà il suo esordio al cinema a ottobre 2021
“Dune” è uno dei progetti cinematografici più attesi. Gli appassionati del capolavoro di Frank Hebert hanno particolarmente apprezzato il trailer del primo film di Denis Villeneuve. Sono rimasti però tutti pesantemente delusi dal rinvio deciso da Warner Bros. L’emergenza legata al Covid-19(LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI - LA MAPPA) ha spinto la società a posticipare l’uscita a ottobre 2021.
Un anno d’attesa che non farà che aumentare l’hype, dando magari a Villeneuve la chance di lavorare alla scrittura del secondo capitolo. Il regista ha infatti deciso di dividere gli eventi del primo romanzo in due pellicole, così da non dover tagliare eventi importanti della trama.
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Sono state inoltre diffuse le prime foto delle action figures dei protagonisti del film. Alte poco meno di 18 centimetri, sono andate a ruba, rappresentando il regalo ideale per gli avidi lettori di “Dune”. Il set comprende i seguenti personaggi, con i volti dei rispettivi attori che li interpretano:
- Paul Atreides: Timothée Chalamet
- Lady Jessica: Rebecca Ferguson
- Duncan Idaho: Jason Momoa
- Stilgar: Javier Bardem
- Rabban: Dave Bautista
- Barone Harkonnen: Stellan Skarsgard
I fan si sono mostrati particolarmente interessati a tre figure in particolare. Inutile dire come l’action figure di Paul Atreides sia andata a ruba. Al suo fianco, tra i più venduti, vi sono due villain, Rabban e il Barone Harkonnen. Vi era infatti grande interesse per la loro rappresentazione. Il primo è descritto nel romanzo come una vera e propria bestia, il secondo invece è forse il personaggio esteticamente più complesso. Le sue dimensioni sono gigantesche, dato il grasso accumulato negli anni. Il Barone Harkonnen è impossibilitato a muoversi autonomamente, al punto d’aver bisogno di sostegni meccanici che tengano in piedi, a fatica, il suo fisico.
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Dune, cosa sappiamo
Denis Villeneuve ha spiegato come la sua versione di “Dune” non sarà affatto un remake del lavoro di David Lynch. Il regista si era molto discostato dall’opera di Frank Herbert, mentre nel 2021 si potrà apprezzare una versione particolarmente fedele all’originale cartaceo.
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Quello di “Dune” è un universo molto complesso. Villeneuve vorrebbe esplorare tutti i sei libri della saga originale, ma molto dipenderà dall’impatto sul pubblico. Un discorso che ricorda molto da vicino quello attuato anni fa per “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit” di Peter Jackson.
Possibili sequel non sono però previsti, ufficialmente, al momento. L’unica certezza è data dalla produzione di una prima e seconda parte, che andranno a narrare gli eventi del solo primo libro di Herbert. È invece attesa una serie prequel del film, “Dune: Sisterhood”, dedicata all’universo delle “Bene Gesserit”, di cui fa parte Lady Jessica.
Passando alla trama, occorre sottolineare come sia complesso affrontare questo tema quando si parla di “Dune”, data la sua complessità. Limitandosi al primo romanzo della saga, occorre sottolineare come l’umanità abbia colonizzato l’universo. L’equilibrio trovato è molto simile a quello feudale, con differenti casate sottoposte al potere e volere dell’Imperatore.
La casata degli Atreides si ritrova al centro di un complotto politico. Il Duca Atreides viene spinto sul pianeta Arrakis, fondamentale per l’impero ma, al tempo stesso, letale. Con l’aiuto degli Harkonnen, acerrimi rivali degli Atreides, l’Imperatore mira a distruggere il potente casato, che teme possa minare la sua autorità.
C’è però molto da scoprire su Arrakis, ben più della cosiddetta spezia di cui l’impero fa un uso smisurato. Molto di più sulla popolazione indigena, ben distante dall’idea che di loro si sono fatti i vari casati nobiliari. Al centro della trama vi è però soprattutto Paul Atreides, con le sue capacità innate e una leggenda che aleggia intorno alla sua persona, che pare destinarlo a cambiare il proprio mondo.