Mulan, le differenze tra il film d'animazione e il live-action

Cinema

Dall’addio del draghetto Mushu all’attenta scelta del cast. Ecco cosa aspettarsi nel nuovo live-action Disney

Il pubblico ha atteso a lungo il nuovo live-action di casa Disney, “Mulan”. L’emergenza Covid-19 (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI - LA MAPPA) ha modificato ripetutamente il calendario della casa cinematografica, che ha posticipato più volte la pellicola, fino a deciderne l’uscita esclusivamente in digitale.

Il film d’animazione è ben impresso nel cuore e nella mente di numerose generazioni. Una sfida non facile da sostenere per il live-action, che ha apportato alcune modifiche, così come accaduto con “Aladdin” (decisamente meno con “Il Re Leone”).

Mulan, le principali differenze con il cartone animato

Il film d’animazione di “Mulan” è stato particolarmente amato anche grazie alle sue canzoni, divenute dei veri e propri cult. Basti pensare a “I’ll Make a Man Out of You”, tradotta letteralmente in italiano con “Farò di te un uomo”. Il live-action ha però detto addio ai brani, com’era già stato annunciato nel 2017.

Si è scelto di dire addio a Mushu nella veste di un drago parlante. Una scelta probabilmente legata al timore di polemiche. Il draghetto, cui Eddie Murphy prestò la voce, avrebbe potuto urtare la sensibilità del pubblico orientale, essendo un po’ stereotipato nei tratti. Si è dunque optato per una soluzione più elegante: una fenice. Anche l’uso che viene fatto del personaggio è differente. La fenice è il simbolo della famiglia di Mulan e la guida nei momenti chiave del suo viaggio. Non interagisce però con lei tanto quanto Mushu.

Durante la fuga con l’armatura di suo padre, Mulan decide anche di tagliarsi i capelli, così da mascherarsi più agevolmente. Nel live-action questa scena viene sostituita da un semplice raccoglimento in uno chignon. Una decisione esteticamente spiegata nel corso della pellicola, nello specifico durante una dura battaglia.

Nessuno spazio in questo adattamento per il grillo porta fortuna. Si è preferito creare un personaggio umano per rappresentarlo brevemente. Al di là di qualche curiosità, un gran lavoro è stato svolto sul fronte attoriale. Tutti i membri del cast sono cinesi, ponendo rimedio alla polemica relativa il film d’animazione. Al tempo, infatti, il cast di doppiatori fu alquanto misto sotto l’aspetto delle etnie. Basti pensare a Eddie Murphy, Pat Morita e George Takei.

Uno dei cambiamenti più importanti riguarda il processo di crescita della protagonista nel campo militare. Nel cartone animato è costretta a raggiungere un certo livello atletico, lavorando al tempo stesso sul proprio equilibrio psicologico. Una volta completata la prima fase, è chiaro come le sue doti naturali la portino a spiccare nei confronti degli altri soldati. Nel live-action invece tutto sembra essere così naturale, come se lei fosse una predestinata. Alcune scene sottolineano la sua connessione con il qi, un’energia interna che la porta a mettersi in mostra nel campo fin dal primo giorno. Un vero fenomeno naturale.

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