Giffoni Film Festival, i vincitori delle prime tre categorie in gara

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Giffoni Film Festival

La kermesse riservata al cinema per i ragazzi giunge al giro di boa. In trionfo anche la regista Isabella Salvetti e “Auerhouse”

Il Festival di Giffoni è andato in scena durante il mese di agosto in due parti differenti. La storica manifestazione, giunta alla sua 50^ edizione in questa annata così particolare, tornerà poi a essere protagonista in autunno con la terza parte e subito dopo Natale con l’ultimo slot. Nel frattempo sono già stati svelati i nomi dei vincitori in tre categorie, con sette premi assegnati in tutto e tante pellicole proiettate nella località in provincia di Salerno.

I VINCITORI DELLA CATEGORIA GENERATOR +18: GRANDE TRIONFO DI “AUERHOUSE”

Nella categoria riservata ai ragazzi più grandi è stato “Auerhouse” a imporsi come miglior film. La pellicola tedesca diretta da Neele Leane Vollmar racconta la storia di quattro amici, che hanno trovato un appartamento da condividere e che chiamano proprio Auerhouse. I ragazzi vogliono aiutare Frieder, il quale pensa di suicidarsi. Il gruppo inizia a condurre una vita autodeterminata, ma dopo poco le mura della casa non possono più proteggerli. Nella sezione riservata ai corti, invece, ha primeggiato lo spagnolo “Reflection” di Juan Carlos Mostaza.

I VINCITORI DELLA CATEGORIA GENERATOR +16: PREMIO A “OUR LADY OF THE NILE”

La pellicola vincitrice è una coproduzione tra Francia, Belgio e Rwanda. Il regista Atiq Rahim ha ambientato la storia nel Paese africano nel 1973. Alcune ragazze vengono mandate a studiare al prestigioso collegio cattolico Nostra Signora del Nilo, dove viene insegnato come si può entrare a fare parte dell’élite del futuro. Nel frattempo, però, in tutta la Nazione diventa sempre più evidente l’antagonismo tra i gruppi etnici e la vita delle ragazze cambierà per sempre. Tra i corti sorride l’islandese “Wilma” diretto da Haukur Bjorgvinsson.

I VINCITORI DELLA CATEGORIA GENERATOR +13: DOPPIO PREMIO PER L’ITALIA

“Luce & Me” diretto da Isabella Salvetti è il miglior cortometraggio. Un bambino di circa dieci anni è in macchina col papà romanista, sono in ritardo perché il derby sta per iniziare ma prima devo passare da un’altra parte. Il ragazzino è vestito con una minigonna azzurra e un mantello, arriva alla presunta recita e comincia a cantare, danzando con movenze femminili davanti a una sola spettatrice.

La “Guerra di Cam” di Laura Muscardin conquista invece il Premio Speciale “Grifone di Alluminio Premio CIAL per l’Ambiente”. Questa la motivazione: “Per il racconto drammatico ma al tempo stesso pieno di speranza scelto dalla regista che, nonostante si riferisca ad un futuro sconosciuto, si rivela per certi aspetti fortemente attuale. Il film racconta ai più giovani quanto il mondo in cui viviamo può diventare ostile se da noi maltrattato e quanto invece può esserci amico se sappiamo rispettarlo, senza abusarne”. Il miglior film è invece il francese “Man Up!” di Benjamin Parent, la storia di due fratelli in una scuola superiore, con tutti i problemi legati all’adolescenza”.

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