Il lungometraggio che racconta dell’attività di beneficienza dell’attore ad Haiti mostrerà anche il suo impegno in prima persona per rendere più accessibili i test negli USA durante la pandemia
Il titolo è già definito da tempo: Citizen Penn, in un chiaro riferimento a Citizen Kane/Quarto potere di Orson Welles. Ma il documentario dedicato all’attore Sean Penn (FOTO) e diretto da Don Hardy Jr. ha trovato un nuovo finale.
Il lungometraggio, che doveva essere proiettato in anteprima questo aprile al Tribeca Festival, rimandato a causa della pandemia da coronavirus (segui gli aggiornamenti), si incentra sull’attività di beneficienza di Penn nell’isola di Haiti. Il due volte premio Oscar come Miglior attore protagonista (nel 2004 per Mystic River e nel 2009 per Milk) si è infatti impegnato in prima persona per aiutare la popolazione dopo il devastante terremoto del 2010.
Per quanto il lavoro di Sean Penn ad Haiti continui a rappresentare il cuore della narrazione, il tempo in più concesso dal lockdown ha dato modo a Don Hardy e al produttore Shawn Dailey di ripensare il finale del documentario. Ecco quindi che durante i titoli di coda l’azione si sposterà negli Stati Uniti, attuale centro della pandemia assieme a paesi come Brasile e India.
Citizen Penn mostrerà quindi come l’attore si sia impegnato nei mesi scorsi, assieme all’associazione non profit CORE, a rendere più accessibili negli USA i test per il coronavirus, proprio nel momento in cui il presidente Donald Trump ripeteva a più riprese come questi non fossero prioritari per il contenimento dell’epidemia.
Un chiaro “schiaffo morale” a Trump, che proprio in questi giorni, di fronte ai numeri dei contagi negli USA ormai fuori controllo, ha cominciato a fare marcia indietro su alcune questioni legate alla pandemia, come ad esempio l’utilizzo della mascherina.