I Maestri del Cinema: da Alfred Hitchcock a Stanley Kubrick

Cinema

Una nuova serie che esamina i registi iconici del XX secolo, ripercorrendo i momenti salienti di ogni carriera cinematografica. Si parte con Sir Alfred

In onda Dal 20 luglio, tutti i mercoledì alle 21.15 su Sky Arte e su Now Tv

 

Da lunedì 20 luglio arriva alle 21.15 su Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) I maestri del cinema, la serie per tutti gli appassionati del grande cinema internazionale  che  racconta, con uno sguardo affascinante,  la vita e la carriera  di alcuni dei cineasti più iconici del XX secolo, artisti  che  hanno lasciato un segno nella storia del grande schermo con film unici.

Le loro vite, spesso in fuga dalla guerra o dalla povertà, hanno trovato espressione nel teatro, poi nel cinema, permettendo a quest’ultima di assumere nuovi metodi, forme e caratteristiche. Tra i protagonisti della serie: Alfred Hitchcock, Billy Wilder, Howard Hawks, Sam Peckinpah, George Cukor, Frank Capra, John Ford, John Huston. 

Si partirà dunque il 20 e il 27 luglio con un doppio appuntamento: prima Alfred Hitchcock,e Billy Wilder, poi Howard Hawks, Sam Peckinpah; mentre da lunedì 3 agosto appuntamento alle ore 21.15 con un episodio alla settimana. 

I Maestri del Cinema: Tutti gli appuntamenti

 

1.        Alfred Hitchcock  - Lunedì 20 luglio

2.       Billy Wilder - Lunedì 20 luglio

3.       Howard Hawks - Lunedì 27 luglio

4.      Sam Peckinpah - Lunedì 27 luglio

5.       George Cukor - Lunedì 3 agosto

6.      Frank Capra - Lunedì 10 agosto

7.       John Ford - Lunedì 17 agosto

8.      John Huston – Lunedì 24 agosto

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Alfred Hitchcock: maestro del brivido

E’ il maestro del brivido. Un regista capace di incollare alla poltrona lo spettatore, scavando nelle sue angosce più segrete.Un uomo di cinema che aveva capito che non è un colpo di pistola che fa paura, ma la sua attesa.L’unico in grado di filmare i pensieri dei suoi personaggi senza ricorrere al dialogo. Il primo ad essere considerato una star dal grande pubblico.

Un cineasta che girava le scene d’amore come se fossero omicidi e gli omicidi come scene d’amore, secondo una felice intuizione del suo grande amico François Truffaut, autore di un libro intervista in cui viene sviscerato il suo metodo di lavoro (il suo modo di fare cinema)i suoi segreti, le sue manie, la sua ossessione per il controllo assoluto della messa in scena. Insomma, il demiurgo di  una “magnifica ossessione.

Il meccanismo della suspense, che è un po’ il cuore del cinema di Hitchcock, si basa sulla complicità, sul coinvolgimento dello spettatore, che è portato a vivere nell’angoscia e nel sospetto, identificandosi con i protagonisti del film, ma può anche a seguire i movimenti dell’assassino, con una certa trepidazione. Come avviene in un film cruciale per la definizione di questo procedimento, L’ombra del dubbio, dove la giovane protagonista comincia a sospettare che il fascinoso zio che lei adora sia il misterioso killer che seduce e uccide ricche vedove.

E’ evidente che in questo caso non si punta sul colpo di scena conclusivo, sulla rivelazione finale del colpevole, come accade nel giallo tradizionale. Quello che è in gioco è la complicità dello spettatore, che deve essere consapevole della pericolosità dell’assassino, delle sue cattive intenzioni.

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