Il legale del fuoriclasse argentino vieta al regista Premio Oscar di sfruttarne l'immagine: ma in realtà nel suo nuovo film, "È stata la mano di Dio", non dovrebbero essercene tracce
E' della settimana scorsa l'annuncio di Netflix a proposito del nuovo progetto di Paolo Sorrentino: un film ambientato a Napoli negli anni dell'adolescenza del regista, con un chiaro riferimento sin dal titolo ("E' stata la mano di Dio") al suo idolo di gioventù, Diego Armando Maradona.
Com'è normale che accada per la nuova opera di un Premio Oscar, la notizia ha fatto il giro del mondo ed è naturalmente approdata anche in Sudamerica. A quanto pare, però, non è stata molto gradita dallo stesso Maradona, che pure in passato aveva celebrato sui social i riconoscimenti internazionali di Sorrentino. Su Twitter è intervenuto l'avvocato del fuoriclasse argentino, Matias Morla, comunicando che "Diego Maradona non ha autorizzato l'uso della propria immagine per questo film. Stiamo già studiando una strategia legale con i nostri colleghi italiani per un esposto formale sull'uso indebito di un marchio registrato".
approfondimento
Sorrentino annuncia un nuovo film: "È stata la mano di Dio"
Netflix contro Amazon?
A vederla bene, sembrerebbe la classica bolla di sapone. Nelle poche dichiarazioni rilasciate, Sorrentino non ha fatto alcun riferimento diretto a Maradona: certo, il titolo del film è immediatamente collegabile all'argentino (e in particolare al suo celebre gol di mano segnato all'Inghilterra nel 1986), ma certamente non è un'espressione di sua esclusiva proprietà... Perciò potrebbe trattarsi una schermaglia tra grandi piattaforme, come suggerisce per esempio il quotidiano spagnolo As: proprio per il 2020, infatti, è previsto l'arrivo su Amazon Video di "Maradona, sueño bendito", una produzione internazionale con riprese in Argentina, Messico, Spagna e naturalmente anche a Napoli, dove si sono svolte lo scorso autunno per una quarantina di giorni.