La donna elettrica. Una prima tv su Sky Cinema Due

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In occasione della 50esima Giornata mondiale della Terra che si festeggia ogni 22 aprile, su Sky Cinema Due va in onda la storia moderna di un'eroina, pronta a difendere l'ambiente dove vive. Halla è una cinquantenne single che dirige un piccolo coro nella verde ed educata Islanda. Ma Halla nasconde un grande segreto: è l'ecoterrorista a cui il governo e la stampa danno la caccia da mesi, per i ripetuti sabotaggi che ha compiuto contro le multinazionali siderurgiche che stanno attentando alla sua splendida terra. L'appuntamento è per mercoledì 22 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Due

Fa strano vedere come in un paese quasi incontaminato come l'Islanda ci sia tanta sensibilità verso l'ambiente. Ma è esattamente quello che accade ne 'La donna elettrica' (Woman at War) di Benedikt Erlingsson, già presentato ai Festival di Cannes e di Torino e ora in arrivo su Sky Cinema Due , mercoledì 22 aprile alle 21.15. Un ‘occasione per celebrare la giornata della terra che ogni anno si svolge proprio il 22 aprile. Protagonista assoluta di questa commedia-ecologica Halla (Halldora Geirharðsdottir), una donna qualsiasi direttrice di coro, ma dal cuore new age e pacifista (nella sua casa tante immagini di Gandhi e Mandela). Ma Halla ha una seconda vita. Spesso si trasforma in una sorta di Robin Hood ecologico e con il suo arco mette in corto circuito i piloni elettrici creando enormi danni all'industria siderurgica del paese. Diventata una leggenda per molti, ma per i più è solo una terrorista. Le sue spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, sono ormai una vera ossessione della polizia che ormai è sulle sue tracce. Quando però una sua vecchia richiesta d'adozione va a buon fine e una bambina ucraina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida piu grande. Ad aiutarla sarà un lontano parente e una sorella buddhista.

Le parole della regista Benedikt Erlingsson

"I 'diritti della Natura' dovrebbero essere di fatto considerati allo stesso livello di quelli umani e protetti con forza in ogni costituzione e difesi da leggi internazionali – ha spiegato la regista del film Benedikt Erlingsson. Tutti noi dobbiamo capire che la natura incontaminata ha un diritto intrinseco a esistere, una necessita che va al di là dei bisogni dell'uomo e del nostro sistema economico. A volte succede invece che lo stesso Stato, che nei paesi democratici si dà per scontato che sia uno strumento creato dal popolo per il popolo, possa essere facilmente manipolato da interessi particolari contro il bene comune". E ancora Benedikt Erlingsson, già autrice di 'Storie di cavalli e di uomini': "Ne 'La donna elettrica' questo tema diventa terreno fertile per una commedia, ma nella realtà, in alcuni paesi, e piuttosto l'argomento per una tragedia. Vorrei citare a proposito due donne che considero delle eroine: Berta Caceres in Honduras e Yolanda Maturana in Colombia. Entrambe attiviste per l'ambiente, sono state assassinate da chi aveva grandi interessi nelle terre che esse provavano e difendere

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