Da Sabrina – Vita da strega a Le terrificanti avventure di Sabrina. Ecco coma la sit-com anni ’90 è divenuta una serie horror
Quando si parla di Sabrina Spellman una certa generazione non può far altro che tornare con la memoria a una celebre sit-com anni ’90, Sabrina – Vita da strega. La serie, con protagonista Melissa Joan Hart, è andata in onda dal 1996 al 2003. Sette stagioni e due film all’attivo. Il mondo della magia veniva trattato con giovialità, mescolandolo ai classici problemi adolescenziali che la protagonista doveva affrontare. Luci chiare e una trama poco approfondita, in pieno stile sit-com.
Tutt’altro stile invece per la nuova serie, Le terrificanti avventure di Sabrina, con protagonista Kieman Shipka. Questa nuova versione è più fedele al fumetto horror della Archie Comics. Toni decisamente più tetri e una chiara volontà di analizzare il mondo delle streghe e degli stregoni rivolgendosi a un pubblico di giovani adulti.
Com’è cambiata Sabrina Spellman
Sabrina è, oggi come ieri, un’adolescente alle prese con la difficoltà di dividersi tra due mondi, quello mortale e quello magico. Nella sit-com anni ’90 però il tutto si riduceva alla complessità del riuscire a tenere segreta la propria vera identità. In alcuni casi i suoi amici risultavano in pericolo ma il clima gioviale lasciava sempre intendere come tutto si sarebbe risolto per il meglio e, generalmente, nell’arco di una singola puntata autoconclusiva.
La nuova Sabrina si ritrova invece a fronteggiare un universo magico ben delineato, crudele e sfaccettato. Al suo interno tutti i parametri ritenuti “normali” nel mondo mortale vengono sovvertiti. Adorare Satana è qualcosa di scontato e dirsi in dubbio sulla strada da seguire tra mortali e streghe è quasi sacrilego. Per questo motivo la vita di Sabrina è un costante test.
Tenta di mantenere segreta la sua reale identità, pur conducendo una vita apparentemente normale. Ha un fidanzato, Harvey, proprio come la protagonista della precedente serie, ma insieme si ritrovano a fronteggiare problematiche ben più serie e situazioni molto pericolose. La morte è dietro l’angolo e streghe e stregoni hanno ben poca considerazione della vita umana.
Se nella sit-com la protagonista scopre i propri poteri una volta compiuti 16 anni, la nuova Sabrina ne è sempre stata a conoscenza. Le sue zie, Hilda e Zelda (stessi nomi della serie anni ’90), sono streghe e fiere d’esserlo. L’hanno infatti preparata al grande giorno, quello in cui Sabrina dovrà trascrivere il proprio nome nel “libro della bestia”. Un vero e proprio accordo, siglato col sangue, con Satana in persona. Una situazione del tutto impensabile nella sit-com con la quale una certa generazione è cresciuta.
Scene forti in ogni episodio, tematiche adulte e analisi delle scabrose tradizioni del mondo magico. Quanto di più diverso da Sabrina – Vita da strega, che presentava inoltre i genitori della protagonista come separati e impegnati altrove. Nella nuova versione sono invece entrambi defunti, coinvolti in un misterioso incidente aereo. Oltre alle zie però Sabrina condivide casa anche con altri due personaggi, il primo è Ambrose, novità di questa serie, e il secondo è una vecchia conoscenza, il gatto Salem. Questi però non parla, a differenza del predecessore. Addio dunque alle pungenti battute, forse l’unico reale punto di vantaggio della sit-com sulla nuova serie.