I migliori film di Vincent Cassel

Cinema

Camilla Sernagiotto

In occasione del 53° compleanno di Vincent Cassel, festeggiamo l'attore cult francese ricordando le 5 migliori pellicole della sua filmografia

Buon compleanno Vincent Cassel!

L’ex enfant prodige del cinema francese (ex perché ormai è cresciutello dato che sta per spegnere 53 candeline) è uno dei nomi e dei volti più noti del cinema europeo a livello internazionale.

Per festeggiare il suo compleanno - il 22 novembre - in cui spegnerà 53 candeline, abbiamo selezionato i 5 titoli imperdibili della sua rosea carriera.

L'odio, regia di Mathieu Kassovitz (1995)

L'odio è il film cult scritto e diretto da Mathieu Kassovitz nel 1995 e vincitore del Premio per la miglior regia al Festival di Cannes.
La pellicola è girata in bianco e nero ed è tratta da un episodio realmente accaduto: prende spunto dall’uccisione di un ragazzo delle banlieue di Parigi da parte della polizia, uccisione da cui si sono scatenati disordini tremendi.
Vincent Cassel è Vinz, un ragazzo ebreo amico del maghrebino Said e del nero Hubert.
Un altro loro amico, il sedicenne Abdel, è stato picchiato dalla polizia durante alcuni scontri ed è in ospedale, tra la vita e la morte. Durante i tumulti, Vinz ha trovato la pistola persa da un agente. Il ragazzo giura che la userà per vendicarsi, nel caso in cui Abdel dovesse morire.
Un capolavoro del cinema francese: dialoghi serratissimi, ritmo incalzante, recitazione impeccabile. Tutto perfetto, compreso il bianco e nero che lo rende un film senza tempo da un lato ma attualissimo dall’altro.

I fiumi di porpora, regia di Mathieu Kassovitz (2000)


I fiumi di porpora è il thriller tratto dal romanzo omonimo di Jean-Christophe Grangé da lui adattato assieme al regista Mathieu Kassovitz nel 2000.
Il poliziotto Pierre Niemans (interpretato da Jean Reno) viene inviato a Guernon, cittadina universitaria sulle Alpi francesi, per indagare su un terribile omicidio.
La vittima è stata ritrovata con gli occhi strappati e fatta a pezzi, con le mani mozzate e in posizione fetale.
L’alpinista Fanny Ferreira è colei che ha ritrovato il corpo durante una delle sue escursioni.
Intanto in una cittadina vicina si scopre che la tomba di una ragazzina di 10 anni morta anni prima è stata profanata e il giovane ispettore Max Kerkerian (interpretato da Vincent Cassel) sta indagando su questo caso. Le indagini e le vite dei due poliziotti si intrecceranno in uno dei thriller diretti e recitati con maestria da chapeau.
Colpi di scena, suspense e tensione sono i fil rouge che intessono questa trama pazzesca.

Sulle mie labbra, regia di Jacques Audiard (2001)

Carla Behm lavora presso un'agenzia immobiliare. Ha 35 anni, un deficit dell’udito che la costringe a indossare protesi per potere sentire e a leggere sulle labbra. Motivo per cui viene derisa dai colleghi che le rendono la vita impossibile. Quando le viene offerto di scegliere un collaboratore, Carla farà assumere il venticinquenne Paul che non sa nulla di immobili e che è appena uscito di prigione.
Un capolavoro di quelli che solo Jacques Audiard sa plasmare. Atmosfere noir, squisitamente francesi, avvolgono di sensualità questa pellicola imperdibile. Sulle mie labbra è uno dei film più intensi in cui recita Vincent Cassel.

La promessa dell'assassino, regia di David Cronenberg (2007)

Anna (Naomi Watts) è un’ostetrica che assiste alla morte di una giovane russa durante il parto. La ragazza darà alla luce un bambino e Anna troverà il suo diario, scritto in russo, incominciando così a tradurlo nella speranza di trovare indizi che la conducano sulle tracce di parenti a cui affidare il neonato.
Scoprirà invece che la madre del bambino aveva rapporti inquietanti con la mafia russa e che è stata sottoposta a violenze inaudite. Farà di tutto per salvare il piccolo dalla famiglia di mafiosi russi che lo vuole a tutti i costi, mettendosi contro dei potenti pericolosissimi.
Il cattivo in questione (anzi: uno dei cattivi) è proprio Vincent Cassel.
Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar e 3 candidature a Golden Globes.
Oltre a Naomi Watts e Vincent Cassel, spicca nel cast il protagonista Viggo Mortensen.

Il cigno nero, regia di Darren Aronofsky (2010)

Il cigno nero è il film diretto da Darren Aronofsky nel 2010 che ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti e nomination (tra cui quella come migliore film, migliore regia, migliore fotografi e montaggio agli Oscar. E Natalie Portman ha vinto quello per la migliore attrice protagonista).

Interpretato da Natalie Portman, Mila Kunis e Vincent Cassel, racconta la rivalità tra due ballerine di danza classica coinvolte nella produzione newyorkese de Il lago dei cigni.
Nina (Natalie Portman) è una ballerina del New York City Ballet che sogna di diventare un’etoile.
A incalzarla - per non dire pressarla - c’è una madre frustrata che la costringe ad allenarsi costantemente sotto la guida di Thomas Leroy. Coreografo deciso a farne una stella della danza classica, Thomas nella sua versione rinnovata del Lago dei cigni le darà il ruolo di Odette, la principessa trasformata in cigno dal sortilegio del mago Rothbard. Ma l’incontro con Lily (Mila Kunis), la rivale in nero che secondo Nina nasconde insidie, la porterà ad autodistruggersi.

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