I migliori film di Antonio Albanese

Cinema

Camilla Sernagiotto

In trepidante attesa per il grande ritorno di Cetto La Qualunque, il fortunato personaggio interpretato da Antonio Albanese e ora protagonista del nuovo capitolo della saga, Cetto c'è, senzadubbiamente, ecco i migliori film in cui ha recitato Albanese. Aspettando l’uscita della sua nuova divertentissima pellicola, nelle sale da giovedì 21 novembre

Per chi ha amato prima sul piccolo e poi sul grande schermo Cetto La Qualunque, l’appuntamento imperdibile è quello di giovedì 21 novembre.

Nelle sale, infatti, uscirà Cetto c'è, senzadubbiamente, il nuovo esilarante capitolo di quella che è ormai a tutti gli effetti un’epopoea.

Il personaggio creato da Antonio Albanese e Piero Guerrera prima per lo schermo televisivo e poi traslato al cinema è un concentrato di divertimento. Ma anche di riflessione, nel senso che fa pensare a tanti aspetti dell’Italia di oggi. Facendoci ridere, certo, ma forse per non piangere…

Aspettando di vedere nelle sale Cetto c'è, senzadubbiamente, abbiamo selezionato i 5 migliori film con Antonio Albanese.

 

Vesna va veloce, regia di Carlo Mazzacurati (1996)

Il compianto regista Carlo Mazzacurati ha diretto Antonio Albanese nel suo gioiellino del 1996: Vesna va veloce.

Vesna è una ragazza ceca che arriva in Italia con un pullman turistico. Decide di rimanere in Italia ma, non avendo alcun mezzo di sussistenza, si darà alla prostituzione per sbarcare il lunario.
A svoltarle la vita sarà l’incontro con Antonio (interpretato da Albanese), un uomo che la curerà amorevolmente dopo che Vesna è stata ferita con un coltello dal suo protettore. Tra i due nasce una profonda amicizia che sfocerà in un sentimento d’amore da parte di lui ma varie vicissitudini li porteranno a dividersi.

Un dramma che è quello di tante persone che arrivano in un Paese straniero, ritrovandosi senza soldi e documenti.
Vesna va veloce ha ricevuto numerose nomination tra cui quella al Miglior attore non protagonista a Antonio Albanese sia ai David di Donatello sia ai Nastri d’Argento.


Tu ridi, regia di Paolo e Vittorio Taviani (1998)

Antonio Albanese è stato diretto anche dai fratelli Taviani.
In Tu ridi di Paolo e Vittorio Taviani, un adattamento delle novelle di Pirandello in due episodi, Albanese interpreta Felice Tespini, un cantante nella Roma degli anni Trenta che è costretto ad abbandonare la carriera canora per via di un problema di salute. Ridotto a lavorare come contabile al Teatro dell'Opera di Roma, ne vedrà di tutti i colori.

Il secondo episodio del film è invece ambientato nella Sicilia dei giorni nostri.
Racconta di due sequestri, uno occasione per raccontare l’altro. Un bambino viene rapito per dissuadere il padre mafioso dal collaborare con la giustizia.

 

La seconda notte di nozze, regia di Pupi Avati (2005)

E tra i tanti registi da chapeau che hanno diretto Albanese, spicca anche il nome di Pupi Avati (e c’è perfino Woody Allen, per dire. Il regista americano ha lavorato assieme ad Antonio Albanese in To Rome with Love).

La seconda notte di nozze di Pupi Avati è ambientato nel secondo dopoguerra e ha come protagonista Antonio Albanese nei panni di Giordano Ricci, fragile uomo pugliese innamorato da sempre della moglie di suo fratello.
Quando lei, Liliana, rimarrà vedova e si trasferirà proprio da lui assieme al figlio cleptomane, risveglierà vecchi amori ma anche antichi odii. Quelli delle zie di Giordano, che non hanno mai visto di buon occhio Liliana e le renderanno anche stavolta la vita impossibile.

Un film che ha fatto incetta di riconoscimenti: dal Nastro d’argento per la Migliore attrice protagonista a Katia Ricciarelli e ai Migliori costumi a Francesco Crivellini fino al Globo d’oro per il Miglior regista a Pupi Avati, questa pellicola è stata osannata dalla critica.

Antonio Albanese ha ricevuto una nomination ai David di Donatello come Migliore attore protagonista.


Qualunquemente, regia di Giulio Manfredonia (2011)

Antonio Albanese porta sul grande schermo le gesta di uno dei suoi personaggi più famosi, Cetto La Qualunque, personaggio creato per la tv da lui e Piero Guerrera.
Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento e 3 candidature a David di Donatello.

Il candidato sindaco di Marina di Sopra intende riportare la legalità in paese. La parte della popolazione che proprio non accetterebbe mai di convivere con scontrini fiscali e tasse, ossia la parte “furba” e con le mani in pasta, decide allora di schierare Cetto La Qualunque, un boss di ritorno da un periodo di latitanza.

Disonesto, corrotto, sboccato e volgarissimo, il pregio di Cetto è che ne va fiero. Per lui il fiore all’occhiello è proprio la sua disonestà lampante.
Ne succederanno di tutti i colori, in un film che fa della risata il fil rouge ma senza mai togliere al divertimento anche l’altro aspetto, quello che lo tramuta in intelligente spunto per riflettere.

L'intrepido, regia di Gianni Amelio (2013)

Antonio Albanese è stato diretto anche da Gianni Amelio sul set del film L’intrepido che ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento.

Qui Albanese interpreta Antonio Pane, un quarantenne che vive a Milano e fa un lavoro molto particolare: fa il rimpiazzo, ovvero sostituisce chi è assente in qualsiasi tipologia di attività. Un giorno è così muratore mentre l’indomani autista e via dicendo.
Soffre di solitudine da quando la moglie lo ha lasciato per un altro ma tutto cambierà quanto un giorno Antonio conoscerà Lucia, una giovane donna a cui offrirà il proprio aiuto.  

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