I 6 migliori film sui serial killer

Cinema

Paolo Nizza

20 anni fa usciva al cinema American Psycho,la trasposizione cinematografica del romanzo cult  di Bret Easton Ellis. Ma non è solo Patrick Bateman, l'uinico serial killer di celluloide ad avere terrorizzato gli spettatori di tutto il mondo .Ecco la top six con le migliori pellicole incentrate sugli assassini seriali

“Ho sparato a un uomo a Reno, solo per vederlo morire.” Così cantava Johnny Cash in Folsom Prison Blues. E in questi versi dell’artista soprannominato “The Man in Black”, c’è tutta la follia di chi ha scelto l’omicidio come forma di espressione. In fondo il dilemma è questo: il desiderio di uccidere nasce da traumi infantili, condizionamenti sociali, turbe psichiche? A ragione Artur Fleck in Joker quando afferma “Cosa ottieni se metti insieme un malato di mente solitario e una società che lo abbandona? Ottieni quello che ti meriti.”

Oppure come dice Annabella Sciorra nel film The Addiction: Non siamo malvagi perché facciamo del male, ma facciamo del male perché siamo malvagi!”. Un interrogativo che si pone anche la nona stagione di American Horror Story (dal 7 novembre in onda su Fox.) Ma al netto di questa insolubile questione, il cinema (ovvero “la morte al lavoro” secondo la definizione di Cocteau) ha trasformato spesso gli assassini e le loro efferate gesta in pellicole da Oscar. Basti pensare ad Hannibal Lecter, lo psichiatra che adora avere vecchi amici per cena e che segue una dieta a base di fegato umano innaffiato da un buon chianti. E che dire della squisita ospitalità offerta da Norman Bates nel suo motel? O della legge del contrappasso che il moralista psicotico John Doe applica persino a se stesso? (“Credo che l’invidia sia il mio peccato”). Ecco quindi il top five dei miglior film sui serial killer

La Classifica sui migliori film sui serial killer

1.Psyco (1960)

REGIA: Alfred Hitchcock.

ATTORI: Janet Leigh, Anthony Perkins, Vera Miles, John Gavin, Martin Balsam, 

Un film che fece crollare le vendite dei teli da doccia, sostituite da vetri trasparenti, grazie a una delle sequenze più famose di tutta la storia del cinema.  Le riprese di quell’omicidiodurarono sette giorni con settanta posizioni di macchina per 45 secondi di film. Fu per questa scena che Alfred Hitchcock decise di girare la pellicola in bianco e nero per non impressionare troppo gli spettatori. Ma Psyco continua a terrorizzare gli spettatori di tutto il mondo. Nell’'omonimo romanzo di Robert Bloch, il serial killer era brutto, basso e molto più anziano di Anthony Perkins. Fu questa una delle tante geniali invenzioni di Sir Alfred. Niente è più spaventoso di un assassino che in barba alle teorie di Lombroso, si presenta come un bel ragazzo imbranato, dai modi gentili, uno che crede che Il miglior amico di un ragazzo sia sua madre.  Ispirato alla vera storia di E Gein, il personaggio di Norman Bates darà origine a 3 sequel e una serie tv. Il male ha sempre il suo fascino. E perché. come dice Norman: “Tutti qualche volta perdiamo un po' la testa.”

2. Halloween: La notte delle streghe (1978)

REGIA: John Carpenter

ATTORI: Donald Pleasence, Jamie Lee Curtis, Nancy Stephens, Charles Cyphers, Kyle Richards

Malocchio e gatti neri, malefici misteri | il grido di un bambino bruciato nel camino | nell'occhio di una strega, il diavolo s'annega | e spunta fuori l'ombra: l'ombra della strega! | La vigilia d'Ognissanti han paura tutti quanti: | è la notte delle streghe! | (Chi non paga presto piange!) 41 anni fa questa filastrocca annunciava l’arrivo di The Shape. Un Boogey Man con un pozzo nero al posto dello sguardo. Il 25 ottobre usciva in un Cinema di Kansas City usciva Halloween di John Carpenter Ma l’uomo nero non è mai andato via, Con quella maschera, trasfigurazione della maschera del capitano Kirk di Star Trek, Michael Myers è ad arrivato laddove nessun uomo è mai giunto prima.  Partendo da una storia semplice “baby sitter assalite da un serial killer ad Halloween”, il film ci trasporta in una dimensione di puro male. Nel bambino vestito da clown che uccide la sorella alberga il dio della carneficina.  Così Il dolcetto è avvelenato. Lo scherzetto ti uccide. Michael Myers è forza è la diabolica forza del passato.  Michael Myers è il pianeta Proibito, La cosa da un altro mondo. Un mostro che non corre mai, neanche per inseguire la giovane Jamie Lee Curtis. Dietro la maschera non c’è nulla di particolare. Il diavolo non è colui che è, ma colui che vuoi che io sia. 

 

3: Manhunter: Frammenti di un omicidio (1986)

REGIA: Michael Mann

ATTORI: William Petersen, Kim Greist, Joan Allen, Brian Cox, Dennis Farina

«Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.»  Sono questa parole tratte dall’Apocalisse di San Giovanni l’origine della follia omicida di Francis Dolarhyde, detto tooth fairy" (dente di fata) Un serial killer che sogna di trasfigurarsi nel grande drago rosso disegnato da William Blake. Un assassino che colpisce durante le notti di luna piena e che ama mordere le sue vittime. Tratto dal romanzo di Thomas Harris e diretto magistralmente da Michael Mann, Manhunter è un thriller che ti spaventa con i dettagli. Tom Noonan tatuato e mascherato è un lucifero robotico senza pietà. Il film è celebre anche perché rappresenta la prima apparizione di Hannibal Lecter (qui chiamato Lecktor)

4. Il silenzio degli innocenti (1991)

REGIA Jonathan Demme

ATTORi: Jodie Foster, Anthony Hopkins, Ted Levine, Charles Napier, Anthony Heald, Brooke Smith

 “Il dottor Lecter non è matto nel senso in cui noi definiamo matta la gente. Ha fatto delle cose orrende perché gli piaceva farle. Ma quando vuole si comporta in modo normalissimo. Dicono che è sociopatico perché non sanno come definirlo. Non ha assolutamente rimorsi o sensi di colpa, Non era uno sbandato, non aveva precedenti penali. Non era poco intelligente e afflitto da piccole manie, come la maggior parte dei sociopatici. Non è privo d sensibilità. È un mostro.” Con queste parole, lo scrittore Thomas Harris descrive la sua cannibalica creatura. Un elegante antropofago che ha cambiato la storia cinematografica dei serial killer. Un mad doctor che considera la scortesia una deformazione inconcepibile. Il silenzio degli innocenti ha generato svariati epigoni, spesso simile al solfito di ferro noto anche come l’oro degli sciocchi. 

5. Seven (1995)

REGIA;David Fincher

CAST: Brad Pitt, Morgan Freeman, Kevin Spacey, Gwyneth Paltrow, John C. McGinley, Mark Boone Junior

 “Non sono speciale. Non sono mai stato eccezionale. Questo sì, lo è. Quello che sto facendo, il mio lavoro." Così parlo John Doe, lo Zarathustra criminale, il maniacale moralista che dopo aver costretto un obeso a mangiare sino a morire cita il Paradiso Perduto di John Milton: "Lunga ed impervia è la strada che dall'inferno si snoda verso la luce." In una New York in cui piove sempre, il serial killer della porta accanto trasfigura i sette peccati capitali in uno strumento di morte e di sofferenza. Gola, Avarizia, Accidia, Superbia, Lussuria, Invidia, Ira diventano i carnefici dei nostri vizi in un mondo dove la gente vuole mangiare cheeseburger, giocare al lotto e guardare la televisione. Il giustiziere compie i suoi articolati omicidi in una metropoli dove prima lezione è "Mai gridare aiuto ma sempre al fuoco”. Nessuno risponde a una richiesta di aiuto. Tu urla al fuoco e arrivano di corsa.

6. La Casa di Jack (2018)

REGIA: Lars von Trier

ATTORI: Matt Dillon, Bruno Ganz, Uma Thurman, Siobhan Fallon Hogan, Sofie Gråbøl, Riley Keough. 

La Casa di Jack è una riflessione, potente e disturbanti, sulla malvagità umana, Un J'accuse nei confronti di una società (soprattutto quella americana) spietata e indifferente. Il ritratto al vetriolo di un mondo dominato dai Donald Trump e dagli Adolph Hitler.  Certo, non si tratta di un film per tutti. Alcune scene colpiscono lo spettatore con la stessa violenza con cui Matt Dillon (davvero straordinaria la sua performance) devasta il volto di Uman Thurman a colpi di Cricket. Certo l'epopea sadica e morbosa di questo serial killer che cita "Iceman", ovvero Richard Kuklinski, che amputa un seno come Jack lo Squartatore in From the Hell, è davvero la cartina di tornasole di un universo senza pietà; Con l’aspetto banale e rassicurante di un Ted Bunty, Jack colleziona cadaveri congelati, aspira a uccidere più persone con un solo proiettile, mentre sullo schermo si alternano immagini dei precedenti film di Von Trier cui L'elemento del crimine (1984), Europa (1991), Il regno (1994), Le onde del destino (1996) , Dogville (2003), Antichrist (2009), Melancholia (2011) e Nymphomaniac - Volume 2. In attesa dellaa catabasi, Jack Porta l’inferno sulla Terra, mentre Bruno Ganz, qui alla sua ultima interpretazione, è un Virgilio disincantato e dolente. In fondo il film è Un compendio di decomposizione, sospeso tra humour nero (“la tua casa è piccola, ma carina Jack”) e surrealismo, Una cruda e viscerale discesa  nell’Ade, un viaggio al termine della notte, in compagnia di uno psicopatico maniaco del controllo, la cui parola chiave e "Io Uccido”. L'anatomia di un Natural Born Killer stordito dal suono vibrante generato dalla sofferenza e dal dolore di milioni di anime

 

 

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